Il più veloce nel primo giorno è Felipe Massa che ottiene il tempo con gomme soft. Ericsson (Sauber) è secondo e si rivela lo stacanovista di turno con 122 giri. Terzo Lewis Hamilton che però ha realizzato il suo tempo con le medie. Ancora problemi per la McLaren.
Il secondo giorno, finito ormai il tempo delle tattiche, Nico Rosberg svela il potenziale della Mercedes: a parità di gomme Bottas prende oltre un secondo, 1.203” per la precisione.
Nel frattempo la Ferrari fa prove di affidabilità con Vettel che copre 143 giri mentre la McLaren riesce finalmente percorrere più di 100 giri.
Nella terza giornata Lewis Hamilton risponde al compagno tedesco: con gomma soft fa 2 decimi peggio di Rosberg. Raikkonen prima ottiene il terzo tempo di giornata a soli 14 millesimi da Massa e poi realizza una incoraggiante simulazione di gara.
Ormai, in vista del primo gran premio in programma a Melbourne tra 2 settimane, la maggior parte delle squadre si dedica alla simulazione di gara.
Nella giornata di domenica 1°marzo finiscono i test invernali di F1, gli ultimi prima del GP d’Australia. La sessione si conclude con il miglior tempo di Bottas e un Rosberg molto defilato con il settimo tempo.
Ma i tempi ottenuti nelle giornate precedenti, ottenuti senza montare le supersoft, almeno al momento non lasciano speranze agli avversari del team tedesco che si appresta a vivere un altro campionato da protagonista assoluto!
La Ferrari può guardare a Melbourne con una certa fiducia: se le Mercedes si rivelano ancora irraggiungibili, tutti gli altri team sembrano alla portata del team del Cavallino. Una conferma viene dalle prestazioni fornite da Raikkonen che invece con la F14-T si trovava in grande difficoltà. Ed in effetti la nuova power unit modenese eroga circa 80 CV in più e, grazie ai nuovi regolamenti, sono state già programmate alcune evoluzioni: dopo le prime gare extraeuropee dovrebbe debuttare una evoluzione 1 al GP di Spagna e un’altra evoluzione, la 2, dopo l’estate, per il finale di stagione.
Se agli avversari della Mercedes non fosse stata offerta questa opportunità probabilmente avremmo assistito ad un campionato 2015 fotocopia di quello del 2014.
Pensare quindi alla Ferrari come terza forza potrebbe non essere utopia; ancora non è chiaro il potenziale della Red Bull. Dietro le prime quattro si delinea un interessante gruppetto con Force India, Toro Rosso, Lotus e Sauber. Per la McLaren dovremo aspettare almeno il primo gran premio europeo a Barcellona.
Ora dobbiamo solo aspettare Melbourne per renderci conto della realtà delle forze in campo; la lotta alle spalle della Mercedes sarà interessante, gli altri team ce la metteranno tutta per colmare il divario dalle Mercedes, Ferrari e Williams in testa.
L’episodio più clamoroso di questi test è stato l’incidente di Alonso totalmente avvolto dal mistero: malessere del pilota? Guasto meccanico? Pilota vittima di uno shock da scossa elettrica? Per il momento nessuna risposta, bocche cucite per motivi di opportunità.
Il mistero rimane tale, tanto che la FIA ha disposto un’inchiesta.
Infine un accenno alla Formula 1 del futuro: nei giorni di test si è tenuta infatti una riunione tra tutti i motoristi. Per la Ferrari erano presenti Maurizio Arrivabene, Massimo Rivola e Mattia Binotto. Stando alle indiscrezioni l’incontro ha avuto esiti positivi nel senso che la distanza tra le diverse posizioni sulle norme del 2017 si è ridotta e quindi il dialogo tra i quattro (Ferrari, Mercedes, Renault e Honda) rimane aperto.