Chi ha vissuto d’adolescente i primi anni 2000… sicuramente ricorderà l’ambitissima Hyundai Coupè, prodotta nel 1996, un modello che ebbe un notevole successo soprattutto tra i giovani. Ma negli ultimi anni le versioni coupè hanno perso interesse lasciando posto ad auto più comode ed imponenti.
In controtendenza alle mode del mercato, la casa coreana rilancia la sua compatta hatchback nella versione 3 porte con un design inequivocabile, tanto da darle direttamente il nome di Hyundai i20 Coupè!
ItaliaOnRoad ha avuto l’occasione di poter testare la i20 Coupè nella versione Login da 1.2 litri benzina.
Scheda Tecnica:
- Cilindrata 1248
- Alimentazione motore benzina
- Potenza massima 61,8 KW (84 Cv) a 6000 giri
- Cambio manuale a 5 marce + 1 retromarcia
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea
- Trazione anteriore
- Velocità Max 170 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 12.8 secondi
- Consumo medio 13,5 km/l (rilevato)
- Lunghezza 404 cm; larghezza 173 cm; altezza 145 cm
- Capacità bagagliaio 336 litri espandibili a 1011
- Massa 980 kg
Andremo alla scoperta del percorso che porta da Sarnico a Lovere (BG) lungo la sponda occidentale del Lago d’Iseo. Ove ci aspetteranno paesaggi mozzafiato che ci accompagneranno fino al tramonto per poi proseguire all’imbrunire con le strette vie che costeggiano il lago.
Test Drive Tour:
- Nazione: Italia
- Regione: Lombardia
- Partenza: Milano
- Arrivo: Sarnico / Lovere (BG)
- km: 115 di distanza per un totale di 480 km percorsi di test
INTERNI
Gli interni sono gli stessi della i20 a 5 porte, vettura che abbiamo già avuto il piacere di testare (link), ma con la differenza di avere un abitacolo più votato al racing con contrasti in color arancio.
Buona la qualità costruttiva e la consistenza dei materiali applicati. Il design è ben realizzato, non vediamo elementi stonati col contesto, tra l’altro è molto utile e funzionale la presenza della docking station (rimovibile) per il proprio Smartphone che consente di poter utilizzare tutte le APP utili come Navigatore, Maps e strumenti alla guida senza dover spendere per forza cifre importanti per sistemi integrati.
Lo sterzo è regolabile sia in altezza che profondità, sulle razze laterali sono posti i comandi al volante (retroilluminati): Cruise control, limitatore di velocità, comando vocale, computer di bordo, attivazione chiamate e controllo audio.
Il cruscotto centrale, di facile lettura, è composto dal contachilometri sul lato destro, il contagiri sul lato sinistro ed al centro il display (Cluster Super Vision con illuminazione a LED blu) per tutte le informazioni da computer di bordo con: livello carburante, conta chilometri totali e parziali, temperatura motore ed altro ancora.
Continuando sulla plancia comandi, al di sotto della docking station adattabile sia per sistemi iOS, Android, Windows Phone e BlackBerry, vi sono le bocchette centrali d’areazione con al centro il tasto per la chiusura portiere ed il pulsante dell’Hazard. In stile autoradio, presenta il monitor centrale per gestire e consultare le ulteriori informazioni da infotainment, completo di lettore CD/MP3.
Si prosegue con il climatizzatore automatico (optional Plus Pack), dove sotto si trovano due prese da 12 volt e prese AUX e USB.
Antistante al cambio, un comodo vano porta oggetti. Il pomello del cambio anch’esso è ben realizzato con inserti in pelle e plastiche in color arancio per continuare a mantenere l’aspetto sportivo dell’auto, così come per i sediolini anteriori dalla comoda seduta. Caratteristici sono i porgi cintura dall’aspetto racing.
I vani porta bibite, porta oggetti e cassetto lato passeggero (condizionato) sono tutti soddisfacenti e ben posizionati nell’abitacolo.
L’accesso alle poltrone posteriori, data la natura del segmento non è del tutto agevolato, non convince lo spostamento dei sediolini anteriori che perdono anche l’impostazione regolata dal guidatore. Non solo, passeggeri con altezze superiori ai 180 cm potrebbero aver bisogno di chinare il capo una volta seduti.
ESTERNI:
La Hyundai i20 Coupè punta tutto sull’estetica con il Fluidic Sculpture 2.0 che si sviluppa attraverso un cofano motore allungato, rafforzato dalla linea dei fari anteriori. Una vettura sportiva attira sempre gli sguardi dei passanti, in quanto il richiamo alla velocità non passa mai di moda. La i20 si mostra al pubblico con linee dinamiche e giovanili che rispetto alla sorella a 5 porte è caratterizzata da una griglia frontale esagonale capovolta. Essendo una Coupè ha il profilo di una silhouette, dove paraurti anteriori e posteriori sono stati completamente ridisegnati. Completano il design, i nuovi fregi sottoporta, lo spoiler posteriore ed il nuovo look dei gruppi ottici posteriori.
Ci colpisce particolarmente la forma del lunotto, la linea dei fanali incassati nei paraurti anteriori come per quelli posteriori e le linee sinuose delle fiancate. Un bel progetto realizzato interamente in europa nel centro di Russelsheim (Germania).
BAGAGLIAIO:
Date le dimensioni della vettura di 404 cm di lunghezza e 173 cm di larghezza riesce comunque ad avere un bagagliaio di tutto rispetto, con una capienza di 336 litri espandibili a 1011 (abbattendo i sediolini posteriori). Il bagagliaio è diviso in 3 porzioni: bagagliaio, doppio fondo e vano ruota di scorta. Excellent!
MOTORE:
Il motore è un quattro cilindri in linea molto silenzioso, a volte sembra che sia spento tanto è vero che le vibrazioni sono completamente assenti. La casa dichiara un consumo medio di circa 19 km/l, ma durante il nostro test non abbiamo mai avuto un “piede” leggero. La nostra media si è attestata a circa 13,5 km/l. E’ un po’ nella natura del veicolo, quando si è alla guida di una “sportiva”, ci si sente alquanto grintosi.
In realtà il propulsore da 1.2 litri benzina spinge ma non troppo, buona è l’accelerazione ma è un po’ fiacca la ripresa, specie agli alti giri. La frizione ha un leggero gioco che in caso di retromarcia in salita si accentua la fatica a sapere modulare i pedali della frizione e dell’acceleratore. Ma sui tratti autostradali, raggiunta la velocità di crociera, si viaggia egregiamente.
ALLA GUIDA:
La Hyundai i20 Coupè è una vettura molto agile e divertente sopratutto sui percorsi misto stretto, così come per le vie della città. La sterzata è sincera, i movimenti del volante sono precisi così come per le reazioni dell’assetto. La nostra andatura non ha messo in crisi le sospensioni ma comunque si nota la bontà dell’elettronica nell’evitare i movimenti della scocca con il controllo elettronico della stabilità (ESP) e il sistema di gestione della stabilità (VSM). Pur non avendo un assetto da corsa, i cerchi da 16 pollici gommati 195/55 rendono la guida davvero piacevole.
Durante le manovre di parcheggio, complice del volante “leggero”, non abbiamo trovato particolari difficoltà, pur avendo un lunotto posteriore alquanto chiuso e compatto. I sensori di parcheggio risolvono qualsiasi problema di visibilità, magari si potrebbe aggiungere una telecamera posteriore (in optional col Techno Pack).
Come assistenza alla guida abbiamo il “Lane departure warning system” che è una funzione di avviso acustico/visivo che si attiva in caso di abbandono della corsia di marcia. Poi l’assistenza alla partenza in salita, il sistema di assistenza alla frenata di emergenza ed il Static bending lights che migliora la visibilità della luce proiettata dai fanali sulla strada.
IN CONCLUSIONE:
La Hyundai i20 Coupè è un’auto dall’appeal sportivo, ma che manca di vivacità nella motorizzazione. Se dovete prendere una coupè non badate ai consumi ma al concetto stesso di essere al di sopra delle mode del momento. Consigliamo la versione in configurazione Sport (che ha veramente di tutto) e la motorizzazione a benzina da 1400 cc da 100 CV. Il marchio di Seul è famoso per fornire alla propria gamma di prodotti, ricche dotazioni a costi concorrenziali, la versione da noi provata si attesta a circa 16.000€ chiavi in mano.
Hyundai i20 Coupè, per chi ha voglia di ritornar giovane al volante…
– Test driver: Marco Fossa
– Prova: Hyundai i20 Coupè + Plus Pack
– Tour: Sarnico/Lovere (BG)
– Collaborazione: Hyundai Italia