A bordo della Tiguan viene utilizzata la nuova generazione del sistema di trazione integrale 4Motion. Rispetto ai modelli a trazione anteriore, l’altezza dal suolo di tutte le 4Motion è stata aumentata di 11 mm (si passa così da 189 a 200 mm). La Tiguan 4Motion è disponibile a richiesta con uno speciale frontale offroad. In questo caso l’angolo di attacco misura 25,6° (anziché 18,3°), mentre quello di uscita è di norma pari a 24,7°. Per la Tiguan 4Motion sarà da subito possibile scegliere tra due motorizzazioni (entrambi motori sovralimentati a iniezione diretta): il Turbodiesel 2.0 TDI 150 CV e il 2.0 TSI turbo benzina da 180 CV. La Casa di Wolfsburg completa la gamma dei modelli a trazione integrale con altri due TDI (190 e 240 CV) e due TSI (150 e 220 CV). Per le motorizzazioni a partire da 180 CV è previsto l’abbinamento di serie a un cambio automatico a doppia frizione DSG, disponibile a richiesta per le versioni 150 CV.
La trazione integrale 4Motion in dettaglio
Ripartizione della trazione in funzione della situazione di marcia. La trazione integrale 4Motion si basa su un’innovativa frizione a lamelle per la ripartizione continua della trazione tra asse anteriore e posteriore. In condizioni normali, la nuova Tiguan si presenta come una classica vettura a trazione anteriore, e ciò si traduce in una superiore economia dei consumi. Tuttavia, non appena può verificarsi una perdita di trazione, l’asse posteriore viene azionato nell’arco di qualche frazione di secondo. Il sistema 4Motion funge quindi da trazione integrale permanente: la ripartizione delle forze di trazione su tutte e quattro le ruote risulta infatti già attiva prima che inizi lo slittamento. Si esclude così quasi del tutto la perdita di trazione. Mentre molti automobilisti sperimentano nella guida a quattro ruote motrici ripartizioni del carico pari a 100:0 (quindi 100% della trazione sull’asse anteriore in condizioni normali) e 40:60 (60% sull’asse posteriore), con l’utilizzo di moderni sistemi di regolazione dello slittamento si può beneficiare di una ripartizione precisa del carico su tutte e quattro le ruote. E tutto questo ancora prima che si verifichi una situazione critica, come precedentemente accennato. Non si ha quindi una ripartizione fissa delle forze di trazione. La ripartizione viene infatti adattata costantemente alle condizioni di marcia. Se tuttavia si verifica uno slittamento su una ruota, la forza viene trasmessa laddove necessaria.
Test estremi per la Tiguan 4Motion al circolo polare artico
Di primo acchito, questa località poco sotto il circolo polare artico appare inospitale e abbandonata. Tuttavia, le strade e le numerose aree di prova intorno alla cittadina svedese di Arvidsjaur pullulano di vita. Si tratta, infatti, di un centro importante per l’industria automobilistica. Anche la Volkswagen vanta una base fissa proprio nel cuore della Lapponia. Da un lato, ad Arvidsjaur sono di casa gli esperti della Volkswagen Driving Experience: i Clienti di tutto il mondo arrivano fin qui per partecipare a corsi di guida e vivono momenti indimenticabili provando drift sul ghiaccio. Ma dall’altro, qui lavora 24 ore su 24 anche un team del reparto Sviluppo e Qualità a temperature che arrivano a -40 gradi, per testare le auto di domani. Ad Arvidsjaur, prototipi, nuovi allestimenti e intere flotte di veicoli vengono provati, controllati e sottoposti alle condizioni atmosferiche più estreme. In poche parole, vengono accuratamente testati prima che siano pronti per l’impiego di tutti i giorni. Come tutte le Volkswagen, anche la nuova Tiguan ha dovuto sottoporsi a queste ardue prove. Un anno e mezzo fa, il modello (all’epoca ancora allo stadio di prototipo) è stato esposto al freddo artico. Da quel momento, circa 100 collaboratori locali hanno lavorato con il team di Wolfsburg per trasformare i prototipi in una vettura di serie per i Clienti di tutto il mondo. Test di questo tipo non hanno però luogo solo in condizioni di freddo, ma anche di caldo estremo. Oltre che al freddo glaciale, le vetture sono infatti testate anche nelle regioni più calde al mondo, per esempio nel deserto del Nevada, con una differenza di temperatura anche di 80 gradi rispetto ad Arvidsjaur. Ogni nuova Volkswagen deve dunque dimostrarsi all’altezza di queste prove.
La famiglia Tiguan. La nuova Tiguan è il primo SUV del Gruppo Volkswagen a essere basato sul pianale modulare trasversale MQB. Si tratta di una configurazione che permette di disporre di veicoli più leggeri, efficienti, spaziosi, comodi e dinamici (sotto il profilo sia estetico, sia della tecnologia della trazione). Così la Tiguan non è solo più lunga, bassa e larga, ma presenta anche proporzioni più caratteristiche, sportive e decisamente più imponenti. La Casa tedesca sfrutterà questo nuovo DNA automobilistico per creare un’intera famiglia di prodotti partendo dalla Tiguan. Accanto alla versione a passo lungo, è previsto il lancio di un crossover lifestyle dal design caratteristico. Inoltre, il tema dell’elettrificazione all’interno della gamma, sarà sempre in primo piano.
Lancio di nuovi SUV. I SUV (Sport Utility Vehicle) stanno conoscendo un autentico boom, tanto da rappresentare la tipologia di veicoli in più rapida ascesa al mondo (oltre 30%). La Tiguan, con oltre 2,8 milioni di esemplari venduti, è uno dei modelli di maggior successo di questa categoria. La Volkswagen intende potenziare la propria gamma SUV con il lancio di nuovi prodotti di categoria inferiore o superiore alla Tiguan. Entro la fine del decennio, la Casa automobilistica leader in Europa mira a offrire almeno un SUV in ogni segmento rilevante. Così, in futuro, ogni quattro Volkswagen vendute, una sarà un SUV. All’interno del Marchio, i nuovi Sport Utility Vehicle appositamente studiati per le esigenze specifiche dei diversi mercati internazionali daranno così vita a una nuova gamma di modelli che plasmerà il volto della Volkswagen di domani con un linguaggio stilistico indipendente.