Ed in effetti l’unica vera novità è proprio il fatto che si è disputato, sul nuovo circuito di Sochi, il primo Gran Premio in territorio russo (erano cira 30 anni che Ecclestone si era posto questo obiettivo!).
Per il resto tanta noia: il solito circuito artificial/cittadino di Tilke, ricavato all’interno del villaggio olimpico; il dominio Mercedes; l’errore di Rosberg, probabilmente in po’ sotto pressione; un’altra prova anonima della Ferrari, questa volta penalizzata anche da qualche problemino al pit stop.
Una vera sorpresa è stata la performance degli pneumatici Pirelli che hanno resisttito per tutta la durata del Gran Premio; sembra che sia effetto di una combinazione chimica tra l’asfalto e la mescola. Sta di fatto che questa “felice” combinazione ha consentito a Rosberg di fermarsi al primo giro, dopo la scellerata staccata alla prima curva con conseguente spiattellamento degli pneumatici, fare il pit stop ed arrivare in fondo senza più fermarsi fino a guadagnare il secondo posto, limitando così i danni.
Ora i due piloti hanno solo 17 punti di differenza a favore di Hamilton; non voglio neanche pensare alle polemiche che quasi certamente nasceranno con l’attribuzione del punteggio doppio ad Abu Dhabi.
L’unico modo per evitarle è che il pilota che sarà in testa al campionato alla vigilia di quel Gran Premio finisca la gara davanti all’avversario diretto.
Volendo dare più pepe al campionato, in particolare alle ultime gare, io avrei preferito il ripristino degli scarti dei risultati peggiori.
A margine del Gran Premio, a seguito dell’incidente di Jules Bianchi, l’attenzione si è spostata sul tema della sicurezza in pista e c’è l’orientamento di adottare la procedura introdotta in occasione della recente 24 Ore di Le Mans, la cosiddetta “Slow Zone”.
Questa procedura prevede la neutralizzazione di una parte della pista; in pratica il Direttore di Gara, in caso di incidente, ha la facoltà di avviare questa procedura che consiste nell’individuare una sezione del circuito in cui la velocità verrebbe limitata a 60 Km/h per consentire al personale di pista di svolgere le operazioni di ripristino della sicurezza o di intervento sanitario, riducendo in tal modo il rischio di un nuovo incidente durante le operazioni.
L’eventuale approvazione di questa norma è rinviata alla prossima stagione; però la FIA, d’accordo con piloti e team, vorrebbe metterla in pratica sperimentalmente già dal GP di Austin, fra tre settimane.