Giustizia è fatta: così potremmo commentare l’epilogo di questo campionato, Lewis Hamilton meritatamente Campione del Mondo 2014!
Sarebbe stata infatti una grande ingiustizia se, a causa del punteggio doppio, Hamilton avesse perso questo mondiale praticamente dominato con 10 vittorie contro le 5 di Rosberg alla vigilia del Gran Premio finale.
Riguardo a questa norma sul punteggio mi sono già più volte espresso sostenendo che comprenderei di più l’attribuzione del punteggio doppio a Gran Premi prestigiosi che esaltano le doti di guida, come Monza e Spa, oppure vedrei con favore il ritorno alla norma che prevede lo scarto dei risultati peggiori.
Alla fine è stato determinante l’unico difetto manifestato quest’anno dalle Mercedes dominatrici, l’affidabilità, che questa volta ha colpito Rosberg riportando in pareggio le sorti dei due piloti con 2 ritiri a testa; ma in realtà Hamilton aveva messo la propria firma sul Gran Premio e sul titolo già alla partenza portandosi in testa alla prima curva del primo giro.
Onore a Rosberg che però si è distinto prevalentemente per le prestazioni in qualifica, cosa non da poco avendo Hamilton come avversario ad armi pari; ma in gara, nell’arco del campionato, non c’è stata praticamente partita.
Da registrare la prestazione eccellente di Massa, secondo al traguardo, e di Ricciardo partito dall’ultima fila per la ben nota penalizzazione ed arrivato al quarto posto. Per il 2015 mi aspetto una Williams ancor più competitiva.
Disastro invece in casa Ferrari, con Alonso e Raikkonen al 9° e 10° posto, che finisce la stagione così come l’aveva iniziata, forse peggio.
Irriverente e poco sportiva la plateale risata ai box Lotus quando è esplosa la PU Renault che l’anno prossimo sarà sostituita da quella della Mercedes.
E, dopo la magra figura in gara, grande confusione anche nella gestione in Ferrari; è quasi certo che Mattiacci, dopo pochi mesi dall’incarico, sarà sostituito da Maurizio Arrivabene proveniente dalla Philip Morris. Forse non c’entra niente, ma ricordiamo che uno dei principali artefici del trionfo Mercedes è quell’ing. Aldo Costa prima, e frettolosa, vittima dell’epurazione dello staff di Maranello.
Bresciano di 57 anni residente a Losanna, Arrivabene è vice-presidente di una delle divisioni della Philip Morris, main sponsor della Ferrari tramite il brand Marlboro. È stato lui ad assumere in Philip Morris Andrea Agnelli, con incarichi nel campo del marketing e della comunicazione. In seguito lo stesso Agnelli ha chiamato Arrivabene al CDA della Juventus. Per chiudere questo intreccio ricordiamo che Marchionne è nel CDA della Philip Morris.
Arrivabene è in ambito Ferrari praticamente da sempre; conosce tutti: piloti, ingegneri, tecnici, meccanici. E’ quello che, nel settembre 2011, in piena crisi Ducati-Rossi disse: «Che Vale sia diventato un fermo non lo credo. Averlo così è come tenere una Ferrari chiusa in garage». Per lui non c’erano dubbi: la Ducati doveva seguire in toto le indicazioni del pilota. «Vale merita una moto adeguata al suo stile>> disse Arrivabene, imponendo di fatto il telaio a trave diagonale in sostituzione della scocca a motore portante.
Chiuso il campionato 2014 spendiamo due parole per il futuro: Alonso ha chiuso il suo ciclo con la Ferrari e sarà sostituito degnamente (almeno spero) da Vettel ma già si parla del 2016: la Ferrari avrebbe rivolto le sue attenzioni a Bottas ma questi sembra interessare a Toto Wolff suo manager e Direttore Esecutivo della Mercedes F1: leggendo tra le righe possiamo pensare a Bottas in Mercedes e ad Hamilton in Ferrari a far coppia con Vettel? Magari!
Infine segnalo grande aspettativa per il debutto della McLaren motorizzata Honda.