Il Circuito Ricardo Tormo di Valencia ed il numero 46 verranno a lungo associati al polemico epilogo della MotoGP 2015, con la sconfitta di Valentino Rossi ed il trionfo di Jorge Lorenzo. Ad una settimana dalla delusione iridata e sullo stesso tracciato, il nove volte Campione del Mondo ha potuto però gioire per uno dei piloti della VR46 Riders Academy, il 16enne Nicolò Bulega. Con il 46 ben impresso sulla carena della sua KTM RC 250 GP Factory messa a disposizione dallo Junior Team VR46 Riders Academy, il pilota originario di San Clemente ha meritatamente conquista a Valencia il titolo del CEV Moto3 2015, da quest’anno “Mondiale Junior”.
Dopo un inizio di stagione altalenante, Bulega ha iniziato a conquistare una serie di podi, con una vittoria a Jerez, che lo hanno portato in testa alla serie iridata con solo 4 punti di margine sugli avversari. Nell’ultimo round sul Circuito de la Comunidad Valenciana sono bastati due piazzamenti al giovane talento italiano per poter battere gli spagnoli Aron Canet, Albert Arenas e Joan Mir. Conquistando a tutti gli effetti una vittoria storica per il motociclismo tricolore.
Come se non bastasse, il filo rosso del destino che ha segnato la stagione 2015 di Bulega, si è incrociato nuovamente a Valencia, quando il 16enne ha esordito con un piazzamento in zona punti da wild card nel Mondiale Moto3, antipasto dell’approdo a tempo pieno per l’anno venturo con i colori dello Sky Racing Team VR46, accanto ai riconfermati Romano Fenati ed Andrea Migno.
Intervista a Nicolò Bulega:
Ciao Nicolò benvenuto su ItaliaOnRoad.
Hai conquistato una vittoria storica per il motociclismo italiano. Un ragazzo di 16 anni come riesce a gestire la pressione di un’ultima gara in cui ci si gioca tutto?
È importante rimanere concentrati sui propri obiettivi, mantenendo i piedi per terra ma senza avere paura di spingersi al di là dei propri limiti. Era una gara determinante, che valeva un titolo, ma era frutto di un percorso fatto di altrettante gare importanti, e in tutte ho dato il massimo. Credo che sia proprio questo il punto: cercare di raggiungere il proprio obiettivo passo dopo passo, correndo ogni gara come fosse una finale.
Dopo un avvio sfortunato, una seconda parte di stagione in crescendo. La vittoria di Jerez ha cambiato il tuo approccio all’ultima gara di Valencia? Ti ha dato la consapevolezza che potevi battere i tuoi avversari?
Sicuramente la vittoria mi ha dato una consapevolezza in più, sapevo che avrei potuto farcela e di avere tutte le carte in regola. Anche l’esperienza di wild card in Moto3 a Valencia una settimana prima della finale è stata decisiva: ho avuto la possibilità, grazie allo Sky Racing Team VR46, con cui correrò dalla prossima stagione, di testare il circuito a pochi giorni dall’ultima gara. È stato sicuramente un vantaggio rispetto agli avversari, anche perché ho potuto mettermi alla prova “allenandomi” con i piloti della Moto3.
Visto il tuo ottimo esordio nel Mondiale Moto3 a Valencia (12° posto), quali obbiettivi ti poni per il tuo impegno con una squadra di riferimento nella categoria come lo Sky Racing Team VR46?
Il primo obiettivo è quello di fare bene, cercando di crescere ancora grazie al supporto di un team collaudato, che è già un punto di riferimento per i giovani piloti che sognano di emergere nel Motomondiale. Sono contento di lavorare al fianco di Romano Fenati e Andrea Migno, dai quali sicuramente avrò tanto da imparare. Non vedo l’ora di iniziare.
Nel 2016 ritroverai Canet, Arenas e Mir nel Mondiale Moto3, segno che i piloti del CEV dispongono di mezzi e “passo gara” un gradino sopra alle altre serie nazionali. Dal tuo punto di vista come giudichi il livello del “Mondiale Junior” rispetto alla serie iridata?
È sicuramente un livello alto, cresciuto ulteriormente negli ultimi anni. Il segnale arriva proprio dalle nuove leve della Moto3, molte delle quali si sono messe in evidenza nel Mondiale Junior.
A chi va il tuo ringraziamento per questo Titolo?
Ringrazio i miei genitori, che mi sostengono da sempre e non mi fanno mai mancare il loro supporto in qualsiasi momento, a prescindere dai risultati. E ringrazio lo Junior Team VR46: è un privilegio far parte di una struttura così preziosa, che ha creduto sin dall’inizio nelle mie potenzialità. L’esempio di Valentino Rossi è un modello per tutti noi.
Un saluto ed una promessa ai tuoi fan che ti seguono su ItaliaOnRoad?
Un saluto e un augurio speciale a tutti, visto che ci avviciniamo al Natale. Ci vediamo l’anno prossimo in Moto3