E anche i test di Barcellona (19/22 febbraio) sono terminati.
Per dovere di cronaca ci dovremmo dilungare nell’elenco dei tempi sul giro e del numero di giri coperti ma non sarebbero elementi utili al fine di un confronto tra i team concorrenti.
E’ noto infatti che i tempi dei test invernali debbano esser presi con le molle a causa delle diverse strategie dei team: quelli che erano dietro provano la performance mentre chi è già abbastanza a posto lavora prevalentemente sul passo e sulla affidabilità. Tutto ciò può trovar conferma nei buoni tempi di Ferrari, Red Bull e Lotus in contrapposizione a tempi relativamente bassi della Mercedes.
Lo stesso Vettel pur soddisfatto dei test, ribadisce questo concetto: “Non è assolutamente facile leggere la situazione, ci sono molte variabili in gioco, dai carichi di benzina, ai vari update introdotti dalle scuderie volta per volta. Non sappiamo cosa faranno i nostri avversari, se e quando introdurranno importanti aggiornamenti alla terza, quarta o quinta gara. Ciascuno ha il proprio piano di lavoro.”
Comunque, pur con le dovute cautele, non possiamo fare a meno di compiacerci per le prestazioni della SF15-T che in questi test si conferma di tutt’altro livello rispetto alla deludente F14-T. Certo è che un tempo di due secondi più basso di quello ottenuto dallo stesso Raikkonen lo scorso anno sul circuito catalano è un ottimo segnale. La macchina si rivela più equilibrata ed efficace, i piloti la guidano volentieri.
Lo stesso Lewis Hamilton, forse facendo un po’ di pretattica, traccia il punto della situazione: “Non mi sono ancora fatto un’idea del nostro reale livello di competitività.” afferma il campione del mondo in carica “Maldonado è stato il più veloce, ma sono sicuro che ciascuno stesse svolgendo un lavoro differente rispetto a quello degli altri. Ferrari e Red Bull sembrano molto forti, ma non so a che livello possano essere. Anche Williams pare aver compiuto dei passi avanti, ma non sappiamo in che rapporto rispetto ai nostri: posso dirvi, però, che non abbiamo cercato il giro veloce. Capiremo meglio la situazione la settimana prossima, quando tutti porteranno i propri componenti in vista del GP d’Australia…”
La stessa McLaren/Honda potrebbe rivelarsi una sorpresa dopo aver risolto i suoi problemi di gioventù.
Pertanto rimandiamo il nostro giudizio ai prossimi test di Barcellona dal 26 febbraio al 1 marzo.
Paura (e mistero) per Alonso.
Potremmo, in definitiva, dire che l’episodio più clamoroso di questi test è stato l’incidente che ha subito Alonso nella mattinata della giornata conclusiva: quasi al termine della sessione mattutina Fernando è stato vittima di un incidente tra la curva 3 e la curva 4.
Le prime notizie parlavano di un pilota cosciente, ma molto agitato, tanto da indurre i medici a sedarlo. Il pilota è stato poi trasportato in elicottero in ospedale per accertamenti. Secondo le prime “voci di corridoio” l’uscita di pista sarebbe stata la conseguenza di un malore dovuto ad una scarica elettrica partita dal KERS difettoso. Alonso avrebbe infatti improvvisamente e stranamente svoltato verso destra in direzione del muro. Nell’impatto avrebbe subito una decelerazione pari a 15 (!) G.
Le immagini dell’incidente sembrano confermare l’ipotesi del malore mostrando il pilota che accosta, per poi sbattere contro il muretto. Sebastian Vettel è stato testimone oculare perché, al momento dell’incidente, stava seguendo la McLaren del pilota spagnolo: “Alonso andava piano, circa 150 Km/h, una velocità molto bassa per una Formula 1; ha fatto una manovra strana: è andato a destra verso il muro e lo ha urtato un paio di volte. A quel punto l’ho perso di vista”.
Ma García Abad, l’agente di Alonso, ha smentito che il pilota spagnolo si sia sentito male prima dell’incidente: “Tutto è accaduto in una situazione normale e smentisco anche qualsiasi colpa della macchina. Ha perso grip ed è uscito di pista”.
Al di là delle dichiarazioni ufficiali un incidente definito da tutti, addetti ai lavori, tecnici e ingegneri, molto strano, con l’auto dello spagnolo che rallenta, e poi “scivola” verso l’impatto con il guard rail.
Comunque la TAC ha escluso problemi gravi.
Infine una notizia di gossip tecnico: secondo Auto Motor und Sport, Mercedes, Renault e Ferrari avrebbero sbagliato i calcoli relativi ai gettoni usati, con il risultato che ne avranno meno del previsto per lo sviluppo nel corso della stagione. A dimostrazione della confusione che regna a causa dei regolamenti farraginosi.