Nota tra i suoi ammiratori come DELTONA, è entrata nel mito grazie ai suoi trionfi nei rally, alla linea caratterizzata dai passaruote “anabolizzati” e alle prestazioni da sportiva pura.
Le origini
La progenitrice di questa formidabile arma da rally è la Lancia Delta, una berlina di classe media disegnata da Giugiaro prodotta dal 1979 fino al 1993 come sostituta della Fulvia. Nel 1980 fu eletta Auto dell’anno. Caratterizzata da motore e trazione anteriori, inizialmente venne proposta con due motorizzazioni di derivazione FIAT 4 cilindri in linea di 1300 e 1500cc.
In seguito riceverà motori da 1600cc in versione aspirata e turbocompressa; quest’ultima allestita in versione 2 e 4 ruote motrici. Di questa prima Delta a trazione integrale verrà offerta anche una versione con livrea Martini. Non mancheranno un 1900 turbodiesel ed il cambio automatico sulla 1500.
Il successo di questa berlinetta fu tale che tra il 1980 ed il 1982 la Delta 1500 venne commercializzata in Svezia e Norvegia come SAAB 600; nel 1986 veniva messa in produzione una versione da 1100cc destinata al mercato greco.
L’ATTIVITA’ SPORTIVA DELLA LANCIA NEI RALLY
Dal dopoguerra fino alla prima metà degli anni 90 la Lancia ha conquistato 10 titoli costruttori e 5 titoli piloti mettendo in campo vetture prestigiose come la Fulvia Coupè, la Stratos, la 037 e la vettura oggetto di questa nostra storia: la Delta a trazione integrale.
Nel biennio 1984/1985 la 037, con due sole ruote motrici posteriori non era più competitiva nei confronti delle trazioni integrali dell’Audi e della Peugeot perciò la Lancia corse ai ripari con la Delta S4 (S = sovralimentata, 4 = trazione integrale) Gruppo B, dotata di un propulsore a doppia sovralimentazione (turbocompressore + compressore volumetrico VOLUMEX).
In realtà la S4 aveva poco in comune con il modello di serie, se non un vago richiamo alle linee della carrozzeria. La caratteristica che più la differenziava dal modello d’origine era il motore collocato in posizione posteriore. Fu costruita in soli 200 esemplari per ottenerne l’omologazione.
Ma la carriera sportiva della S4 fu bruscamente interrotta perché alcuni tragici incidenti indussero la Federazione ad abolire i mostri da 500 CV del Gruppo B.
Per il 1987 la Lancia sviluppò di una nuova vettura da rally sulla base della Delta HF 4WD. La vettura torinese, che rispettava il nuovo regolamento che ammetteva soltanto le auto di Gruppo A ed N strettamente derivate dalla serie, dominò il campionato 1987 conquistando i titoli piloti e costruttori.
Nel 1988 arriva la Delta HF Integrale, cui seguiranno la Integrale 16V nel 1989 e la Integrale Evoluzione nel 1991, che conquisterà 5 Campionati del Mondo Costruttori (dal 1988 al 1992) e 3 Campionati del Mondo Piloti.
E pensare che quando nel maggio 1986 aveva presentato la Delta HF 4WD, la Lancia aveva pensato ad una berlinetta sportiva destinata al turismo veloce, non certo ai rally.
Il 18 dicembre del 1991 la Lancia annunciava il ritiro in forma ufficiale dai rally affidando la gestione della vettura alla scuderia Martini Racing/Jolly Club. Nella stagione 1992 ci fu dunque il canto del cigno della berlinetta torinese che, nonostante la gestione semiufficiale, riuscì a conquistare il suo sesto titolo costruttori.
Una chicca storica: al debutto in gara nel 1989 la Integrale 16V vinse il Rally di Sanremo con Miki Biasion; la vettura aveva, per la prima e unica volta, la livrea Martini su base rosso fiammante anziché quella tradizionale bianca. Ma vediamo più in dettaglio l’evoluzione della Delta Integrale
La prima versione della 4 ruote motrici, la Delta HF 4WD, venne presentata nel maggio 1986. Si distingueva esteticamente dalla versione base per alcuni particolari che ne accentuavano il carattere sportivo, come i fari circolari, i cerchi in lega, il doppio terminale di scarico. Il motore era un 2000 cc derivato da quello della Thema turbo i.e., in grado di sviluppare una potenza di 165 CV.
Lo schema della trazione integrale permanente era costituito da un differenziale anteriore, un differenziale centrale epicicloidale con giunto viscoso Ferguson destinato a ripartire la coppia sui due assi nella misura del 56% all’anteriore e 44% al posteriore, ed infine un differenziale posteriore Torsen. Ovviamente impianto frenante e sospensioni erano adeguati alle maggiori prestazioni. La HF 4WD rimase a listino un solo un anno; nel mese di Settembre 1987 al Salone di Francoforte la Lancia presenta la Delta HF Integrale.
Il motore era dotato di un compressore Garrett T3 di maggiori dimensioni; la potenza saliva così a 185 CV. Elettronica, sedi valvole, sistema di raffreddamento e di aspirazione erano adeguati alle caratteristiche più spinte del motore; la frizione proveniva dalla Thema 8.32. Furono adottati cerchi in lega da 15 pollici con pneumatici 195/55. L’estetica beneficiava di passaruote allargati causa le carreggiate più ampie.
Nel mese di maggio 1989 arriva la Delta Integrale 16V con distribuzione a 4 valvole per cilindro.
La nuova berlinetta si distingueva esteticamente dalla 8 valvole per due elementi: la caratteristica gobba sul cofano motore, resasi necessaria per ospitare la più ingombrante testata a 4 valvole, e per i cerchi, ancora da 15”, ma dal canale maggiorato a 7” su cui montavano pneumatici più larghi, 205/50. Ulteriori modifiche furono apportate alle sospensioni, irrigidite e ribassate.
Le altre modifiche tecniche di rilievo interessavano la trazione integrale: la ripartizione della coppia passava infatti dal 56-44% a un 47-53%. La potenza saliva a 200 CV.
Per soddisfare le norme antinquinamento venne prodotta anche la Delta Integrale HF Kat con motore 8v dotato di catalizzatore che erogava 177CV, riconoscibile per le targhette con la scritta Kat al posto di 16V.
Nel mese di ottobre del 1991 nasce la versione più famosa battezzata a furor di popolo DELTONA: la Delta Integrale Evoluzione, una vettura completamente rinnovata soprattutto per quanto riguarda la geometria delle sospensioni.
Sotto il profilo estetico si può notare l’accentuazione dei passaruote e della bombatura del cofano motore; queste modifiche vengono realizzate con nuovi lamierati e non, come nelle versioni precedenti, con l’aggiunta di sovrastrutture.
Ulteriori elementi di distinzione erano un inedito spoiler posteriore ad incidenza variabile e lo scarico a uscita singola da 60 mm. La fanaleria era completamente nuova, con i doppi proiettori di diametro ridotto a 130 mm, ma con una migliorata intensità della luce.
La potenza sale a 210 CV; viene introdotto per la prima volta a richiesta il condizionatore.
Per soddisfare i requisiti antinquinamento, anche questa versione viene fornita con motore 8V Kat che eroga 186CV.
Per celebrare la conquista rispettivamente del quinto (1991) e sesto (1992) Mondiale Rally consecutivo verranno prodotte le edizioni speciali Martini 5 e 6 in numero limitato rispettivamente a 400 e 300 esemplari.
HF Integrale Evoluzione Martini 5 – HF Integrale Evoluzione Martini 6
Nel 1992, con la chiusura dello stabilimento di Chivasso, termina la produzione della Integrale Evoluzione.
Dal 1993 al 1994 la Carrozzeria Maggiora, che aveva rilevato gli impianti Lancia, produsse per conto della Casa torinese un’ulteriore, ultima, versione, denominata EVO2.
La Carrozzeria Maggiora, che era stata fondata nel 1925, all’inizio degli anni novanta rilevò lo storico Stabilimento Lancia di Chivasso in cui, fino all’ottobre del 1994, produsse la protagonista della nostra storia, la Lancia Delta Integrale EVO2. Nel 2003, a seguito di difficoltà finanziarie, la società è stata chiusa.
Il motore 16V della EVO2 venne aggiornato, aggiungendo il catalizzatore con sonda Lambda per ottenere l’omologazione Euro1. Venne montato un turbo più piccolo per ottenere un motore più elastico, con minore ritardo del turbo. La potenza saliva a 215.
Come un ritorno alle origini é la prima Delta 4 ruote motrici, dai tempi della 4WD, ad essere pensata espressamente per un uso stradale e non per le competizioni.
Nuovi i cerchi da 16″ con pneumatici 205/45 ZR; dotazione di serie con ABS e Aria Condizionata.
Nel 1994, poco prima dell’uscita di produzione della EVO2 la Maggiora approntò il prototipo della HF Integrale EVO3 con potenza elevata a 240 CV ed altre evoluzioni meccaniche. Era caratterizzata dalla verniciatura metallizzata viola. La Lancia non ne autorizzò la produzione in serie pertanto ne furono allestiti solo 2 esemplari (1994).
Da questa articolata storia si deduce che non è facile barcamenarsi nelle varie versioni della DELTA INTEGRALE; perciò eccole di seguito riepilogate:
Modelli Delta a trazione integrale antecedenti la produzione delle versioni denominate ufficialmente INTEGRALE:
HF Turbo 1600 4×4 (1982);
S4 Stradale (1985/88);
HF 4WD (1986/87).
La serie delle INTEGRALI
– HF Integrale (1987/88);
– HF Integrale 16V – HF Integrale KAT 8V (1989/91);
– HF Integrale Evoluzione – HF Integrale Evoluzione KAT 8V (1991/92);
– HF INTEGRALE EVO 2 1993.
Le versioni speciali prodotte dalla casa madre
– HF Integrale MARTINI 5 (1991);
– HF Integrale VERDE YORK allestita su base EVO (1992/94)
– HF Integrale CLUB ITALIA, realizzata in soli 15 esemplari su richiesta dei membri del Club Italia (1992);
– HF Integrale GIALLO FERRARI (1992);
– HF Integrale MARTINI 6 (1992).
Anche la Maggiora mise in produzione alcune versioni speciali
– HF Integrale Evo 2 GIALLO GINESTRA (1993);
– HF Integrale Evo 2 BLU LAGOS (1994);
– HF Integrale Evo 2 Bianco Perla (1994);
– HF Integrale CLUB HI.FI. (8 esemplari) e CLUB LANCIA (20 esemplari) nati da una idea dell’allora segretario del Club Italia e destinati esclusivamente ai membri dei due club (1994);
– HF Integrale DEALER COLLECTION destinati esclusivamente ai concessionari Lancia per uso personale (1994);
– HF Integrale FINAL EDITION (foto sotto) realizzata esclusivamente per il mercato giapponese (1994).
Una carrellata di modelli unici:
– HF Integrale Evo CABRIO realizzata nel 1992 in esemplare unico per l’avvocato Agnelli;
– HF Integrale Evo GRIGIO PIOMBO anche questa realizzata, con alcune modifiche al frontale, per l’avvocato Agnelli;
– HF Integrale Evo BLU, una vettura blindata costruita dalla carrozzeria Marazzi in per l’industriale Pirelli;
– HF Integrale Evo elaborata dalla Abarth per Umberto Agnelli;
ed infine alcuni esemplari realizzati dalla Maggiora tra il 1995 ed il 1996: ROSA PINK, BRONZE EVO, BIANCA EVO, BLACK EVOLUTION.