La metà degli anni ’80 segnò in Italia (e non solo) il proliferare di immatricolazioni per piccole e grandi fuoristrada provenienti dal paese del Sol Levante.
Soprattutto il colosso giapponese Suzuki riuscì a conquistare fette di mercato con le piccole e spartane Santana/Samurai e con, successivamente, il modello Vitara che rese più confortevole l’idea di viaggiare, anche a lungo, a bordo di un veicolo nato con il concetto di “off-road”.
Per certi versi Vitara segnò anche uno dei primi esempi di SUV (Sport Utility Vehicle) capace di coniugare un uso quotidiano comodo in un vero fuoristrada grazie a dei contenuti tecnici di alto livello (da 2 a 4 ruote motrici inseribili alle marce ridotte per affrontare qualunque tipo di terreno e pendenza).
Arrivata alla maturità della sua quarta generazione oggi Suzuki Vitara rappresenta un’ottima scelta ancor più in perfetto equilibrio tra necessità così distanti (sulla carta) che possono convivere tranquillamente in simbiosi tra comodità ed economia di esercizio, meccanica al servizio di qualunque tipo di imprevisto legato al fondo stradale, elettronica di controllo a supervisione e al servizio di entrambe.
Per ItaliaOnRoad parte il nuovo test drive a bordo della Suzuki Vitara S Allgrip, modello di punta della gamma giapponese.
Scheda tecnica:
- Cilindrata 1,373 cc
- Alimentazione a Benzina (con iniezione diretta e turbo)
- Cambio manuale a 6 rapporti
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea (4 valvole per cilindro)
- Trazione integrale permanente con 3 modalità di controllo elettronico
- Potenza 103 kW (140 cv) a 5.500 giri (Euro 6 con funzione stop&start)
- Coppia 220 Nm a 1.500 giri
- Velocità massima 200 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 10,2 secondi
- Consumo medio: 5,4l / 100 km (dichiarato)
- Lunghezza 417 cm, larghezza 177 cm (179 cm inclusi gli specchietti retrovisori), altezza 161 cm
- Capacità bagagliaio 375 litri espandibili a 1.120
- Massa 1.285 kg (a vuoto)
Test Drive Tour:
Percorsi cittadini, vie sterrate in aree rurali, statali e autostrade nelle province di Milano e Pavia sono state il nostro banco di prova.
ESTERNI:
L’aspetto estetico di Vitara si è sviluppato verso dimensioni maggiori, per fare spazio ad una abitabilità davvero comoda per cinque persone portando la vettura a diventare un SUV medio, lasciandosi alle spalle il concetto di mini-jeep iniziale.
L’altezza da terra è il particolare che colpisce maggiormente guardando l’auto.
Permette degli angoli di attacco anteriori e posteriori interessanti nonostante il progetto nasca principalmente per un utilizzo cittadino con, in ogni caso, tutta la sicurezza della trazione integrale a controllo elettronico per qualunque tipo di terreno.
Le linee moderne suggeriscono subito la natura di questa vettura: un riuscito equilibrio tra eleganza e “muscolosità” grazie alle nervature presenti su paraurti (anteriori con luci led integrate) e portiere, senza sconfinare in uno stile prettamente off-road.
Gli angoli di attacco sono protetti da carenature differenziate, in termini di colore e materiali, del corpo vettura così da permettere una più economica sostituzione in caso di danni.
Il grigio satinato di queste carenature è tono su tono con gli specchietti retrovisori (con indicatori di direzione integrati): davvero ben riuscita nell’insieme la convivenza di tre colori principali, nel modello in prova.
Rosso, nero e appunto grigio che in proporzioni differenti ritroveremo negli interni.
Colpisce poi lo stile bicolore tra carrozzeria e montanti all’altezza delle vetrature; queste ultime sono oscurate nella parte del posteriore così da permettere una maggiore privacy per occupanti e oggetti trasportati.
Arriviamo al tetto e troviamo delle pratiche e robuste barre portatutto, più che indispensabili data la natura di questo modello. Belli i cerchi da 17 pollici verniciati con lo stesso nero lucido della parte alta della vettura e con gommatura 215/55 R17. Tramite gli optional ci si può sbizzarrire con le combinazioni colore.
INTERNI:
Ci si trova subito a proprio agio visti gli spazi interni e la disposizione dei comandi ben accessibili e distribuiti.
Lasciano forse un po’ a desiderare le plastiche delle portiere ma per il resto si respira un’aria moderna e robusta tra materiali e scelte stilistiche.
Grafiche di cruscotto, comandi, computer di bordo e sistema di infotainment sono volutamente semplici, essenziali e di facile lettura e utilizzo; ci si ritrova a fruirne stando seduti comodi su sedili con un’interessante connubio tra tessuti tecnici e in simil pelle con delle cuciture di colore rosso “Racing” ad impreziosire gli abbinamenti dei materiali (stile che contraddistingue anche il volante).
Il gioco di colori descritto per gli esterni si ritrova anche nei particolari interni: ne sono un esempio le bocchette di aerazione in stile volutamente retrò tonde e a “protezione” (quelle centrali) di un orologio analogico con ore in caratteri Kanji, racchiuse in tre anelli rosso brillante in una plancia dove dominano il nero di base con una fascia centrale grigio antracite lucido.
Ben fatta la distribuzione di comandi al volante per controlli audio (razza di sinistra), chiamate e funzioni vivavoce (appena sotto) e infine controlli velocità di crociera e distanza di sicurezza (razza di destra).
Stesso discorso che si può applicare al display da 7 pollici (con funzione “touch” per chiamate tramite bluetooth, navigatore, e audio tramite radio o mp3) presente al centro della plancia, con ottima scelta di colore nero di fondo principale in tutte le funzioni così da distrarre il meno possibile la vista soprattutto nelle ore notturne. E’ comunque presente la possibilità di regolare l’intensità dell’illuminazione di tutti i comandi dell’abitacolo.
Non manca la porta USB per godere dei propri contenuti digitali e una pratica presa 12V.
Parte bassa di plancia e tunnel centrale con i comandi normalmente definiti “secondari” che però in questo caso inglobano il climatizzatore, il riscaldamento dei sedili guidatore-passeggero e la ghiera di selezione per la gestione della trazione integrale.
BAGAGLIAIO:
Più che spazioso e capace di trasformarsi in un vano di carico davvero interessante una volta abbassati i sedili posteriori.
Il trasporto di due bicilette, ad esempio, non rappresenta un problema, e il piano di carico basso quasi a filo paraurti (nonostante l’altezza da terra della vettura) aiuta anche con gli oggetti più pesanti e ingombranti.
MOTORE:
Per essere un 1.400cc benzina lascia davvero ben impressionati (con peraltro una potenza specifica di rilievo di ben 100 CV/litro).
Sicuramente coadiuvato da un cambio manuale a 6 marce ben spaziato nei rapporti, dall’iniezione diretta e dal turbo, rende comunque bene in ogni situazione con una corposità di coppia e una fluidità di marcia che forse non ci si aspetta se non da un moderno 2 litri o da un classico turbodiesel di almeno 1.800cc visto il tipo di vettura su cui é installato.
La funzione stop&start aiuta a tenere bassi i consumi (che si attestano mediamente sui 5,8l per 100 km) non dissimili da quanto dichiarato dalla casa madre. Considerata la trazione integrale presente niente male davvero.
Certo se il piede si fa pesante o se ci si diverte con il fuoristrada i consumi salgono e non di poco ma in un utilizzo quotidiano “normale” non fa rimpiangere vetture berlina di pari cilindrata.
Siamo curiosi di provare, se sarà possibile, la stessa vettura ma con motorizzazione a gasolio per apprezzarne le differenze.
ALLA GUIDA:
Si viaggia comodi e ben insonorizzati anche a velocità autostradale. Anche dossi e buche non rappresentano un problema ne per il comfort ne per la rumorosità interna.
Essendo un’auto leggermente più alta di una berlina si fa sentire il coricamento laterale nelle curve prese con un po’ di brio (vale per tutte le SUV/jeep) ma senza mai incorrere in situazioni preoccupanti. E’ presente in ogni caso il sistema di stabilità che da decisamente una mano ai meno attenti.
Interesssante la funzione di “Cruise control adattivo” che, una volta impostata la velocità di crociera, mantiene automaticamente la distanza di sicurezza dal veicolo che vi precede potendo decidere tre distanze minime (brevemente vicino-medio-lontano) che i radar montati sul nel parabrezza monitoreranno più volte al secondo.
Gli stessi sensori vi aiuteranno anche ad evitare collisioni o tamponamenti dovuti a distrazione grazie al “Radar brake system” che frenerà Vitara in caso di avvicinamento repentino al veicolo che avete davanti avvisandovi anche con un’icona rossa esposta nel computer di bordo del cruscotto e con un avviso sonoro.
In ambito fuoristrada abbiamo molto apprezzato le tre funzioni denominate “normal“, “sport” e “snow/mud” (fondi scivolosi) con l’opzione di blocco (“lock”) per abilitare la ripartizione della trazione integrale al 50% sull’anteriore e 50% sul posteriore per avere una trazione integrale “pura” e non va dimenticata l’assistenza in discesa su qualunque fondo grazie al “Descent control“.
IN CONCLUSIONE:
Globalmente é una vettura versatile adatta ad una famiglia ma anche a chi non vuole rinunciare a contenuti tecnici di primo livello pur dovendo scegliere un’auto per gli spostamenti di tutti i giorni.
Lo stile é ben riuscito e moderno e nel panorama dei SUV medi si contraddistingue anche per la dotazione a bordo (tra sicurezza attiva e passiva) e per quella tecnica (è in vendita comunque anche la versione a 2 sole ruote motrici).
Prezzo di listino di 27.600€ che sinceramente ci è sembrato molto competitivo data la dotazione più che completa di contenuti e l’ottima fattura complessiva.
– Test driver: Marco Lazzari
– Prova: Vitara S Allgrip
– Collaborazione: Suzuki Italia