Quando eravamo bambini, tra i nostri giochi amavamo particolarmente una piccola automobilina con i fari rotondi. Pur non conoscendo ancora il mondo dell’auto, immaginavamo delle grandi avventure a bordo di quel giocattolino chiamato “Jeep!”
Il marchio Jeep dal 2011 entra a far parte del brand Fiat Chrysler Automobiles e precisamente la Renegade viene prodotta dal 2014 a Melfi in grandi numeri, confermando sin dal suo esordio uno straordinario successo.
LA PROVA
Abbiamo testato il SUV compatto italo-americano per ben oltre 1600 km e prima di immergerci nel pieno del nostro Test Drive Tour, diamo uno sguardo alla scheda tecnica.
Jeep Renegade Limited 4×4 – 2.0 diesel 140CV
- Cilindrata 1956
- Alimentazione motore diesel
- Potenza massima 103 KW (140 Cv) a 3750 giri
- Cambio manuale a 6 marce + 1 retromarcia
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea
- Trazione integrale – Active Drive
- Velocità Max 182 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 9.5 secondi
- Consumo medio 14,3 km/l (rilevato)
- Lunghezza 423 cm; larghezza 180 cm; altezza 166 cm
- Capacità bagagliaio 351 litri espandibili a 1297
- Massa 1460 kg
Test Drive Tour:
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio / Campania / Toscana
- Partenza: Roma
- Arrivo: Napoli / Siena
- km: 1382 di distanza per un totale di 1650 km percorsi
INTERNI:
Quando si sente parlare di Jeep si immagina subito ad un’auto cruda e pura, dall’aspetto duro e dagli interni spartani. Ed invece la Jeep Renegade oltre ad essere una vettura solida, è anche molto curata nei singoli dettagli.
La plancia comandi è rivestita da una plastica morbida, gradevole al tatto, e con sediolini ricoperti in pelle che sottolineano la volontà di realizzare un’ambiente non solo robusto ma anche piacevole. Il volante in pelle, ben realizzato, presenta diversi comandi per la gestione dell’infotainment. Sulla razza di destra possiamo gestire sia il cruise control che il limitatore di velocità (tutti e due visualizzano le impostazione sul display), mentre alle spalle della stessa, possiamo regolare (tramite pulsanti) il volume dell’impianto stereo.
Sulla razza di sinistra, troviamo i comandi per la consultazione delle informazioni da computer di bordo e per la gestione dei comandi per il proprio smartphone. Alle spalle di questi, possiamo controllare la playlist multimediale.
Il cruscotto ci piace, al centro è presente un grandissimo display inserito tra il contachilometri ed il contagiri. Lo schermo non solo mostra i dati da computer di bordo ma gestisce anche informazioni come la navigazione, la bussola ed i sistemi di sicurezza (lo schermo è personalizzabile).
Come anticipato, la Renegade ha un’estetica ricercata ed alcuni dettagli richiamano l’animo “Adventure”. Il contagiri è sporcato da un effetto “schizzo di fango” e all’interno dell’abitacolo sono presenti diversi loghi che richiamano il frontale della Wrangler. Oltre alla presenza di varie scritte che simboleggiano sempre più l’origine della Jeep. Per non dimenticare poi, del disegno della piccola Willys sul parabrezza. Anche sul tunnel centrale, troviamo la tipica “X” inserita all’interno del doppio vano porta bibite.
Numerosi sono i vani portaoggetti e porta bibita disponibili, anche se quelli nelle portiere sono alquanto sacrificati, poco utili. Il cassetto fronte passeggero, segnaliamo che non è refrigerato pur essendo capiente. Dona un gran tocco di classe fuoristradistica, il grande maniglione d’appiglio posto sul lato passeggero.
Al centro della plancia troviamo il display centrale da 7″ per poter gestire il sistema multimediale tra cui l’Uconnect. Il sistema di Navigazione è completo, facile ed intuitivo. Tra l’altro è consultabile su tutti e due i display esistenti, davvero ben fatto.
Scendendo più in basso troviamo la gestione del climatizzatore bi-zona, anche se di facile utilizzo, il suo posizionamento lo rende non proprio alla portata di mano, a volte è capitato di spostare la rotellina di regolazione involontariamente con il ginocchio destro dal lato guida. Ancora più in basso troviamo la manopola per la selezione delle 4 modalità di guida; Auto, Snow, Sand, Mud e di fianco gli ingressi; Mp3, AUX, 12V.
Gradevole l’illuminazione notturna dei led abitacolo, che evidenziano sia i vani interni che il disegno della plancia comandi.
Si prosegue sul tunnel centrale con il cambio manuale a 6 rapporti, 2 vani porta bibite (stilizzati) ed il pulsante per il freno di stazionamento automatico.
Anche i passeggeri posteriori stanno comodi, in realtà la Renegade internamente sembra molto più grande, gli spazi sono ben sfruttati, sopratutto in altezza. La distanza per le gambe e la larghezza dei posti risultano essere molti generosi. Per i passeggeri posteriori vi è una utilissima presa civile da 230v da 150w per poter collegare i propri device.
#Vlog – interni Jeep Renegade
ESTERNI:
La Jeep Renegade è un’auto muscolosa con i tipici passaruota squadrati. La nostra versione in colorazione “Commando” e col tetto verniciato in nero lucido in contrasto con la carrozzeria, vuole subito esprimere la propria indole di fuoristradista. La mascherina anteriore a sette asole verticali e fari tondi, sono il primo elemento che caratterizza fortemente la Renegade. Anche i fari posteriori, come gli anteriori, sono distinti da una “X”, d’ispirazione al disegno delle taniche di benzina dell’esercito americano.
Abbiamo disponibile: barre tettuccio porta carico, specchietti retrovisori satinati con freccia integrata ripiegabili elettricamente, cerchi da 18 pollici, vetri posteriori oscurati, doppi scarichi cromati, fari anteriori allo xeno, cofano bombato, rinforzi laterali parafango. Tutti questi elementi rendono la Renegade un’arma vincente!
BAGAGLIAIO:
Il bagagliaio è abbastanza ampio, calcolando la lunghezza compatta della Jeep Renegade. Ha un doppio fondo che consente di poter dividere/distribuire meglio i bagagli e rendere pianeggiate la parte superiore. E’ possibile abbattere i sediolini posteriori, raggiungendo così una capienza massima di circa 1297 litri. Nonostante la soglia di carico sia alta da terra, si riesce ad inserire le proprie borse senza problemi.
MOTORE:
Il motore è un 2000 diesel da 140 CV, cambio manuale a 6 rapporti. Spinge molto bene, riteniamo che sia una delle motorizzazioni più consone per la Renegade, infatti è una 4×4 con una grande ripresa (da 0 a 100km/h in 9.6 sec) e per una velocità massima di circa 182 km/h.
Il cambio manuale risponde bene, è preciso e la 6° marcia consente di abbassare il giro motore (consuma meno). Di certo la mole e l’altezza della Renegade non aiutano ad abbattere i consumi ed ad essere più aerodinamica (stile squadrato), ma con questa motorizzazione si riesce a compensare il tutto agevolmente. I nostri consumi su 1650km si sono attestati per una media di 14.3 km/l, non male!
ALLA GUIDA:
La Renegade è di dimensione compatte, è classificata come medio SUV, che è uno dei punti forza di successo di questo modello. Con una lunghezza di 423 cm ed una larghezza di 180cm, permette di poter utilizzare la Renegade nei tratti cittadini senza alcuna difficoltà durante le faccende quotidiane.
Si accede tramite Keyless (basta avere le chiavi in tasca). L’auto si accende col pulsante “Start/Stop” ed il motore si avvia immediatamente. La seduta è alta e comoda, si ha la piena padronanza delle manovre, ma il parabrezza è distante dalla seduta guida e bisogna abituarsi. Durante le manovre di parcheggio grazie all’ausilio dei sensori parking e della telecamera posteriore si riesce facilmente a parcheggiare. La non presenza dei sensori parking anteriori, rendono leggermente più difficili le manovre in avanti.
Il sistema Stop/Start funziona egregiamente (disattivabile) così come per altri sistemi presenti.
La configurazione della nostra Jeep Renegade Limited ha di serie il: Forward collision warning plus (sistema di frenata assistita), Lane departure warning plus (sistema di avviso di uscita dalla corsia), Forward collision warning mitigation (sistema di radar controllo vettura), controllo elettronico di stabilità (ESC) e Hill start assist (Sistema di ausilio alla partenza in salita), Hill descent control (sistema di controllo della velocità in discesa), display per il monitoraggio dei pneumatici, impianto stereo a 6 altoparlanti (suono chiaro e potente) e tanto altro ancora.
In altre parole ha talmente tanti elementi per la sicurezza di guida e per il proprio confort che sarà difficile non sentirsi a proprio agio.
Molto interessanti tra i sistemi presenti sono: il driver assist che consente di mantenere in automatico la corsia di marcia (che avvisa anche quando abbandoniamo con le mani il volante) ed il sistema radar posto sugli specchietti retrovisori che permettono di monitorare il sopraggiungere di altre vetture in sorpasso, risolvendo così il problema dei punti ciechi.
Il comfort generale è molto buono, la tenuta di strada è ottima… i movimenti di rollio sono smorzati, complice anche dell’intervento dell’ESP. Ottima la frenata, in caso di frenata intensa si attivano in automatico le 4 frecce d’emergenza.
Qualsiasi tipo di fondo stradale è ben assorbito, pur avendo cerchi da 18 pollici con pneumatici 225/55. Di certo l’altezza e la forma squadrata non aiutano l’aerodinamica. I rumori di fruscio, uniti ad un non proprio insonorizzato vano motore, rendono l’abitacolo non adeguatamente silenzioso, specie quando si superano i 120km/h.
Buona la sterzata e la guidabilità in generale. Abbiamo percorso maggiormente tratti cittadini e autostradali, e brevi tratti non asfaltati, su cui non abbiamo necessitato di cambiare la modalità di guida “Auto“. La Jeep Renegade macina chilometri e chilometri di sterrato serenamente.
#Vlog – alla guida
IN CONCLUSIONE:
Considerati i numeri di vendita ed il sex appeal delle Renegade, possiamo confermare il successo del marchio Jeep nel voler proporre sul mercato il piccolo SUV. Il prezzo è in linea con la concorrenza, certo se si sceglie una motorizzazione non 4WD, sembra non rispettare l’animo fuoristradista. Se siete amanti del brand Jeep ricordate che è una vettura “Ready to Adventure” ed ogni tanto bisognerà pur portarla su una mulattiera tra sassi e fango per farla sfogare un po’.
Anche l’Euro NCAP (2014) ha promosso la Jeep Renegade con una valutazione di cinque stelle.
Se dovessimo trovare un difetto, non a molti convince la linea del posteriore… magari un restyling futuro potrebbe accontentare gli attuali scettici. Molto più belle, secondo il nostro punto di vista, le versioni con combinazioni di colori sia per gli interni che per gli esterni. Se dovessimo scegliere, opteremmo per la versione 4×4 a cambio automatico a 9 rapporti.
Jeep Renegade? To new Adventures!
– Test driver: Marco Fossa
– Fotografia: Gaia Montella
– Prova: Jeep Renegade 4×4 – 2.0 Diesel Limited
– Tour: Napoli / Siena
– Collaborazione: Jeep Italia