Ogier si è aggiudicato solo 9 “speciali” su 21 ma quando non ha vinto il campione del mondo è stato sempre tra i primissimi.
Se ci si aspettavano novità sulla terza tappa 2015 del WRC allora si sbagliava. Il netto dominatore è sempre lui Sebastien Ogier che incanala la terza vittoria consecutiva su tre lasciando un abisso in classifica generale con gli inseguitori. Anche quest’anno il Messico non è stato avaro di polvere, grandi salti e tante sorprese ma sempre con una sola certezza, ovvero il vincitore. L’equipaggio francese Sebastien Ogier-Julien Ingrassia a bordo della Volkswagen Polo R WRC. Il campione del mondo in carica non ha sbagliato praticamente nulla, ha sempre seguito le giuste linee non sbagliando un solo “grado” nei cambi di direzione complice anche il vantaggio di trovare sempre i tracciati puliti e le traettorie ben delineate. Certo questo rappresenta un gran passo avanti ma comunque è stato l’unico a non sbagliare praticamente nulla.
Eppure le cose potevano mettersi in maniera diversa o quanto meno gli appassionati speravano in una competizione sul filo dei secondi visto la prima brevissima speciale (lunga poco più di un chilometro) e vinta dalla rivelazione al rallye di Svezia, il belga Thierry Neuville su Hyundai i20 WRC. Ma l’illusione è durata davvero poco dato che già alla seconda prova Ogier si è piazzato al comando ed ha aumentato progressivamente il proprio vantaggio; e mentre Ogier scappava speciale dopo speciale nella settima prova Neuville, fino a quel punto secondo in classifica generale è uscito di scena per aver toccato una roccia e riportando il danneggiamento al radiatore della sua Hyundai i20. La qualità del pilota e della sua vettura ci sono tutte tanto è vero che si sono aggiudicati la penultima prova speciale. Nulla da dire, il team ufficiale Hyundai rappresenta la vera novità di questo inizio stazione e sembra, errori a parte, di essere in questo periodo, l’unica a poter duellare quasi ad armi pari con Ogier.
E gli altri? Questa prova è stata decisa da chi ha sbagliato meno. Ogier a parte, praticamente perfetto, il cambiamento definitivo del podio c’è quindi stato durante la dodicesima prova: Latvala, sempre su Polo, in palla per aver vinto due prove speciali e per due volte era finito secondo, commette un errore sbattendo violentemente la posteriore sinistra. L’incidente è stato fatale per il continuo del rallye costringendo il lail secondo team WV al ritiro. La seconda piazza è stata quindi occupata da una Citroen DS3 in ripresa ma non priva di problemi. È stato un weekend complesso per il norvegese Ostberg e la sua DS3. La macchina appare nel complesso buona ma ancora poco intuitiva per i piloti. Bisogna lavorare ancora tanto ma prestazioni e motore ci sono, il cambio… un po’ meno. Terzo è finito l’altro norvegese Andreas Mikkelsen sempre su Volkswagen Polo R WRC.
La competizione è stata comunque ricca di grandi eventi e protagonisti. Uno di questo è stato l’estone Ott Tanak che ha perso il controllo della sua Ford Fiesta RS WRC finendo in un lago artificiale. L’incidente è stato da “action movie” ma fortunatamente sia Tanak che il navigatore Raigo Molder sono usciti dall’auto illesi. Tanak ha poi ripreso il suo weekend grazie all’abilità del team Ford che in sole 4 ore hanno rimesso in gara una macchina completamente bagnata e danneggiata. La piccola soddisfazione per il team Ford è arrivata anche dal vincitore della Dakar 2015, Nasser Al-Attiyah. Il pilota qatariano ha corso con una Ford Fiesta RRC della categoria WRC2. È finito settimo in classifica generale e ha vinto nella categoria WRC2, davvero non male.