Il colosso coreano Hyundai ha dato il via da qualche mese all’introduzione di due marchi controllati (detti anche sub–brand) per auto di lusso e auto ad alte prestazioni che andranno ad affiancare i prodotti in gamma, oggi presenti in listino. L’intento è quello di conquistare fette di mercato a discapito dei blasonati marchi tedeschi e giapponesi, nel settore lusso in particolare, e di tutti quelli europei nel secondo.
Si chiameranno “Genesis” il primo e “N” il secondo, e proprio su quest’ultimo abbiamo avuto il piacere di poter avere un primo contatto di prova.
L’abbiamo fatto con il modello “i30” in versione Turbo che basato sul pianale del modello berlina (di grande successo commerciale anche nel nostro paese) inizia a far intravedere quelle che saranno le linee guida che porteranno Hyundai ad investire nella formula vincente delle aggiunte di tecnologia e prestazioni a vetture abitualmente vendute come auto adatte ad un uso quotidiano, aggiunte che però non devono ingannare perchè in realtà si tratta di un modello che con la sorella “normale” conserva ben poco. Soprattutto una volta acceso il motore.
Scheda tecnica:
- Cilindrata 1.591 cc
- Alimentazione a benzina (ad iniezione diretta)
- Cambio manuale a 6 rapporti
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea (4 valvole per cilindro)
- Trazione anteriore
- Potenza 137 kW (186 cv) a 5.000 giri (Euro 6)
- Coppia 265 Nm a 3.500 giri
- Velocità massima 219 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 8,0 secondi
- Consumo medio: 7,3 l / 100 km (dichiarato)
- Lunghezza 430 cm, larghezza 178 cm, altezza 147 cm
- Capacità bagagliaio 378 litri espandibili a 1.316
- Massa 1.380 kg (a vuoto)
ESTERNI:
Il primo impatto visivo ci fornisce subito l’anima doppia di questa vettura: le linee moderne ed il design ricercato ed elegante che hanno decretato il successo del modello “normale” si sposano alla perfezione con tanti piccoli particolari “racing” che già al primo sguardo catturano l’osservatore.
In questa versione 3 porte il corpo vettura è assimilabile ad un modello coupè con un aspetto muscoloso, aggressivo e dinamico senza però oltrepassare il limite che porterebbe la vettura a sembrare un modello da corsa e non stradale.
E questo è un chiaro segno di quanto il centro design Hyundai abbia cercato e trovato un equilibrio tra la sportività e uno stile adatto ad un uso quotidiano della vettura.
Tra i particolari che abbiamo apprezzato: molto deciso e con personalità il muso, con luci LED diurne e mascherina inferiore con profilo rosso (particolare che poi ritroveremo negli interni), i cerchi in lega da 18 pollici con 5 razze a “diapason” e gommatura 225/40, la linea di cintura alta che va a crescere in altezza man mano che lo sguardo si sposta sul posteriore per finire poi con il profilo rosso nella parte bassa del paraurti a unire idealmente il doppio scarico cromato.
Complessivamente è un design davvero ben riuscito che da la possibilità di avere un’auto per un utilizzo quotidiano (senza dare troppo nell’occhio con scelte estreme) ma dotata di un’anima “racing” per niente nascosta e ottimamente bilanciata.
INTERNI:
Quanto visto sul modello i30 viene confermato anche nella versione “turbo”: abitabilità ottima soprattutto per i passeggeri anteriori, seduta di guida molto comoda e avvolgente grazie a dei sedili avvolgenti che non fanno rimpiange ne comfort ne sportività.
Comandi tutti a portata di mano e ben distribuiti negli spazi di volante, cruscotto e plancia.
Molto belle le scelte relative alle cuciture rosse che impreziosiscono volante, sedili e leva del cambio. Dello stesso colore le lancette del quadro strumenti a creare un look molto aggressivo anche di notte.
L’elemento di raccordo con tanta sportività è la scelta di inserti ad effetto metallo-spazzolato opaco in tutti i particolari.
Nota di merito per gli elementi a guida facilitata per il rilancio delle cinture (qualunque sia la vostra stazza ve le ritrovate sempre a portata di… spalla), gli ampi spazi portaoggetti, il bracciolo centrale regolabile anche in posizione avanzata (per chi ha una corporatura minuta) e il generale senso di sicurezza, protezione e “immersione” ai comandi della vettura.
Ci si abitua subito a i30 Turbo anche dopo pochi chilometri, viene voglia di viaggiare o di cercare un autodromo libero dalle corse stagionali per dare sfogo ai 186 cavalli di potenza massima. Ma non spaventa nemmeno la necessità di spazio perchè oltre all’ampio bagagliaio (e abbattendo i sedili posteriori la volumetria è davvero tanta) si viaggia comodi anche in quattro. Un aspetto che di solito in un’auto sportiva cade nelle note dolenti.
MOTORE:
Fiore all’occhiello di questa vettura è la stessa unità che equipaggia nel mondiale rally (WRC) il modello “i20” con il quale Hyundai Motorsport nel 2015 si é inserita nei primi tre costruttori a fine stagione.
In questa versione turbo stradale ha mantenuto tutte le caratteristiche sviluppate nel mondo delle corse: iniezione diretta di benzina, potenza, coppia, ampia fascia di utilizzo dai regimi più bassi a quelli più alti, abbinato ad un cambio manuale a 6 marce (con rapporti ben spaziati) regala al guidatore la piacevole sensazione di poter passare nell’arco di pochi istanti da una guida rilassata e tranquilla (in un lungo viaggio autostradale in sesta marcia e con Cruise Control attivo ad esempio) ad una più aggressiva e dinamica (in un sorpasso anche con marce alte inserite).
Spinta corposa e costante, senza strappi o “buchi” di potenza nell’erogazione, paga leggermente dazio nei consumi ma quelli medi verificati in strada (dai 7,3 ai 7,7 l/100km) tramite computer di bordo sono vicinissimi a quelli dichiarati dalla casa, quindi niente sorprese in negativo.
Non va dimenticato che 186 cavalli su una cilindrata di 1,6 litri regalano qualcosa come 116 cavalli/litro che fino a pochi anni fa erano ad appannaggio solo di motori da competizione. Quì parliamo di un motore di “produzione” con tanti chilometri da regalare al proprio utente.
Non abbiamo purtroppo percorso molti chilometri al volante di i30 (meno di 300) e siamo rimasti convinti di non aver scoperto tutte le sfumature di questa unità.
Non ne rimarrete delusi in ogni caso, ne siamo certi.
ALLA GUIDA:
Come appena detto avvremmo voluto percorrere più chilometri nei pochi giorni a disposizione in questo mini test ma ci siamo comunque fatti un’idea di base che ci ha lasciati davvero ben impressionati dandoci la voglia di approfondire (speriamo magari in futuro) le prime sensazioni provate al volante di i30 Turbo.
La sicurezza di marcia in primis: i sistemi di sospensioni anteriori McPherson e posteriori MultiLink trasmettono la sensazione di essere incollati alla strada, le reazioni del corpo vettura sono sincere e immediate senza però far perdere il senso generale di comfort (anche su dossi, dissuasori o pavet).
Il volante può essere regolato elettronicamente in 3 modalità (normale, sport, comfort) a seconda delle esigenze (è anche riscaldabile elettricamente e in queste mattine d’inverno lo si apprezza moltissimo) oltre che per le normali regolazioni in altezza e profondità.
La visibilità è ottima nonostante la cintura alta delle portiere regali il senso di essere ben protetti, e in maniera importante, da tutti i lati.
Ottima la scelta dei fari allo Xenon autoadattivi: sia che svoltiate in una via del centro storico o in una curva a lunga percorrenza vedrete sempre in anticipo il lato interno della strada normalmente non illuminato. Impagabile e non scontato come optional presente su questa fascia di mercato.
Non manca il sensore crepuscolare per accendere automaticamente le luci, ne quello antipioggia per attivare i tergicristalli.
Non mancano tutti i sistemi attivi e passivi di sicurezza con la chicca dell’airbag per le ginocchia del guidatore che raramente troviamo anche su modelli di fascia superiore.
Isolamento acustico interno molto buono anche a velocità autostradale.
PRIME CONCLUSIONI:
La vettura di listino parte da 23.500€ ai quali, se il budget ve lo permette, suggeriamo di aggiungere lo Sportpack (arrivando quindi ad un costo finale di circa 26.600€) così da avere navigatore satellitare integrato in plancia (con ben 7 anni di aggiornamenti mappe gratuiti), climatizzatore bi-zona, tetto elettrico panoramico, bocchette clima posteriori e altri piccoli grandi accessori a completamento di una dotazione ad un prezzo molto concorrenziale a cui non manca nulla.
Soprattutto pensando a marchi europei che con questi contenuti fanno tranquillamente partire i prezzi di listino oltre i 35.000€…
Se questa è e sarà la strategia commerciale e di contenuti che Hyundai confermerà anche nei prossimi anni, l’Europa dell’Automotive ha di che preoccuparsi già da adesso. Nell’attesa vi possiamo solo invitare a prenotare una prova su strada tramite la rete di concessionari Hyundai perchè, a nostro parere, una volta saliti su i30 Turbo non vorrete più scendere.
Che è quello successo a noi.
– Test driver: Marco Lazzari
– Prova: Hyundai i30 turbo
– Collaborazione: Hyundai Italia