Da poche ore si sono conclusi i primi test collettivi MotoGP 2015 nel circuito di Sepang.
C’era tanta attesa e subito dal primo giorno i tempi sono stati di valore assoluto se comparati a quelli dell’ultima edizione del Gran Premio malese. E’ sempre molto difficile capire qualche cosa dai dati dei test, non si sa cosa stiano provando, in che condizioni siano le gomme in uso ecc.
Il dato certo è che Marquez ha fatto paura, nella mattina dell’ultimo giorno ha sparato subito un tempo eccezionale di 1.59.646, un decimo e mezzo sotto alla Pole 2014, ma non si è accontentato facendo un nuovo time attack e fermando il cronometro a 1.58,867, quasi un secondo in meno di sole 2 gare fa!
Dietro di lui solo Pedrosa con un 1.59,006 e poi tutti gli altri ad oltre mezzo secondo, Iannone, Rossi, Lorenzo ecc.
Un cronometrico impressionante ma come ogni test che si rispetti manca il long run, la simulazione di gara per valutare come si comporta la moto anche con il calare delle gomme e in assetto gara.
I dati estrapolati da queste simulazioni con 18-20 giri di media sono interessanti, va detto che solo i piloti Honda hanno eseguito la vera simulazione, per i piloti Yamaha ci sono state varie interruzioni ma crediamo di avere individuato i tempi fatti con lo stesso pneumatico e quindi la combinazione della simulazione.
Il risultato è stato interessante e per certi versi sorprendente, la vittoria sarebbe stata una volata tra Pedrosa e Rossi, staccati di solo mezzo secondo complessivo su 20 giri, terza piazza al sicuro per Lorenzo con quasi 4,3 secondi di ritardo e il campione del mondo Marquez sorprendentemente fuori dal podio virtuale con un distacco virtuale di oltre 5 secondi.
Giro medio:
Pedrosa – 2.00,900
Rossi – 2.00,926
Lorenzo – 2.00,115
Marquez – 2.00,154
Per Ducati il nostro lavoro si complica, Iannone non è mai stato competitivo sul passo, mentre Dovizioso ha fatto segnare un ritmo interessantissimo ma ha compiuto pochi giri ed è veramente difficile interpretare bene i suoi dati, lavoro che lasciamo volentieri ai tecnici veri.
Questa comparazione ovviamente non è una certezza, tutt’altro, è una simulazione approssimativa ma ci fa ben sperare in un campionato tiratissimo dalla prima all’ultima gara, magari senza record ma con più divertimento.