Arrivata alla terza generazione Outlander di Mitsubishi é ancora capace di stupire: nell’affollato e iper competitivo settore dei SUV/Crossover (Sport Utility Vehicle) la casa giapponese continua a distinguersi nell’offrire al consumatore tanti contenuti tecnici legati alla sicurezza e al piacere di guida, accogliendo il guidatore in un abitacolo spazioso votato ai lunghi viaggi e alla comodità di 5 persone che all’occorrenza possono anche diventare 7, cercando infine di limitare al minimo fronzoli prettamente estetici e poco funzionali.
Il costruttore della terra dei samurai ha creato una vettura capace di coniugare la sicurezza di una guida su quattro ruote motrici spinte da un generoso motore turbodiesel, a sua volta abbinato ad una robusta e versatile trasmissione automatica, “vestendo” il tutto con un corpo vettura capace di regalare un piacere di guida comparabile a quello di una normale berlina ma con il vantaggio di una posizione di guida rialzata atta a fruire al meglio la visione della strada che si sta percorrendo.
Basata sul fortunato e riuscito pianale “Mitsubishi GS platform” (lo stesso mutuato da Peugeot 4008, Dodge Caliber e Jeep Compass per intenderci) vediamo insieme la scheda tecnica:
Modello Mitsubishi Outlander Instyle (7 posti)
- Cilindrata 2.268cc
- Alimentazione a Gasolio
- Cambio automatico (e semiautomatico) a 6 rapporti + ridotte
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea (4 valvole per cilindro)
- Trazione integrale (4WD) con differenziale centrale a controllo elettronico
- Potenza massima 110 kW (150 cv) a 3.500 giri (Euro 5)
- Coppia max 360 Nm costante dai 1.500 ai 2.750 giri
- Velocità max 190 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 11,7 secondi
- Consumo medio: 5,7 l / 100 km (dichiarato)
- Lunghezza 465 cm, larghezza 181 cm, altezza 168 cm
- Capacità bagagliaio 477 litri (espandibili a 1.022)
- Massa 1.580 kg (a vuoto)
La prova di questa vettura é coincisa con la trasferta in terra toscana per seguire presso il Mugello Circuit il terzo appuntamento stagionale del Campionato Italiano Velocità (CIV) per il quale siamo partiti dalla provincia di Monza-Brianza carichi di bagaglio e attrezzatura fotografica.
Una prova di oltre 600km che ha messo sotto torchio Outlander lungo percorsi autostradali, cittadini e collinari che pur nel rispetto dei limiti del codice della strada hanno richiesto tanto alla nostra Mitsubishi.
E non potevamo desiderare di viaggiare meglio di così: Outlander si é rivelata una compagna di viaggio impeccabile.
Comoda e sicura nella guida grazie alla trazione su tutte e quattro le ruote, generosa nella meccanica capace di coniugare cambiate automatiche alla possibilità immediata, a scelta dell’utente, di passare in modalità semiautomatica per affrontare salite con più brio o discese con più freno motore per limitare l’uso dei freni.
Test Drive Tour:
- Nazione: Italia
- Regione: Lombardia-Toscana
- Partenza: Monza (MB)
- Arrivo: Mugello Circuit (Scarperia – FI)
- Km: 602 (a tratta 301)
TOUR:
Partenza dal comune di Monza sabato 13 Giugno, imbocco della tangenziale Est di Milano in direzione sud fino alla barriera di Melegnano. Inizio dell’Autostrada del Sole (A1-E35) in direzione Bologna-Firenze. All’altezza di Casalecchio di Reno svolta in direzione Firenze. Uscita all’altezza di Barberino del Mugello e arrivo presso la struttura dell’autodromo tramite strada provinciale SP129. Ritorno a Monza domenica 14 Giugno in serata.
INTERNI:
Per chi non é mai salito a bordo di un SUV/Crossover l’impatto visivo può inizialmente sorprendere: seduti comodamente sul sedile di guida non si vede la fine del muso della vettura e le vetture posteggiate, o in transito, ai lati di Outlander arrivano con il loro tettuccio all’altezza degli specchietti laterali.
Regala un senso di sicurezza e di controllo e, soprattutto nel traffico, non é una sensazione spiacevole, anzi. Ci si abitua con piacere.
Riteniamo ben rifiniti gli accoppiamenti tra tessuti, rivestimenti e materiali scelti per “vestire” Outlander: plastiche di qualità con finiture ad effetto pelle di carbonio grigio chiaro ad impreziosire (assieme a finiture simil acciaio lucido) le bocchette di aerazione, i corrimano delle portiere e la parte di fronte al passeggero dove trovano posto altre due bocchette e il cassetto portaoggetti.
Sedili con cuciture doppie per far convivere tessuti e inserti in simil pelle.
Seduti alla guida notiamo che cruscotto, plancia e tunnel centrale avvolgono il guidatore con tutti i comandi di facile accesso, lasciando però abbondante spazio a disposizione tra vani portaoggetti e abitabilità.
Davanti a noi l’elegante volante a tre razze ci mette a disposizione alcuni comandi divenuti di uso comune sulle auto di oggi: abbiamo quindi sulla razza di sinistra i pulsanti per le chiamate in vivavoce e per le regolazioni di radio, mp3 e cd. Su quella di destra controllo velocità di crociera e impostazione limite massimo di velocità.
Dietro al volante due grandi e comodissimi pad per le cambiate in modalità semiautomatica: quello di destra funziona anche da “interruttore” per tornare alla modalità totalmente automatica (basta tenerlo premuto per qualche secondo).
Sono davvero di ampie dimensioni rispetto alla media e si adattano a qualunque tipo di mano li vada a cercare (maschile o femminile che sia) e non di difficile fruizione come su vetture che riportano dei semplici pulsanti dietro alle razze, difficili da raggiungere in caso di manovra.
Il tutto denota grande attenzione alla sicurezza e al comfort di guida da parte della casa giapponese.
Appena dietro le classiche leve di accensione/spegnimento luci, indicatori di direzione a sinistra e gestione tergicristalli a destra.
Dal volante passiamo all’ampio cruscotto con contagiri, tachimetro e schermo LCD centrale che riporta tutte le funzioni disponibili del computer di bordo (consumo, livello carburante, temperatura motore, chilometraggio, settaggio differenziale centrale, marcia inserita e “feedback” relativo allo stile di guida tenuto dal guidatore).
Molto immediata la scelta di una piantina con cinque foglie che si vanno a colorare di verde via via che il nostro stile rispetta maggiormente consumi e impatto ambientale.
A portata di mano (destra) il pulsante per la regolazione della luminosità strumenti (5 livelli) e quello di avvio e spegnimento del motore (la chiave è elettronica ed é sufficiente portarla sempre con sé, ha un suo vano apposito sotto alla plancia).
Spostiamo lo sguardo leggermente verso destra dove il grande display LCD centrale è di fatto il cuore delle regolazioni elettroniche a bordo.
E’ leggermente orientato verso il guidatore e facilità così la lettura al primo sguardo.
Avendo la funzione “touch” permette anche in movimento di selezionare a sfioramento le opzioni per radio, cd ed mp3 (sia via cavo USB che via streaming tramite Bluetooth) così come le impostazioni più generiche (luminosità schermo e orologio, ad esempio) e funge da telecamera posteriore nei posteggi (con scala graduata di avvicinamento all’ostacolo).
#Vlog – Interni:
Lasciamo due note in merito: se ne avete la possibilità suggeriamo l’acquisto della versione “+Navi” per avere anche il navigatore satellitare integrato in plancia. Secondariamente suggeriamo di operare con lo schermo solo a vettura ferma: é pignoleria ma ne va della vostra attenzione alla guida.
In ogni caso i comandi principali sono più che a portata di mano sul volante, comodissimi.
Scendiamo verso il basso e troviamo il pulsante dell’hazard (lampeggio simultaneo delle 4 frecce direzionali) ben in vista e di facile accesso, accoppiato al tasto “Eco” per ottimizzare consumi ed emissioni.
A lato un piccolo e semplice display a luci LED che indica, illuminandosi, se ci sono sedili occupati ma senza le relative cinture allacciate.
Se avete una famiglia numerosa, o tanti occupanti, non ne farete a meno così da sincerarvi con una semplice occhiata che tutto sia a posto e si possa partire per il viaggio.
Scendiamo ancora ed eccoci alla parte legata alla climatizzazione: in questo caso climatizzatore automatico e bi-zona così da personalizzare lato sinistro e destro dell’abitacolo.
Lasciamo la plancia abbassando ancora lo sguardo per arrivare nel tunnel centrale dove due ampi vani portabibite/oggetti anticipano la grande leva del cambio (ad innesti meccanici e non ad impulsi elettronici) ci accompagna tra i vari programmi di guida (Parking/sosta, Retro, Neutral/folle, Drive/guida, Low/marce ridotte).
Appena dietro pulsante per la selezione dei tre programmi del differenziale elettronico centrale (4WD Eco per la massima efficienza nei cosnumi, Auto per un compromesso tra sicurezza e piacere di guida, Lock per avere sempre le 4 ruote motrici attivate al massimo del loro intervento su strada).
Arriviamo ora alla destra del nostro fianco dove troviamo un ampio e comodo poggiagomito che nasconde un pozzetto centrale portaoggetti, presa USB per telefono o dispositivo elettronico e presa 12Volt.
Intelligente a nostro avviso la possibilità di “dimenticare” lo smartphone quì dentro, c’é anche un vassoio/mensola interno, così da non distrarci alla guida; tanto tutte le funzioni principali si possono comandare tra volante e schermo LCD centrale.
Rapida occhiata verso l’alto del parabrezza dove tra le alette parasole trova posto ovviamente lo specchietto retrovisore (con funzione di oscuramente a levetta manuale) la plafoniera centrale (ce ne sono tre in totale) e appena dietro i sensori di rilevazione pioggia per sincronizzare il numero di passate dei tergicristalli all’intensità delle gocce in caduta.
Pregevole la presenza di un settimo airbag (a protezione delle ginocchia del guidatore in caso di impatto frontale) e il potente e cristallino impianto audio da 710W suddivisi in 8 casse (4 tweeter) più sub-woofer posteriore nel bagagliaio…non vi verrà voglia di un impianto audio che non sia quello originale.
ESTERNI:
Il primo impatto visivo fa sembrare la vettura imponente ma avvicinandosi si nota la cura nei dettagli e nella riduzione degli ingombri operata dai tecnici Mitsubishi.
La linea é alta da terra ma risulta filante e ben bilanciata e fa intuire quanto spazio a bordo ci sia.
I fari (con luci LED diurne frontali) donano un profilo leggero al corpo vettura con profili raccordati alla mascherina (davanti) e al portellone/portatarga (dietro).
Nel paraurti anteriore sono presenti fari fendinebbia.
Specchietti retrovisori che integrano gli indicatori di direzione laterali.
Il tutto protetto da materiale acrilico trasparente, davvero elegante e moderno.
Comode e versatili le barre longitudinali sul tetto che permettono l’applicazione di vari accessori (portabici, barre trasversali di supporto, tende, portabagagli aggiuntivi,…)
Eccezionale l’impronta a terra garantita dai cerchi da 18 pollici di colore nero lucido con profili ad effetto acciaio anch’esso lucido, gommatura generosa di 225/55 (optional ma presenti su questo modello in prova). Al loro “interno” quattro freni a disco e sospensioni McPherson anteriori e Multi–link posteriori.
BAGAGLIAIO:
E’ uno dei punti di forza di Outlander: con 5 posti a sedere rimane lo spazio abbondante per quattro grosse borse da viaggio nel pianale posteriore (con copertura a scomparsa rimovibile) e un vano ulteriore porta oggetti di discrete dimensioni posto sotto alla moquette.
Con 7 posti a sedere (ultima e terza fila con due sedili completi di cinture e poggiatesta) si riduce la capacità di carico ma é un compromesso più che accettabile.
Abbattendo invece lo schienale (2/3 e/o 1/3) e il relativo poggiagomiti/portabibite lo spazio diventa davvero sfruttabile quanto quello di una station-wagon berlina o di un piccolo (per modo di dire) furgone.
MOTORE:
Altro punto di forza: la potenza (150cv) e la coppia (360Nm) abbinate al cambio automatico fanno muovere Outlander senza alcun imbarazzo sia che ci si trovi nel traffico cittadino, sia che si stiano affrontando una percorso in collina, sia che si renda necessario un sorpasso autostradale pur viaggiando a pieno carico.
Generoso in ogni situazione non fa rimpiangere il peso di oltre 1.500 kg della vettura.
Non siamo riusciti a replicare i consumi dichiarati dalla casa in un utilizzo misto/combinato quotidiano (ma vale per tutti i costruttori data la natura e la regolamentazione del metodo di misurazione).
Le nostre prove su strada ci hanno fornito (tramite computer di bordo) una media tra i 7 e gli 8 litri per 100 km (quindi circa 12/14 km con un litro di gasolio) con climatizzatore acceso, cambio totalmente automatico e modalità di guida “Eco”, quindi votata al risparmio.
Data la mole e la natura di questa Mitsubishi ci sentiamo di dire che per quanto meno parca di una berlina tradizionale ha dei consumi più che onesti.
E in ogni caso il consumo medio di un SUV/Crossover non può essere paragonato a quello di una berlina anche solo per una questione aerodinamica di impatto con l’aria e di relativo peso.
Ricordiamo poi che avere la trazione integrale é un fattore impagabile in fatto di sicurezza e piacere di guida, se anche i consumi ne vengono inficiati leggermente non é un dramma.
Sfruttato poi con le marce ridotte (in modalità “L“) al limite dei giri motore (4.000 rpm) concede di muoversi su discese, salite o fondi insidiosi controllando millimetricamente con acceleratore e volante la vettura fino alla soglia dei 60 km/h. Margine più che sfruttabile in ogni situazione.
Sulla motorizzazione diesel con cambio automatico non é disponibile la funzione “stop&start” ed é un peccato perché avrebbe migliorato ulteriormente consumi ed emissioni.
ALLA GUIDA:
Si fa guidare facile come una berlina di segmento C o D, permette di vedere la strada da una posizione avvantaggiata dall’altezza da terra, regala la sicurezza di quattro ruote che mordono l’asfalto anche a velocità autostradale, con la comodità impagabile di muoversi senza temere le condizioni della strada o del tipo di stagione.
Comoda nei viaggi lunghi: abbiamo affrontato i 300 km dell’andata con una sola sosta data più che altro dalla voglia di far colazione visto l’orario…
Il ritorno Mugello-Monza é trascorso senza affaticamenti e senza invece nessuna sosta necessaria per prendere “fiato”.
La rumorosità di marcia é sempre sotto controllo senza imporre di aumentare il tono della conversazione.
A velocità autostradale si fa sentire maggiormente il rumore generato dal rotolamento degli pneumatici, comprensibile vista la gommatura a disposizione che tende ad un compromesso tra viaggi e terreni misti.
#Vlog – alla guida:
IN CONCLUSIONE:
Potremmo dire che ad un primo impatto ci é sembrato di guidare in tutta sicurezza la meccanica/pianale di una Pajero (forse la jeep più famosa e vincente della storia della corsa più dura di tutte: la Parigi-Dakar) vestita in maniera elegante e completa con la carrozzeria di una berlina che ha fatto anch’essa la storia: parliamo del modello Lancer.
Dopo oltre 1.000 km di test complessivo crediamo che Mitsubishi Outlander sia dotata di una sua originale personalità che sa coniugare il meglio del mondo off-road declinato sulle strade di tutti i giorni per una guida più che sicura su quattro ruote motrici abbinato a comodità e praticità che oggi sono indispensabili e basilari su ogni berlina.
Certo l’investimento in termini monetari non é quello relativo ad una utilitaria, ma per entrare nel mondo di Outlander Mitsubishi offre prezzi di listino a partire da 22.950€, potendo poi scegliere motorizzazioni benzina, diesel, BiFuel e Ibrida con sistema Plug-In.
In aggiunta ben 5 anni di garanzia di serie su tutti i modelli.
– Test driver: Marco Lazzari
– Fotografia: foto Massimo Lazzari Srls
– Prova: Mitsubishi Outlander
– Tour: Monza (MB), Mugello Circuit (FI)
– Collaborazione: Mitsubishi Italia