Abbiamo testato la piccola austriaca in tutte le condizioni, 350km percorsi in città e fuori, autostrada compresa; il primo weekend di novembre ci ha permesso di provarla con il sole e con la pioggia.
Primo approccio.
Sabato mattina la ritiriamo presso Twins in via Nuova Poggioreale. Al primo sguardo risaltano le sue dimensioni molto contenute e salendo in sella apprezziamo a pieno la sua maneggevolezza: 129,5kg a secco, telaio a traliccio ultraleggero e scarico compatto danno l’illusione di una moto “da piccoli” (ma verremo subito smentiti!).
Girando la chiave, il quadro a tutti gli effetti è un computer di bordo, formato digitale: su sfondo arancio KTM oltre le classiche informazioni, si possono leggere i consumi istantanei e medi, velocità media (trip 1 e 2), consumo del carburante istantaneo e residuo. Insomma tutto a portata di dita! La seduta è molto comoda, la sella larga ci ha permesso di superare i 350km in due giorni senza accusare stanchezza, anche se da fermo può comportare qualche difficoltà nel poggiare i piedi adeguatamente.
Autostrada, meglio di passaggio!
Si parte! Imbocchiamo subito l’autostrada, direzione Salerno. Qui si scoprono un paio di nei della KTM, la protezione dall’aria è ovviamente inesistente, e le vibrazioni sulle pedane cominciano a farsi sentire sul serio. I suoi 26cv, seppur di razza, ci hanno portato tranquillamente ai limiti previsti dal codice, ma anche della manetta.
Che non fosse fatta per le grosse velocità si sapeva, infatti decidiamo di prendere l’uscita C. Mare di Stabia e salire subito verso Agerola, per entrare nel suo parco giochi: le curve della Costiera!
Il suo monocilindrico 4 tempi da 199,5cm3 raffreddato a liquido, ci lascia di stucco, soprattutto in ripresa! L’uscita dalla curva è potente e decisa, si arriva a quella successiva in un batter d’occhio; e qui, altra piacevole sorpresa, si può fare affidamento su di un impianto frenante preciso e deciso: all’anteriore monta un disco da 300mm con pinza a quattro pistoncini, sul posteriore il diametro è di 230mm con pinza ad un pistoncino flottante, le leve purtroppo non sono regolabili e leggermente distanti dalle manopole.
Continuiamo a salire fino a raggiungere uno dei punti panoramici più belli di tutto il mondo, località Paipo (clicca qui) nel comune di Agerola. La moto ci porta su senza alcun tentennamento, il motore è caldo, ha un buon sound e sopra i 2000 giri non strappa mai.
Il tempo di una pausa, fare due foto, ammirare lo splendore che la natura ci offre e siamo di nuovo in sella, si scende verso Positano, attraversando la parte alta di Furore (la città dipinta), Conca dei Marini e poi di nuovo Furore con il suo fiordo.
Nel pieno rispetto del codice stradale, la Duke diverte molto, una ciclistica leggera e solida abbinata alla forcella anteriore WP a steli rovesciati da 43mm (gli stessi della RC8 R) ed al mono posteriore, sempre WP, dimensioni compatte ed un baricentro molto basso permettono di danzare tra le curve con inserimenti perfetti e pieghe pregevoli. Le ruote infatti hanno dimensioni più che adeguate, cerchi in lega da 17” con 110mm all’anteriore e 150mm al posteriore.
La strumentazione è ben leggibile sia in condizioni di forte luce sia al buio. Molto potenti sono il faro anteriore e le luci posteriori. Da apprezzare poi in particolare tutta la pulsantiera illuminata!
In città: traffico e pioggia non la spaventano
Secondo giorno, il tempo è peggiorato, ma decidiamo che i 200km già percorsi sono pochi, di buon mattino ci dirigiamo verso i Campi Flegrei. Percorriamo principalmente tratti cittadini per mettere alla prova la piccola 200 su tutti i tipi di pavimentazione, e ci troviamo perfettamente a nostro agio: Il mono posteriore si comporta egregiamente; tra pavé dissestati, buche e rappezzi non si ha mai la sensazione di perdere il controllo! Nel traffico cittadino la Duke 200 è agilissima e leggerissima, l’ampio angolo di sterzatura permette di dribblare facilmente auto e pedoni. Il cambio, se sollecitato continuamente, rischia di diventare un po’ impreciso; la leva poi è molto corta e vicino alla piastra della pedana.
IN SINTESI
Questa moto nasce per i neopatentati under 21, ma risulta essere adatta anche a chi, seppure più grande di età, abbia voglia di avvicinarsi al mondo delle moto. Divertente, adatta per la città e per le gite fuori porta. Sembra piccola ma deve essere trattata con riguardo, il gas deve essere dosato soprattutto in seconda, perché tende ad alzarsi e a scodare. La sella del passeggero risulta comoda, sopra gli standard della categoria. Fiore all’occhiello sono i consumi. Pur strizzandola e torchiandola, nel traffico e tra i semafori cittadini, il computerino di bordo non ha segnato mai al di sotto dei 28km/l, trattandola bene si superano tranquillamente i 35km/l, impareggiabile!
Si inserisce in una fetta di mercato particolare, affiancata dalla nuova uscita Duke 390. Il prezzo è perfettamente in linea con la concorrenza, poco superiore ai €4000,00€, ma attualmente in offerta presso la concessionaria Twins al prezzo di €3990,00 chiavi in mano.
– Test Rider: Francesco Pace
– Foto: Francesco Pace
– Prova: KTM Duke 200
– Tour: Costiera Sorrentina (NA)
– Collaborazione: Concessionaria TWINS Srl
La moto da noi testata è disponibile per i test drive presso la concessionaria TWINS di Napoli sita in Via Nuova Poggioreale, 57/58 http://twinsmotorbroker.com