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6 motivi per cui Lorenzo potrebbe lasciare la Yamaha e andare in Ducati
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6 motivi per cui Lorenzo potrebbe lasciare la Yamaha e andare in Ducati

Marzo 31st, 2016 Fabio Avossa BLOG di Fabio Avossa

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Ormai le voci sul passaggio, o quantomeno sulle trattative, di Lorenzo alla Ducati sembrano prendere sempre più consistenza.

Ma se è abbastanza evidente il motivo per cui la Ducati starebbe facendo ponti d’oro al maiorchino, meno evidenti sono gli stimoli che porterebbero il pilota spagnolo sul sellino di una Desmosedici che ancora deve dimostrarsi moto vincente, lasciando quello di una Yamaha che, senza ombra di dubbio, oggi è in assoluto la migliore MotoGP del lotto.

Ebbene, come molti giornalisti e blogger sostengono, Lorenzo avrebbe almeno 6 motivi per tentare l’avventura.

1) Entrare nell’olimpo dei migliori della top class, cioè quei pochi che sono stati in grado di conquistare il titolo della classe regina con moto di due diversi costruttori. Solo cinque, ad oggi, ci sono riusciti: Geoff Duke (Norton e Gilera), Giacomo Agostini (MV Agusta e Yamaha), EddieLawson (Yamaha e Honda), Valentino Rossi (Honda e Yamaha) e Casey Stoner (Ducati e Honda).

2) Sarebbe comunque una nuova sfida perché, a prescindere dal primato di cui sopra, se già vincere un mondiale in MotoGP è cosa per pochi, vincerne più di uno dimostrando di saperlo fare con moto diverse confermerebbe le sue doti di guida ed il suo talento.

3) Un titolo con la Ducati sarebbe la definitiva consacrazione di Lorenzo anche agli occhi dei più scettici. E’ ben noto infatti che, nonostante i suoi 5 titoli mondiali di cui 3 in MotoGP, Jorge non raccoglie molte simpatie tra i fan del motomondiale; è sicuramente dotato di grande talento e di uno splendido stile di guida ma non ha il carisma per raggiungere il cuore delle persone. Sono certo che se lui andasse in Ducati e conquistasse il titolo, molti di coloro che oggi lo criticano cambierebbero opinione.

4) Ma se c’è una cosa che darebbe grande soddisfazione (e gratificazione) a Lorenzo, sarebbe quella di conquistare un titolo mondiale, o almeno qualche vittoria, con la Ducati. Significherebbe infatti di essere riuscito laddove “l’odiato” Rossi ha fallito miseramente. Nella eterna sfida (in pista e fuori) con l’italiano, anche una sola vittoria con la Ducati sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera prestigiosa. E non è da mettere in secondo piano l’eventualità di riuscire laddove fino ad oggi è riuscito solo il tanto “osannato” Stoner.

5) Un “incentivo” a lasciare la Yamaha è anche il timore che la casa dei tre diapason possa favorire Rossi che è dichiaratamente uomo immagine del marchio giapponese.

6) E infine non dimentichiamo il danaro, che è tanto. Dalle voci più o meno accreditate apprendiamo che a fronte di una offerta Yamaha di 9 milioni l’anno per due anni, la Ducati avrebbe rilanciato con 11/12 milioni l’anno. E’ vero che a questi livelli economici la differenza può essere anche relativa, però queste generose offerte gratificano il pilota che si sente conteso tra due grandi costruttori.

Cosa farà Lorenzo?  Solo lui lo sa. Nella sua decisione potrà prevalere il certo sull’incerto, oppure il dio danaro guiderà le sue decisioni o lo spirito di rivalsa nei confronti di Rossi gli farà fare il grande salto, oppure rimarrà in Yamaha proprio per fare un dispetto a Rossi?

O forse lo farà decidere la presenza in Ducati del suo grande estimatore, l’ing. Dall’Igna, che lo aspetta a braccia aperte?

Presto sapremo; forse la Ducati può ancora aspettare, la Yamaha credo di no.

              
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Fabio Avossa

Napoletano, perito metalmeccanico, pensionato, vive a Napoli. Appassionato di motori a 2 e 4 ruote in tutti i risvolti ma con particolare interesse per la storia delle corse. Motociclista da circa 60 anni, tifa Ducati e Ferrari (made in Italy), oggi sul suo profilo Facebook si diletta a parlare di moto e auto con particolare attenzione alle vicende del Motomondiale e della Superbike.

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