Vi abbiamo già raccontato di quando, nel 1984, Kenny Roberts si calò estemporaneamente nelle vesti di collaudatore nonostante si fosse ormai ritirato dalle competizioni ed avesse vestito i panni del Team Owner.
Nel 1985, dopo anni di risultati da metà schieramento la CA.GI.VA. porta in gara la C10, una moto che si rivela molto veloce che però non concretizza con risultati le sue potenzialità. I piloti sono Marco Lucchinelli e Virginio Ferrari.
La C10 segna una svolta tecnica rispetto alle precedenti realizzazioni della casa varesina, grazie a un nuovo motore V4 in luogo del precedente 4 cilindri in quadrato; il nuovo motore ha due alberi motore controrotanti e l’alimentazione a lamelle invece dei dischi rotanti. Il telaio segue lo schema Deltabox.
Ma ancora una volta per la Cagiva si delinea una stagione di delusioni tanto che nei fratelli Castiglioni si insinua il dubbio se la carenza di risultati dipenda dalla poca competitività della moto o dalle scarse motivazioni dei piloti.
In Cagiva si riflette sul futuro e ci si chiede se valga la pena continuare, ma soprattutto si deve capire quale sia il reale potenziale della C10.
Per dirimere la questione viene presa la decisione di rivolgersi ad un top rider fuori dalla mischia, Kenny Roberts che si era ritirato già dal 1983.
Il Marziano venne quindi invitato a svolgere un test sulla pista di Misano.
Il 19 ed il 20 agosto 1985 Kenny Roberts sale sulla Cagiva C10, fa mettere a punto un assetto molto caricato sull’avantreno come piace a lui e inanella una lunga serie di giri facendo registrare tempi di assoluto rilievo e dando un giudizio assolutamente positivo sulla moto.
Roberts fermò il cronometro su un incoraggiante 1’21”86, solo 52 centesimi più lento del tempo fatto segnare da Spencer nel 1984 in occasione del GP delle Nazioni, ma in condizioni di pista e climatiche differenti anzi, considerato che siamo in piena estate, molto peggiori.
La circostanza verrà poi confermata dal tecnico Gilberto Milani nel corso di una intervista concessa alcuni anni dopo: “ Invitammo Kenny Roberts a Misano a provare la moto di Lucchinelli e Ferrari. Roberts venne a titolo gratuito, da vero professionista. Sistemammo la moto per adattarla al suo stile di guida ma il mezzo era il solito utilizzato nel mondiale dai piloti italiani. Roberts riuscì a girare 2 secondi sotto il miglior tempo registrato con quella moto sul circuito di Misano. Impressionante! E noi che impiegavamo mesi di test per calare di qualche decimo sul giro”.