E’ ufficiale: dopo 55 anni di storia del Campionato Mondiale di Formula 1 la Germania non avrà il suo Gran Premio.
L’antefatto: nel mese di Gennaio il “padrino” della Formula 1, Bernie Ecclestone, pone fine all’alternanza del Gran Premio di Germania tra i circuiti del Nurburgring e di Hockenheim e assegna il Gran Premio in via definitiva ed esclusiva agli organizzatori di Hockenheim. La motivazione addotta da Ecclestone è “Non torneremo al Nurburgring perché non è in grado di garantire una cornice di pubblico all’altezza del Gran Premio” (!?). In realtà i veri problemi sono di natura finanziaria. Ricordiamo che quest’anno, nella logica della alternanza, il Gran Premio sarebbe spettato al Nurburgring.
Ma, a sconvolgere i piani di Ecclestone, martedì 17 marzo il management della pista di Hockenheim annuncia che non è in grado di organizzare lo svolgimento della manifestazione data la scarsità di tempo a disposizione (un altro punto interrogativo è doveroso).
A questo punto ritorna in ballo il Nurburgring ma due giorni dopo, il 19 marzo, i gestori del ring rinunciano definitivamente all’organizzazione del Gran Premio.
Queste le motivazioni ufficiali: “A causa della situazione economica ed organizzativa, non si presenta la possibilità di ospitare l’evento.” commenta Pietro Nuvoloni, portavoce del Nurburgring “Arrivati a questo punto delle trattative, non avremmo potuto accettare, ed abbiamo preferito, con estremo dispiacere, rinunciare.”
Un portavoce della Capricorn Nürburgring GmbH (proprietaria del circuito) ha spiegato: “Abbiamo presentato un’offerta al signor Ecclestone, ma finora non è stato in grado di raggiungere un accordo. Visto che non è stata presa alcuna decisione nelle ultime settimane e negli ultimi mesi, siamo giunti alla conclusione che, per motivi di tempo, di organizzazione ed economici non ha più senso aspettare oltre. La fascia temporale durante la quale sarebbe stato economicamente sostenibile gestire l’organizzazione di una gara di Formula 1 al Nurburgring è ormai chiusa. Siamo profondamente dispiaciuti di questo. Nell’interesse della certezza di programmazione per tutte le parti coinvolte, abbiamo deciso di mettere a disposizione di un’altra organizzazione la data riservata per la Formula 1“.
Bernie Ecclestone si è adoperato per scongiurare l’annullamento del GP di Germania chiedendo sostegno alla stessa Mercedes, ma Toto Wolff ha rifiutato categoricamente un coinvolgimento della casa di Stoccarda.
E così dobbiamo registrare che dopo 55 anni salta il Gran Premio di Germania; si sarebbe dovuto disputare tra 4 mesi, il 19 luglio.
In realtà questa prestigiosa gara era mancata nel calendario del mondiale di Formula 1 in altre occasioni:
- nel 1950, primo anno del Campionato del Mondo di Formula 1, il Gran Premio fu organizzato per vetture di Formula 2, solo nel 1951 venne inserito nel calendario del Campionato del Mondo di Formula 1;
- nel 1955 fu annullato in seguito alla tragedia avvenuta durante la24 ore di Le Mans;
- ancora una volta nel 1960 la gara fu riservata alle monoposto di Formula 2;
- infine nel 2007 si disputò con la denominazione di Gran Premio d’Europa a causa di una disputa dei diritti commerciali tra i due Automobil club tedeschi, l’AVD e l’ADAC.
Quest’anno dunque il calendario sarà accorciato a 19 gare.
Ora spetta a Bernie Ecclestone informare ufficialmente la FIA della mancata disponibilità di Hockenheim in modo che si possa procedere ufficialmente all’annullamento del Gran Premio di Germania.
E’ opportuno precisare che Hockenheim ha comunicato la propria indisponibilità con ampio e giusto preavviso nel rispetto dell’articolo 5.6 del regolamento sportivo, che recita: “Un evento che viene annullato con meno di tre mesi di preavviso non sarà preso in considerazione per il campionato dell’anno successivo, a meno che questa cancellazione non sia stata per cause di forza maggiore“. Pertanto il termine ultimo per consentire che il Gran Premio di Germania potesse essere reinserito in calendario già dal prossimo anno cadeva il 19 aprile.
L’amara constatazione su questa vicenda è che la Formula 1 incomincia a perdere pezzi per strada; probabilmente è sempre valido quel detto che a tirare a lungo la corda … quei tempi in cui si potevano “spremere” i gestori dei circuiti probabilmente sono passati; forse è il caso che anche i team manager incomincino a pensare ad una loro spending review, niente più elicotteri o aerei personali e strutture mega galattiche nel paddock che nulla portano al valore delle competizioni.