Il nove-volte iridato conquista la terza vittoria stagionale e rafforza la leadership in classifica.
Per l’ultima volta, dopo la decisione presa giovedì scorso, il Gran Premio d’Olanda si è disputato di sabato: dal prossimo anno infatti il round del Dutch TT di Assen si uniformerà al programma delle altre gare in calendario, disputandosi di domenica. Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), da sempre legato al tracciato olandese, ha voluto onorare la tradizione che resisteva dal 1949, salutando alla sua maniera gli oltre 97 mila tifosi accorsi.
Di fronte a questo mare di gente, il nove-volte iridato ha conquistato la terza vittoria stagionale, rafforzando la sua leadership in classifica e interrompendo la pericolosa serie positiva del suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, che durava da ben 4 appuntamenti. Il Dottore aveva posto tutte le premesse di questo trionfo sin dalla prima giornata di libere; sensazioni poi confermate dalla pole position che nel palmares del 36enne di Tavullia mancava da Valencia 2009.
Per gli amanti delle statistiche: Valentino non vinceva (scattando dalla pole) da Misano 2009. La partenza al palo, come lui stesso ha ammesso nella conferenza post-gara, gli ha agevolato la vita almeno nella prima parte di gara, dandogli l’occasione di poter staccare gli avversari. Tutti tranne uno: Marc Marquez (Repsol Honda) .
Il motociclismo ha ritrovato uno dei suoi più illustri protagonisti oggi ad Assen. Il talento di Cervèra sapeva di esser costretto agli straordinari per recuperare il terreno perso negli ultimi due round. Il campione del mondo in carica ha condotto una gara impeccabile, mettendosi negli scarichi dell’avversario e studiandone le traiettorie, per poi prendere il comando a sei giri dalla fine.
Ma una piccola sbavatura ha riportato Rossi davanti, che anzi a quel punto sembrava poter affondare la zampata decisiva. Invece, per la gioia di tutti gli appassionati, nell’ultima tornata il 22enne riusciva a ricucire lo strappo, fino al contatto dell’ultima chicane che costringeva il pesarese a tagliare sulla ghiaia transitando sul traguardo in prima posizione.
Dietro questi “fuochi d’artificio”, sul terzo gradino del podio sale Jorge Lorenzo. Per il maiorchino della Movistar Yamaha, seppur lontano dalla lotta per la vittoria cui ci aveva abituati nelle ultime apparizioni, si tratta di un gran risultato in chiave Campionato. Soprattutto se consideriamo che sin dalla prima giornata Lorenzo non era mai riuscito a salire ai piani alti delle graduatorie dei tempi.
Oggi invece, da vero e proprio “animale da gara” quale è, il tetracampione ha tirato fuori gli artigli con una partenza impressionante dall’ottava casella della griglia che l’ha portato immediatamente a ridosso dei due apripista. Il passo dei due rivali, come visto, oggi era inavvicinabile per tutti; Lorenzo, grazie al suo ritmo, ha saputo conservare la preziosa posizione.
Giù dal podio, Andrea Iannone (Ducati Team) ma il suo è un risultato da incorniciare. Per l’abruzzese è il secondo 4º posto di fila che conferma i suoi progressi non solo nella guida, ma anche nella gestione dell’intero pacchetto GP15. Il 25enne di Vasto conserva il terzo posto in classifica iridata e rafforza il suo status di prima guida della casa di Borgo Panigale.
Il suo compagno di squadra, Andrea Dovizioso, ha vissuto una gara difficile e sfortunata. Il forlivese era infatti riuscito a risalire sino in quinta posizione (proprio alle spalle del team-mate), quando una pericolosa vibrazione lo ha costretto a rallentare e tagliare il traguardo in 12ª posizione.
Pol Espargarò (Monster Yamaha Tech3) chiude nella Top 5, eguagliando il suo miglior risultato stagionale ottenuto a Jerez e vincendo la battaglia per la miglior guida ‘satellite’ nei confronti dell’inglese Cal Crutchlow (CWM LCR Honda) e del suo compagno di squadra Bradley Smith.
Le due GSX-RR di Aleix Espargarò e Maverick Viñales (SUZUKI ECSTAR) regalano alla casa di Hamamatsu un altro arrivo nella Top 10, davanti alle Desmosedici di Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing), del già citato Dovizioso, della Honda di Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS).
Alle spalle del colombiano Yonny Hernandez, la prima Open in pista: per la seconda gara consecutiva, Loris Baz (Athinà Forward Racing) chiude al primo posto nella speciale battaglia dedicata alla categoria, transitando sul traguardo in 15ª posizione davanti all’americano Nicky Hayden (Aspar MotoGP Team) e alla RS-GP dello spagnolo Alavaro Bautista (Aprilia Racing Gresini), stavolta fuori dalla zona punti.
Ora il francese si è portato a sole 2 lunghezze in classifica da Hector Barberà (Avintia Racing), ritiratosi al primo giro in seguito a un contatto con il rookie australiano Jack Miller (CWM LCR Honda).
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