Dopo la curiosità e le discussioni generate dalla pubblicazione del tempo fatto segnare dalla Panigale 1299 al Mugello (clicca qui) cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su alcuni punti importanti per valutare il tempo dichiarato di 1.55,3.
Innanzitutto va detto che come dato assoluto è un gran tempo, roba da moto da corsa e con piloti veri a guidarle, per intenderci, già scendere sotto il muro dei 2 minuti è un affare per pochi e un sogno per molti.
Per darvi un idea vi presentiamo un riepilogo dei migliori tempi segnati nel 2014 durante varie gare svolte al Mugello, dalle più importanti a quelle dilettantistiche.
MotoGP, pole di Marquez in 1.47,270 su Honda Rcv213
Campionato Italiano Velocità cat. SBK (regolamento molto più simile alla STK che alla WSBK) Marcado 1.52, 467 su Panigale R tempo fatto in gara.
Master Cup (il trofeo dilettantistico di maggior livello in Italia) categoria 1000 Open (preparazione libera) Pagani 1.55,895 su BMW S1000RR
Master Cup categoria 1000 STK Marcheluzzo 1.56,962 su BMW S1000RR
Trofeo Amatori categoria 1000 Avanzata Pilisi 1.58,783 su Kawasaki ZX10R
Insomma, il tempo fatto segnare da Alessandro Valia con la Panigale 1299 con fari e specchi sarebbe stato sufficiente per aggiudicarsi il miglior giro di qualsiasi trofeo dilettantistico e si sarebbe qualificato tranquillamente nel massimo campionato italiano in mezzo ai piloti che vantano svariate esperienze nei campionati mondiali.
Ma chi è Valia? E’ il primo collaudatore Ducati per quanto riguarda le moto di serie, è uno dei principali istruttori della DRE (Ducati Riding Experience) ed ha anche un curriculum sportivo non indifferente, segnato da un titolo italiano STK nel 2002 con la Ducati 998S e da numerosi successi in altre gare nazionali.
Ora veniamo al dunque raccontandovi cosa siamo riusciti a cogliere in riferimento a questa performance di altissimo livello.
Cominciamo con il dire che il comunicato stampa è stato diffuso in gennaio, ma il tempo invece fa riferimento ad alcuni test svoltosi a settembre, con un clima sicuramente migliore di quello attuale.
La moto è stata utilizzata in configurazione “di serie”, aventi le quote ciclistiche originali e con tutti i settings preimpostati, l’unica licenza è stata concessa agli pneumatici, le Pirelli Supercorsa SP di primo equipaggiamento hanno lasciato spazio alle sorelle SC1 (versione da pista in mescola media).
A tal proposito, avevano fatto molto discutere alcune foto presenti sul sito Ducati dove si vedeva chiaramente un fotoritocco, le gomme da slick divennero intagliate e la visiera del casco da trasparente a nera, ma non c’è nessun mistero dietro a tutto questo, sono semplicemente foto di repertorio pubblicitario, tanto da essere state scattate sull’autodromo di Imola.
Il dato interessante è che dalle indiscrezioni raccolte (non certificate) sembrerebbe che lo stesso collaudatore quel giorno sia riuscito ad abbattere il muro dell’1.55 grazie ad assetti personalizzati alla ricerca della pura prestazione e non da setting polivalenti come deve essere un set-up di base. Questo andrebbe ad elevare ancor di più il valore assoluto di questa gran moto.
Non pensate però che la 1299 sia riuscita a fare meglio della sorella Superleggera, tempo fa era stato comunicato un fantastico 1.54,9, ma in quell’occasione sembrerebbe che il tempo fosse stato segnato addirittura con le Supercorsa SP!
Verità o fantasia che sia, ora lasciamo riflettere a voi, ma noi abbiamo ottime ragioni per credere in questi dati e speriamo di poter presto raccontare le opinioni dei nostri tester alla guida della nuova belva bolognese.