Il campionato si avvia stancamente verso la fine quando ormai il titolo, come ben noto, è già assegnato ad Hamilton.
Gara decisamente anonima; unico motivo di apprensione le possibili rotture meccaniche dovute al fatto che l’aria rarefatta a causa dell’altitudine ha costretto i tecnici ad aumentare il regime di rotazione delle turbine e ad aumentare le prese d’aria per il raffreddamento.
Nonostante questi timori i ritiri saranno solo 4 di cui due, quelli delle Ferrari, per incidente.
Rosberg, partito dalla pole, va a vincere un Gran Premio senza emozioni, salvo qualche scaramuccia nelle retrovie, accompagnato come un fido scudiero dal compagno di team per l’ennesima doppietta Mercedes; questa volta però non troviamo sul terzo gradino del podio il solito Vettel.
Non sapremo mai se Hamilton, appagato dal titolo, sia stato colto da un attacco di generosità nei confronti di Rosberg per consentirgli di assicurarsi il secondo posto in campionato ai danni di Vettel .
Solo due episodi legati alle Ferrari hanno regalato qualche brivido alla gara.
Vettel bisticcia con Ricciardo nelle primissime battute ricavandone una leggera foratura che lo costringe ad un pit stop anticipato; è poi vittima di un testa-coda che gli rovina le gomme ed infine nella furia della rimonta rimedia una uscita di pista – dopo 105 Gran Premi senza ritiri per incidenti – che lo esclude definitivamente dalla gara, provocando l’entrata in pista della Safety Car.
Dal canto suo Raikkonen fa ancora una volta a ruotate con il connazionale Bottas ma questa volta tocca a lui il ritiro con una sospensione danneggiata, interrompendo quella che sembrava essere una bella rimonta dal fondo dello schieramento.
Questa volta neanche i giovani della Toro Rosso hanno particolarmente entusiasmato.
Bravo invece Kvyat ottimo terzo per un buon 80% della gara fino alla Safety Car quando, alla ripartenza, si fa anticipare da Bottas allo scatto; l’idolo locale Perez finisce in una buona ottava posizione, sfoggiando ancora una volta la sua capacità nella gestione delle gomme.
Uno sconsolato Alonso è ancora una volta costretto al ritiro con problemi alla PU già nel corso del primo.
Dunque la classifica finale vede Bottas sul terzo gradino del podio davanti a Kvyat, Ricciardo, Massa, Hulkenberg, Perez, Verstappen e Grosjean; a seguire tutti gli altri.
Non ci resta che darvi appuntamento al prossimo Gran Premio del Brasile che si disputerà sul circuito di Interlagos il 15 novembre. Il Gran Premio sarà trasmesso, alle 17,00, in diretta anche dalla RAI.