Come diversa è la clientela che si approccia a questa vettura; la C-Cross è si un Crossover che si affianca all’ormai anziana SX4 (sorella della Fiat Sedici), rispetto alla quale è più grande (18 cm in più in lunghezza) ma più leggera (-55 kg); nonostante le dimensioni è comunque apprezzabile per l’uso cittadino-quotidiano ed inoltre è una Suzuki, e in Italia, s’è creata una forte reputazione nel segmento delle 4×4, tanto che il 60% di chi sceglie la nuova S-Cross nel belpaese la vuole con la trazione integrale.
Perché questa precisazione? Semplice è per dimostrare che chi sceglie S-Cross compra un prodotto diverso, ovvero una 4×4 quindi l’opposto di quello che accade con le “rivali” diciamo dagli occhi a mandorla (Nissan, Toyota e Mazda) dove, nel segmento delle crossover medio/piccole, la parte del leone la fanno le versioni a due ruote motrici: la Nissan ad esempio prevede di vendere appena il 7% delle nuove Qashqai nella versione con quattro ruote motrici.
Su questo Suzuki vince il confronto proponendo un’auto “totale” ovvero pronta per essere sfruttata da tutti e in tutte le condizioni. Ma la casa nipponica non è intenzionata a vendere solo le quattro ruote motrici ed entra a gamba tesa anche nelle due ruote motrici con una campagna di sconti aggressiva. I clienti potranno così portarsi a casa la più parca ed economica variante a trazione anteriore della S-Cross con una diminuzione di 3.700 euro per la variante a benzina e 4.800 euro per quella diesel (in caso di rottamazione o permuta). Per chi ha bisogno della trazione integrale, comunque, la Suzuki propone le versioni 4WD All Grip, con una differenza di 2.200 euro.
Alla guida la versione diesel 1.6 da 120 cv a due ruote motrici è sorprendente per i consumi non solo dichiarati ma anche realmente raggiunti: 30 km con un litro, davvero un ottimo risultato soprattutto se a ottenerlo è una crossover e non una citycar. Il motore è un ottimo propulsore di origine Fiat, la scocca leggera (con gli acciai ad alta resistenza si sono risparmiati 55 kg rispetto alla SX4) e la cura dell’aerodinamica, migliorata anche grazie alle carenature sotto scocca. Nel complesso è una vettura davvero equilibrata .
In strada la S-Cross si è rivelata un’auto concreta e piacevole, lo sterzo è ok così come il cambio manuale a sei marce; dolce e molto preciso ha risposto bene alle sollecitazioni e alle frequenti scalate cittadine.
Altra grande qualità di questa S-Cross è rappresentato dall’abitabilità soprattutto per i passeggeri posteriori, infatti anche il terzo passeggero da oggi non avrà più l’appellativo di terzo incomodo visto la buona larghezza e profilatura del divano posteriore; grade varietà anche le regolazioni del sedile del guidatore e del volante. Peccato che la S-Cross sia un po’ rumorosa e che alcuni materiali nell’abitacolo, per esempio le plastiche di rivestimento, lascino un po’ a desiderare.
La capacità di carico è ben sfruttabile, sotto il piano di bagagli a filo della soglia si trova un secondo vano. Nel complesso, tuttavia, la S-Cross ci è sembrata una buona soluzione per chi cerca un’auto da famiglia che non sia la solita familiare, soprattutto nella parsimoniosa versione a due ruote motrici.
La gamma S-Cross in fine è ben articolata, tutti i propulsori sono unità di 1.6 litri con variati Benzina, Diesel e GPL.