Con la seconda vittoria consecutiva, la quinta stagionale, si assiste alla tardiva rinascita di Rosberg; il podio viene completato, secondo copione, da Hamilton e Vettel al suo tredicesimo podio stagionale.
Bello questo finale di campionato di Rosberg ma non sappiamo se Hamilton, appagato dal terzo titolo, abbia leggermente mollato.
Ancora un Gran Premio che crea grande imbarazzo a chi è chiamato a descriverne lo svolgimento, con i primi quattro che si dispongono disciplinatamente in fila indiana fin dall’inizio per completare la gara nello stesso ordine delle qualifiche. Ormai anche la prima curva non riesce a suscitare emozioni.
Ma, a prescindere dal risultato della singola gara, a titoli (piloti e costruttori) ormai assegnati è già tempo di bilanci e di riflessioni sul futuro.
Il gap della Ferrari, in prova ed in gara é ancora tale da destare preoccupazioni per il 2016; la strada per raggiungere la Mercedes appare ancora lunga.
Già dalle prove infatti si assiste ad un dominio della Mercedes con Rosberg alla sua quinta pole consecutiva mentre il distacco di mezzo secondo della Ferrari su un tracciato di poco più di 4 Km è imbarazzante.
Su una pista che per motore, telaio e aerodinamica è completa, dove quindi sono richieste qualità di trazione e potenza, la Mercedes ha dimostrato ancora una volta la sua superiorità.
Tanto più se si considera che la Mercedes non dorme sugli allori e ha portato alcune evoluzioni mostrando di aver già pronti gli sviluppi per il prossimo anno che potrebbero consentirle quantomeno di conservare il vantaggio attuale se non di aumentare il divario.
Se poi alla guida di questa eccezionale monoposto ci sono i due piloti attuali (certo Rosberg non è talentuoso quanto Hamilton, ma ha dimostrato che sa essere veloce) c’è veramente da preoccuparsi.
Insomma, dopo i 4 anni di dominio RedBull, si corre il rischio che la storia si ripeta con la Mercedes.
Allo schieramento viene rispettato un minuto di silenzio per le vittime di Parigi.
Dunque ancora una volta una gara senza storia, terminata praticamente alla prima curva e che, purtroppo, ha confermato tutte le perplessità suscitate dall’andamento delle prove.
Ancora una volta Lewis Hamilton non è riuscito quindi ad aggiudicarsi il Gran Premio del suo idolo dell’infanzia, Ayrton Senna; le caratteristiche tecniche delle monoposto attuali hanno mortificato l’azione del pilota che ha sofferto di blistering. Queste le parole del Campione del Mondo nella intervista sul podio, confermate dalle immagini TV in cui si vedevano chiaramente le “bolle” sugli pneumatici: <<qui non si riesce a sorpassare. Ho praticamente ucciso le mie gomme tra lo star dietro a Nico e il traffico. Interlagos è una pista bellissima, ma se non sei abbastanza vicino a chi hai davanti è impossibile gareggiare>>.
Nella noia totale l’unica nota positiva è rappresentata ancora una volta dal rookie Max Verstappen con un 10° posto ottenuto in una gara sempre all’attacco; per l’ennesima volta ha smentito con i fatti gli scettici ed i suoi detrattori.
Terminando terzo, Vettel perde la possibilità di conquistare il secondo posto nella classifica generale. Con questo tredicesimo podio batte il record per il maggior numero di podi di un pilota al debutto in Ferrari, superando Raikkonen che arrivò a dodici nel 2007.
Neanche le strategie differenziate della Ferrari sono state sufficienti per impensierire la coppia della Mercedes.
Il quinto classificato, Valtteri Bottas, è anche il primo dei doppiati; seguono Nico Hulkenberg su Force India e Daniil Kvyat su Red Bull. Anonimo Felipe Massa sul circuito di casa.
Solite scaramucce nelle retrovie con sorpassi e controsorpassi, spesso dovuti alla diversità, tra soft e medium, di pneumatici montati in quel momento.
Deludente l’evoluzione della PU Renault montata sulla monoposto di Ricciardo.
La notizia di questo Gran Premio riguarda le McLaren Honda, giunte entrambe al traguardo.
Una nota di cronaca: a causa di noie, probabilmente di natura elettrica, patite già in fase di schieramento Carlos Sainz parte dalla pit lane per poi ritirarsi poco dopo lo start.
Appuntamento tra due settimane ad Abu Dhabi per l’ultimo Gran Premio di questo mondiale 2015.