Alla Ducati manca la vittoria da tanto, troppo tempo.
In MotoGP l’ultima vittoria risale al GP d’Australia del 2010 con Casey Stoner mentre in Superbike la vittoria manca dal 7 ottobre 2012 con Sylvain Guintoli a Magny Cours.
E’ pensabile che il 2015 possa essere l’anno della riscossa non solo perché la svolta tecnica impartita da Gigi Dall’Igna sembra dare risultati tangibili ma anche perché in entrambi i campionati, Ducati potrà godere di parecchie agevolazioni regolamentari.
Per sfruttare questo potenziale la Ducati esprimerà una notevole potenza di fuoco nei due massimi campionati del motociclismo mondiale.
Ma quale sarà l’effettivo potenziale della casa di Borgo Panigale? Una prima risposta ce la può dare l’analisi dei risultati di fine stagione coniugati con i regolamenti che andranno in vigore l’anno prossimo.
Nel MOTOMONDIALE la casa bolognese sarà presente con ben 6 moto:
- Team Factory: Dovizioso e Iannone con la GP15 ufficiale;
- Team Pramac: Hernandez con la GP14.2 e Petrucci con la GP14;
- Team Avintia: Barbera e DiMeglio con la GP14.
Il team Factory ed il team Pramac gareggeranno in configurazione Factory con concessioni OPEN, quindi con software proprietario.
Le moto del Team Avintia saranno invece in configurazione FULL OPEN, quindi con software Dorna.
La GP15 factory con concessioni OPEN potrà beneficiare di tutti i vantaggi di questa opzione, principalmente della possibilità di fare sviluppo illimitato anche durante lo svolgimento del Mondiale e senza restrizioni di test, che potranno svolgere i piloti titolari.
Ma ciò che veramente fa ben sperare sono le performance espresse dalla 14.2; sembra che Dall’Igna abbia capito la strada da seguire; è la prima volta da 4 anni che si registrano progressi significativi.
Queste considerazioni sono confortate dagli ultimi test a Jerez dove Dovizioso ha girato in 1.38.9 (Iannone ha replicato con 1.39.0) che rappresenta il miglior tempo mai fatto registrare da una Ducati a Jerez.
E’ vero che non c’è stato un confronto diretto ma è pur vero che la prestazione della Ducati è clamorosa perché i due piloti hanno girato 6 decimi più veloci del primato ufficiale registrato da Lorenzo nel 2013 e 9 meglio di Marquez, il vincitore del GP di Spagna che si è disputato a Jerez nel maggio scorso, dove Dovizioso aveva ottenuto il suo miglior tempo in gara in 1’41”062, dunque con un progresso di circa 2 secondi sul giro.
In definitiva è verosimile che se queste esperienze saranno positivamente trasferite sulla nascitura GP15 probabilmente Honda e Yamaha avranno di che preoccuparsi, almeno per qualche risultato parziale su qualche pista favorevole alla Ducati o alle caratteristiche di guida di uno dei suoi piloti.
Personalmente mi accontenterei di ripetere i risultati dell’anno dell’esordio, il 2003: una vittoria, due secondi posti e tre terzi posti, di cui uno nella gara del debutto.
Nel MONDIALE SBK la Ducati sarà presente con 7 moto fra SBK e Stock 1000:
- Team ufficiale con Giugliano e Davies;
- Team Althea SBK con Baiocco e Terol;
- Team Althea Stock con DeRosa e Salvadori;
- Team Barni SBK con Mercado (il campione 2014 della Stock 1000)
Durante la stagione la squadra ha ottenuto due pole, sei giri veloci, e sei podi, quindi con un notevole progresso rispetto al 2013, stagione del debutto della Panigale.
Come già ampiamente anticipato nei mesi scorsi a partire dal 2015 è stata confermata la definitiva uscita di scena delle full Superbike per fare spazio alle sole moto in configurazione EVO in pratica una via di mezzo tra la “vecchia” SBK e le Superstock 1000 con l’obiettivo dichiarato di ridurre drasticamente i costi.
Abbiamo già parlato abbondantemente del nuovo regolamento; qui voglio ricordare quelle norme che possono interessare (avvantaggiare?) direttamente la Ducati.
La regola sulla compensazione delle prestazioni non agirà più sul peso ma solo sulle dimensioni degli air-restrictors.
Nel motore valvole, pistoni e la maggior parte dei componenti principali (carter) devono rimanere di serie; anche l’airbox dovrà essere quello di serie. Dovranno quindi essere impiegate bielle e pistoni di serie ma la Ducati era già obbligata dal precedente regolamento a montare pistoni “kit”, cioè regolarmente in vendita. Quindi la novità non influirà sulle prestazioni della 1199, che invece alle case rivali potrebbe costare circa 20 cavalli.
Sarà ammessa una sola rapportatura del cambio per l’intera stagione.
In questi aspetti il nuovo regolamento sembra essere favorevole alla Ducati; in particolare il divieto di cambiare i rapporti del cambio perché avvantaggiata dalla erogazione di coppia più generosa.
In Ducati si sono dichiarati contenti soprattutto di quella parte del regolamento che dichiara che le prestazioni tra bicilindrici e quadricilindrici non verranno più regolate tramite peso ma solo tramite Air Restrictor.
Da qualche anno le SBK si erano allontanate troppo dal concetto di base, cioè confrontare in pista le maximoto in vendita nei negozi.
La Superbike dunque tornerà ad essere il principale banco di prova per il prodotto, molto più della MotoGP dove si utilizzano soluzioni troppo costose e ancora troppo sofisticate per essere applicate in tempi brevi su mezzi prodotti su larga scala.