Le caratteristiche essenziali di una moto fatta per vivere l’avventura – un motore potente, un telaio robusto con sospensioni a lunga escursione, una posizione di guida eretta e un ampio manubrio – ne assicurano l’efficacia su qualsiasi terreno. È proprio questa la chiave del successo di queste moto: facili da guidare, confortevoli e versatili, sono performanti sia attraverso i tortuosi passi di montagna sia sfrecciando sulle autostrade, ma anche agili nel traffico delle città. E quando il desiderio di avventura ha il sopravvento, sono in grado di percorrere lunghi tragitti anche in fuoristrada.
L’eccezionale versatilità si deve innanzitutto al motore, capace di una spinta grintosa a qualsiasi regime e su ogni tipo di percorso. È un bicilindrico parallelo frontemarcia estremamente compatto da 998 cc, dotato di testata Unicam, proprio come sulle CRF250/450R per il motocross.
Potenza elevata e coppia lineare determinano un’erogazione poderosa e una risposta pronta a qualsiasi regime, accompagnata da un gustosissimo sound sia ai bassi regimi che in prossimità della zona rossa. L’albero motore con fasatura a 270° regala al propulsore un “battito” estremamente personale ed eccellente trazione su ogni fondo, mentre il doppio contralbero di bilanciamento minimizza tutte le vibrazioni. Il ridotto sviluppo in altezza del motore a carter semi-secco fa sì che la nuova CRF1000L Africa Twin abbia un’eccellente luce a terra, ben 250 mm, che le permette di superare agevolmente qualsiasi ostacolo. Inoltre, la disposizione intelligente delle varie componenti ha effetti positivi non solo sul comportamento dinamico, ma anche dal punto di vista estetico. La pompa dell’acqua è infatti alloggiata all’interno del carter frizione, ed è azionata, come anche la pompa dell’olio, dal secondo contralbero di bilanciamento.
Il leggero cambio manuale a 6 rapporti sfrutta lo stesso sistema di azionamento della CRF250/450R, che assicura cambiate precise e veloci, ed è dotato di frizione assistita con anti-saltellamento.
Oltre alla versione standard, che prevede un allestimento appositamente privo di qualsivoglia controllo elettronico, è possibile scegliere la versione dotata di ABS e HSTC (Honda Selectable Torque Control). Il top di gamma è la versione con cambio a doppia frizione DCT (Dual Clutch Transmission) dotato di funzionalità “G” per il fuoristrada, e anch’essa con ABS e HSTC. Sui modelli con ABS è possibile la disattivazione sulla ruota posteriore, in modo da consentirne il bloccaggio nelle condizioni di guida off-road che lo richiedono. L’Honda Selectable Torque Control (HSTC) dispone di impostazioni su tre livelli più la disattivazione. Maggiore è il livello impostato, da 1 a 3, minore è il livello di intervento, permettendo uno slittamento crescente della ruota motrice.
La versione della nuova CRF1000L Africa Twin con cambio sequenziale a doppia frizione DCT prevede una modalità di cambiata manuale ‘MT’ (Manual Transmission), che permette di cambiare le marce agendo sulle palette al manubrio, e due modalità automatiche ‘AT’ (Automatic Transmission), ‘D’ (Drive) ideale per massimizzare l’efficienza dei consumi e in viaggio, ed ‘S’ (Sport), per una guida sportiva e ora articolata su tre livelli, ‘S1’, ‘S2’, ‘S3’. Il cambio sequenziale a doppia frizione DCT mantiene ovviamente le sue prerogative di efficacia anche in fuoristrada, ma sulla nuova CRF1000L Africa Twin è presente la nuova funzionalità G, attivabile tramite un pratico tasto sul cupolino in qualsiasi momento e in tutte le modalità (D, S1, S2, S3, MT), che enfatizza le doti di trazione in off-road riducendo il parziale slittamento delle frizioni nell’apri-chiudi e durante i cambi marcia.
Il telaio a semi-doppia culla in acciaio della CRF1000L Africa Twin garantisce il perfetto equilibrio tra stabilità ad alta velocità, anche a pieno carico, ed attitudine al fuoristrada, coniugando eccezionale resistenza alle più dure sollecitazioni con una bilanciata flessibilità. La centralizzazione delle masse, ottenuta posizionando alcuni componenti come la batteria dietro la bancata dei cilindri, contribuisce ad abbassare il baricentro, con effetti positivi sulla manovrabilità, soprattutto a bassa velocità.
La forcella rovesciata a perno avanzato Showa con steli da 45 mm è completamente regolabile e prevede l’attacco radiale per le pinze freno Nissin a 4 pistoncini. I grandi dischi flottanti da 310 mm di diametro hanno il profilo a margherita e garantiscono una grande potenza frenante e ottima modulabilità. Anche il mono-ammortizzatore Showa è pluriregolabile, con registro idraulico del precarico molla che velocizza le operazioni di set-up. La nuova CRF1000L Africa Twin è una vera maxienduro e, come la CRF450 Rally, monta cerchi a raggi da 21 pollici all’anteriore e 18 pollici al posteriore. Ciò consente di installare specialistici pneumatici tassellati in alternativa a quelli semi-stradali di primo equipaggiamento.
Ispirandosi al concetto ‘True Adventure’ da cui ha tratto origine, la nuova CRF1000L Africa Twin ha un look decisamente fuoristradistico, con sovrastrutture poco estese, robuste ma leggere, in grado di offrire ottima protezione aerodinamica in viaggio e al tempo stesso un entusiasmante feeling di maneggevolezza e agilità. Il doppio luminosissimo faro a LED ricorda il look delle leggendarie XRV dakariane, e il comfort è assicurato dalla sella regolabile in altezza (870/850 mm). Un grande serbatoio da 18,8 litri, e il consumo medio di 21,8 km/l (ciclo WMTC, versione DCT), determinano un’autonomia di oltre 400 km.