ItaliaOnRoad, prova la KTM Duke 390, per comprendere bene se la piccola austriaca può, con i suoi 373,4cc e 44cv, colmare il gap tra le “piccole” e le “grandi” cilindrate.
Approfittando del lungo weekend pasquale, abbiamo avuto modo di testarla in diverse condizioni di meteo e di asfalto, in 500km percorsi tra Napoli ed il Cilento.
PRIMO APPROCCIO:
Come per la sorella minore da 200cc (Clicca qui, test Duke 200), al primo sguardo risaltano le dimensioni contenute, ma le linee spigolose del cupolino e del puntale lasciano intendere che il carattere è tutt’altro che leggero.
La posizione in sella non è delle più comode, l’imbottitura è dura e se si è alti le ginocchia sporgono molto, ma nonostante questo tutti i km percorsi non ci hanno fatto avvertire particolari sensazioni di dolore.
Al primo giro di chiave si nota subito la strumentazione, che come nelle altre Duke è decisamente completa, con il display totalmente elettronico risulta essere un vero e proprio computerino di bordo che permette di conoscere velocità e consumi istantanei, km parziali e totali, etc.. La pulsantiera illuminata poi aggiunge un vero tocco di classe.
PRENDIAMO CONFIDENZA:
Sin dai primi km è possibile capire l’essenza di questa moto, agile con i suoi 130kg circa, pronta e scattante. Qui si può individuare un neo, ai bassi regimi scalpita un poco e si accusa quell’effetto on/off tipico delle mono, ma la manopola gira ed il motore va decisamente forte. Il suo monocilindrico a 4 tempi raffreddato a liquido è di nuova concezione, progettato appositamente per la 390; con un peso di solo 36kg, eroga 44cv pieni mantenendo i consumi notevolmente bassi.
IN CITTA’:
La compattezza favorita anche dal posizionamento del silenziatore in basso, molto vicino il baricentro complessivo e la maneggevolezza garantita da un angolo di sterzata ampio, fanno si che questa Duke risulti estremamente comoda nell’utilizzo cittadino. Le ruote in lega leggera da 17” sono dotate di serie di pneumatici Metzeler (la 125 e la 200 invece nascono con ruote Coreane), e regalano un gran grip su pavimentazioni asciutte, bagnate e dissestate. Il cambio però pecca di precisione e morbidezza.
DIREZIONE AGROPOLI:
Magari i viaggi non saranno il suo forte, ma per lunghe passeggiate e gite fuori porta a breve-medio raggio la piccola austriaca non delude. Come su quasi ogni naked la protezione dal vento è pressochè inesistente, ma il motore è brillante e la velocità media permessa dal CdS si mantiene senza alcun tipo di problema permettendo, anzi, di poter attingere ad un ulteriore spunto per i sorpassi, con una notevole ripresa anche in sesta.
PERCORSO MISTO:
Uscita Battipaglia, la statale SS18 ci conduce fino ad Agropoli, sulla litoranea nel cuore del Cilento. Qui si apprezzano molto di più le caratteristiche della Duke 390. Ciclistica eccellente, telaio a traliccio in acciaio verniciato a polvere, arancione, colore della casa madre; frenate sicure garantite da un impianto frenante potente (un disco da 300mm con pinza a 4 pistoncini all’anteriore, 230mm con un pistoncino, flottante al posteriore), inoltre è la prima in ordine crescente tra le naked KTM ad essere dotata di sistema ABS 9M di Bosch (facilmente disinseribile con un pulsante). Gli inserimenti in curva ed i cambi di direzione sono precisi e rapidi, il sistema di sospensioni infatti è di alta qualità: avanti si apprezza una forcella telescopica a steli rovesciati WP Suspension con gli stessi steli da 43mm della RC8 R, dietro sul forcellone in lega leggera è montato l’ammortizzatore WP Monoshock.
IN SINTESI:
La KTM Duke 390 nasce per raccogliere una fetta di mercato molto ampia rappresentata dai neopatentati – infatti le nuove normative prevedono che con la patente A2 a 18 anni si possono guidare moto fino a 35kw (44cv corrispondono a 32kw) – ma non solo, anche centauri più esperti attratti da garanzia di divertimento e di consumi più che ridotti (l’indicatore non è sceso al di sotto dei 18km/l medi nelle peggiori condizioni), possono optare per questa soluzione.
Può essere quindi considerata una via di mezzo tra piccole ed alte cilindrate, non sottovalutando però il suo carattere a tratti “scorbutico”, ma dosando il gas e rispettando il Codice della Strada non si incorrerà in nessun tipo di problema.
– Test Rider: Francesco Pace
– Foto: Francesco Pace
– Prova: KTM Duke 390
– Tour: Napoli/Cilento (NA/SA)