Può apparire paradossale ma l’esito dei test invernali sembra aver dato questa indicazione.
In effetti la cosa è meno sorprendente di quanto appaia perché mentre i progettisti hanno incominciato il loro lavoro alcuni mesi fa, contemporaneamente la Michelin evolveva i propri pneumatici su sollecitazione dei piloti, causa le frequenti scivolate di cui sono stati vittime.
In parole semplici la nuova MotoGP della Ducati è stata progettata per le prime generazioni di pneumatici Michelin, di qui una iniziale, si spera, difficoltà di adattamento. Alla resa dei conti si è reso necessario un assetto meno centrato sul posteriore rispetto a quanto realizzato con la Desmosedici 2016.
La Ducati è stata perciò costretta a correre ai ripari realizzando un nuovo telaio che è una via di mezzo tra quello del 2015 e quello realizzato per il 2016. Questo nuovo telaio, con una rigidezza più morbida della sezione posteriore, presenta infatti la sezione anteriore del telaio del tutto simile alla versione 2016 mentre la sezione posteriore richiama molto il telaio della GP15.
Il risultato dovrebbe essere una moto con un bilanciamento simile a quello della GP14.2.
Il 20 marzo il Qatar ci dirà la verità.