Nell’approssimarsi del centenario della casa bavarese, fondata nel 1916, BMW rivoluziona il proprio concetto di automobile lanciando sul mercato una vettura “tutta avanti” con trazione anteriore: cambio epocale per un’azienda che del concetto “motore anteriore – trazione posteriore” ha fatto la linea fondamentale del proprio DNA automobilistico.
Ma in un mercato dove le vetture di categoria “MPV” (multi purpose vehicle) richiedono sempre più spazio e versatilità, rinunciare al tunnel centrale, normalmente occupato dall’albero di trasmissione alle ruote posteriori, diventa obbligatorio anche per il marchio tedesco.
Considerando anche che la sfida sul mercato vede BMW confrontarsi con i “cugini” di Stoccarda che offrono prodotti simili per tipologia e dotazioni.
Basata sulla meccanica della Mini Countryman (anch’essa costruita da BMW) la vettura tedesca da noi provata presenta le seguenti caratteristiche:
Modello BMW Serie 2, 218d Active Tourer in allestimento “Luxury”:
- Cilindrata 1.995cc
- Alimentazione a Gasolio
- Cambio automatico a 8 rapporti (con funzione automatica/semi-automatica)
- Numero cilindri e disposizione 4 in linea
- Trazione anteriore
- Potenza massima 110 kW (150 cv) a 4.000 giri (Euro 6)
- Coppia max 330 Nm a 1.750 giri
- Velocità max 208 km/h
- Accelerazione da 0-100 km/h in 8,9 secondi
- Consumo medio: 4,2 l / 100 km (dichiarato)
- Lunghezza 434 cm, larghezza 180 cm, altezza 159 cm
- Capacità bagagliaio 468 litri espandibili a 1.510
- Massa 1.450 kg (a vuoto)
Non ci é stato possibile recarci presso un autodromo per provare velocità e prestazioni massime dichiarate dalla casa madre e, data la natura dell’auto in prova, ci siamo concentrati nell’andare a scoprire le qualità di guida e di comodità ambientando il test lungo 500 km misti in tratti cittadini, statali e autostradali.
Essendo un’auto che a nostro avviso si rivolge alla famiglia e ad una clientela giovane (ma attenta non solo alle prestazioni pure), abbiamo cercato di portare la vettura ad un utilizzo quanto più vicino alla realtà odierna fatta di viaggi di lavoro, o di necessità, e di gite fuori porta nel weekend.
In particolare abbiamo provato un percorso che dalla parte storica della città di Pavia, lungo le rive del Ticino nella parte del Borgo Basso, ci ha condotti fino alle porte di Monza, andando a guidare la nostra Serie 2 nelle tre principali tipologie di percorso normalmente testate per i consumi: città, extraurbano e autostradale.
Test Drive Tour:
- Nazione: Italia
- Regione: Lombardia
- Partenza: Pavia (PV)
- Arrivo: Monza (MB)
- Km: 68
TOUR:
Dopo aver ambientato gli scatti degli interni e degli esterni abbiamo visitato la parte storica di Pavia nei pressi del Ponte Vecchio, dove antiche strade strette a ridosso delle rive del fiume Ticino hanno messo a dura prova i sensori di prossimità e soprattutto la visibilità periferica dall’abitacolo nelle svolte più strette e “cieche”.
Ci siamo quindi diretti sull’autostrada Milano-Genova tramite il raccordo autostradale di Bereguardo per raggiungere la periferia sud di Milano, con i suoi centri commerciali e i suoi luoghi di svago, di divertimento e di aggregazione (DatchForum Assago, Teatro della Luna).
Poi di nuovo in marcia lungo la Tangenziale Est di Milano per raggiungere la città di Monza nel cuore della Brianza.
INTERNI:
Chi é già cliente BMW trova nella Serie 2 gli interni comodi, spaziosi ed eleganti che non fanno pensare ai modelli di segmento superiore che la casa dell’elica offre.
La sensazione é quella di entrare e sedersi in un salotto su quattro ruote, nato per favorire i lunghi viaggi nella completa comodità di sedili in pelle (eco) e con comandi a portata di mano o, come vedremo, di sfioramento.
L’allestimento bicolore (nero nella parte alta della plancia così da non riflettersi nel parabrezza, color panna nel resto dei rivestimenti per dare maggiore luminosità e, infine, con inserti in alluminio spazzolato su cruscotto e portiere) regala un piacevole senso di pulizia con linee morbide ed eleganti.
Certo il colore chiaro scelto anche per le tappezzerie del cielo e del pavimento rimane molto delicato e facile da sporcare nell’utilizzo prolungato. Il suggerimento é di ricorrere ai prodotti consigliati dalla casa per il trattamento di pelli e tappezzerie o di rivolgersi agli specialisti del settore per un risultato che preservi nel tempo la qualità dei materiali.
Ci sediamo al posto di guida lasciandoci avvolgere da cruscotto e plancia che dividono i punti di controllo in cinque aree principali:
– di fronte a noi troviamo il volante (che possiamo regolare in altezza e profondità) con i comandi per intrattenimento, gestione chiamate, regolazione velocità di crociera e distanza di sicurezza e dietro alla corona i pad per i cambi di marcia in modalità semi-automatica
– appena dietro al volante abbiamo il cruscotto con il classico abbinamento tachimetro-contagiri-computer di bordo nella parte centrale e schermo HUD (Head Up Display, optional su alcune versioni) nella parte superiore
– spostiamo la nostra attenzione leggermente sulla destra dove vediamo un grande schermo LCD ad alta definizione (tipo iPad con display Retina) nella parte alta-centrale della plancia (con navigatore in versione Business con funzione Traffic Information Plus) al quale è abbinato, appena sotto le bocchette di aerazione, il lettore cd con i principali comandi multimediali
– Abbassando lo sguardo, c’è un pratico vano portaoggetti con sportellino di chiusura (ci possono stare comodamente due smartphone), poi appena sotto a ridosso del tunnel centrale abbiamo il climatizzatore (automatico) e la levetta di selezione della modalità di guida (Sport, Comfort ed EcoPro)
– proseguiamo ora verso il tunnel centrale, prima di incontrare il bracciolo porta oggetti, vi è la leva del cambio automatico e il joystick per comandare tutte le funzioni del computer di bordo (con anche la funzione “touch” nella superficie superiore, utile ad esempio per scrivere a mano le lettere che compongono il nome della città di destinazione prescelta e da impostare sul navigatore, molto immediata e pratica) e infine la leva del freno a mano elettronico (riducendo questa funzione ad un semplice interruttore on/off é stato recuperato dello spazio a fianco dei sedili).
Ad essere pignoli avremmo preferito dei comandi più raggruppati e qualche tasto in meno, soprattutto la parte del climatizzatore obbliga a distogliere lo sguardo dalla strada trovandosi così in basso.
Il suggerimento è di lasciare perennemente attiva la funzione “auto” e sarete sicuri di non avere mai il pensiero di dover attivare o disattivare la funzione ricircolo, così come di non avere il timore di vetri appannati nelle stagioni più fredde.
#Vlog – interni by Marco Fossa:
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A proposito di climatizzatore abbinato al computer di bordo: c’é la possibilità, davvero comoda, di programmare l’orario di accensione/spegnimento del clima ad orari predefiniti (immaginate d’inverno di trovare l’auto già calda o già rinfrescata d’estate prima di partire, funzione utilissima che amerete).
Anche i tasti delle funzioni di selezione per intrattenimento, navigatore, radio e telefono rimangono un po’ nascosti dal joystick.
Una volta fatta l’abitudine si trovano a memoria ma all’inizio va distolto lo sguardo dalla strada, meglio quindi farlo a vettura ferma fino a che non si è fatta un po’ di pratica.
Vicino allo specchietto retrovisore (con comando manuale a scatto della funziona anti-abbagliamento, peccato non sia automatico visto l’allestimento) trovano posto i comandi del tetto apribile elettrico, dotato anche di paratia/retina in tessuto per mitigare l’effetto dell’aria in ingresso, e del tasto di chiamata d’emergenza al servizio di soccorso stradale BMW.
Buona l’abitabilità: abbiamo trovato una posizione comoda nonostante l’altezza del guidatore (185 cm) soprattutto grazie alla regolazione millimetrica del volante.
Peccato per le regolazioni manuali a scatto di sedile e schienale, non d’eccellenza. E’ possibile avere le regolazioni elettriche come optional.
Anche per i passeggeri posteriori l’abitabilità e la comodità nei lunghi viaggi è garantita, complici anche le bocchette di aerazione posteriori del climatizzatore.
ESTERNI:
Il design della carrozzeria ricorda fin dal primo sguardo lo stile BMW consolidato nelle Serie 3 e 5. Le linee classiche e riconoscibili della casa di Monaco di Baviera non sono state stravolte, anche se rispetto ai modelli berlina e station wagon ci troviamo di fronte a delle forme sinuose e morbide capaci di mitigare la sensazione di trovarsi di fronte ad una monovolume “ribassata” nel senso stretto del termine.
I gruppi ottici anteriori dispongono di luci LED diurne sempre accese, fendinebbia ad accensione automatica in fase di svolta per illuminare meglio gli angoli più stretti e normalmente non visibili dal posto di guida.
Abbiamo trovato belle ed eleganti le cromature di mascherina e paraurti a completamento del design della parte bassa del muso.
Con lo stesso stile viene ripresa la linea laterale dei finestrini che rimane incastonata in una cromatura a linea continua lungo tutta la parte laterale della fiancata.
Buona l’impronta a terra garantita dai cerchi da 18 pollici con effetto bicolore nelle razze (alluminio grigio chiaro con finitura opaca abbinato a nervature grigio scuro, anch’esse opache).
BAGAGLIAIO:
Le dimensioni compatte dell’auto consentono comunque di avere un ampio bagagliaio di ben 468 litri di capienza (espandibili fino a 1.510 con i sedili sdoppiabili e frazionabili in 2/3-1/3).
Il bagagliaio è facilmente apribile in automatico tramite gli appositi pulsanti posti sulla vettura, sul telecomando e utilizzando il sensore di prossimità sotto il paraurti posteriore (semplicemente basta accostare il piede al paraurti).
MOTORE:
Il gruppo propulsivo con trazione anteriore é mutuato, come anticipato all’inizio, dalla Mini Countryman.
Il 2 litri tedesco abbina l’iniezione diretta CommonRail ad un turbocompressore a geometria variabile. Questo permette di avere buona coppia fin dai bassi regimi e potenza dove serve, ad esempio in fase di ripresa e di sorpasso.
L’unità propulsiva abbinata al cambio ad 8 marce installato sul modello in prova restituisce al guidatore la sensazione di trovarsi quasi alla guida di una vettura con una trasmissione a variazione continua.
I cambi di marcia sono frequenti ma molto dolci, abbiamo apprezzato la scelta dei tecnici tedeschi di avere i primi 3 rapporti molto ravvicinati (comodi in città e nelle fasi di ripartenza) per poi avere dalla 4a all’8a marcia rapporti più lunghi e morbidi nell’uso su strade e autostrade.
I consumi dichiarati dalla casa ci sono sembrati non molto vicini alla realtà: nell’utilizzo quotidiano abbiamo registrato un consumo medio di 6,9 litri per 100 km.
Abbiamo guidato con attenzione rispettando i limiti del codice della strada ma sicuramente i numerosi dispositivi collegati (climatizzatore in primis e utilizzo del tettuccio apribile) non hanno aiutato a tenere i consumi più bassi e vicini ai dati forniti dalla casa.
Consumi comunque che consideriamo onesti dati i contenuti tecnologici presenti abbinati alla massa e al baricentro alto del corpo vettura.
Il consiglio é di rimanere leggeri sull’acceleratore, tenere sempre attiva la funzione Stop & Start soprattutto in città e magari guidare spesso con la funzione EcoPro selezionata.
Certo non manca la possibilità di scegliere le altre due funzioni (Comfort per i lunghi viaggi e Sport per chi vuole una taratura delle sospensioni più rigida e uno sterzo più duro e reattivo) ma se si vuole mantenere un occhio di riguardo ai consumi e all’ambiente, l’EcoPro sembra la soluzione più azzeccata e realmente parsimoniosa.
Serie 2 comunque in fase di decelerazione e frenata recupera l’energia in fase di rilascio per accumularla e restituirla poi ai tanti dispositivi elettrici presenti.
#Vlog – alla guida by Marco Fossa:
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ALLA GUIDA:
Come anticipato abbiamo potuto provare l’auto in diversi tratti stradali: urbani, extraurbani, autostradali e su alcuni passi di montagna.
Avremmo preferito un volante più morbido e progressivo anche in modalità EcoPro (pensando soprattutto alle guidatrici) ma in generale il comfort di guida é ai massimi livelli e non ci si stanca nemmeno nei viaggi lunghi.
Anzi, viene proprio voglia di non smettere di guidare perché la sensazione al volante é quella di viaggiare comodi, sicuri grazie ai numerosi dispositivi attivi e passivi (controllo distanza di sicurezza, info traffico sul navigatore con possibilità di evitare file e rallentamenti), accompagnati da un’ottima integrazione con smartphone e librerie musicali utente, con la libertà di scegliere un clima nell’abitacolo controllato elettronicamente oppure di lasciare che sia il vento a rinfrescare i momenti su strada, grazie al tettuccio apribile.
Così come ci é sembrata molto positiva la presenza di numerose funzioni di controllo dello stato vettura: dal monitoraggio dei consumi e della pressione delle gomme in tempo reale (che in caso di perdita di pressione avvisa tempestivamente il guidatore).
La possibilità poi di avere abbinato al navigatore (e sempre in tempo reale) il limite di velocità presente sul tratto di strada che stiamo percorrendo, funzione che aiuta in modo pratico ed immediato a non incorrere in costose e scomode sanzioni.
Utile anche la possibilità di sincronizzare posta elettronica e siti preferiti fruibili direttamente sul grande schermo LCD (funzione optional immancabile per chi lavora in viaggio).
Sempre in termini di sicurezza abbiamo gradito la vibrazione sul volante nel momento in cui cambiamo corsia inavvertitamente o se oltrepassiamo le linee laterali della carreggiata.
Soprattutto nei primi chilometri, quando ci é capitato di distrarci tra le varie funzioni e bottoni disponibili, ci siamo accorti di quanto un’idea così semplice aiuti oggettivamente in una guida più accorta e sicura.
Qualche infiltrazione di rumore data dai pneumatici a velocità autostradali e qualche fruscio riconducibile alla forma alta del corpo vettura.
Soprattutto nei primi chilometri va prestata attenzione agli angoli ciechi generate dai montanti del parabrezza che essendo molto avanzati ed inclinati non restituiscono immediatamente un senso “istintivo” legato alla visibilità.
La stessa cosa succede con lo specchietto retrovisore che davanti a sé ha il gruppo di sensori per il monitoraggio di pioggia, abbagliamento e radar distanza di sicurezza: se vi fermate troppo in prossimità di un semaforo rischierete di non vederlo più, la parte resa “cieca” da questi dispositivi é davvero considerevole.
Impossibile sbagliare i parcheggi: l’abbinamento dei sensori di parcheggio con simulazione visiva e acustica sullo schermo LCD abbinati alla telecamera posteriore con proiezione della traiettoria di posteggio sono impagabili.
IN CONCLUSIONE:
L’allestimento provato si attesta intorno ai 46.000€, di certo non un’auto alla portata di tutti.
Come spesso accade, i marchi tedeschi offrono una possibilità di personalizzazione davvero ampia e questo fa lievitare il costo.
Avere queste scelte multiple sempre disponibili, a seconda delle necessità del cliente, ha un costo industriale sensibile che porta quindi il produttore ad offrire equipaggiamenti che, a parità di optional e personalizzazioni, hanno per l’utente finale un costo più elevato rispetto ad esempio a modelli non europei che offrono dotazioni simili.
Certo il cliente fidelizzato al marchio BMW non avrà dubbi nella scelta, perché sa che la tradizione del marchio di Monaco di Baviera porta con sé una qualità costruttiva e un’attenzione al cliente di primo livello.
Stesso discorso per il valore dell’usato che, in Europa, vede i marchi tedeschi primeggiare in fatto di svalutazione ridotta a distanza di anni dall’acquisto.
– Test driver: Marco Lazzari
– Fotografia: foto Massimo Lazzari Srls
– Prova: BMW Serie 2 Active Tourer
– Tour: Pavia (PV), Monza (MB)
– Collaborazione: BMW Italia