La prova italiana del Mondiale di Formula 1 si è sempre disputata a Monza, circuito noto agli appassionati come il “tempio della velocità”, con l’eccezione del 1980 quando, in seguito alle polemiche susseguite all’incidente di 2 anni prima nel quale morì Ronnie Peterson, il Gran Premio si disputò ad Imola; ma dall’anno successivo la gara ritornò a Monza.
Ovviamente questo è il Gran Premio di casa per la Ferrari e perciò assume un significato particolare per la casa di Maranello.
Ripercorriamo allora velocemente la storia delle gare che hanno assunto particolare importanza, nel bene e nel male , per la casa del Cavallino Rampante.
1951 Ascari, con la 375 (4500cc, 12 cilindri) vince il primo GP d’Italia nella storia della casa di Maranello.
1952 Ascari si ripete con la Ferrari 500 (2000cc, 4 cilindri) nell’anno del primo titolo mondiale della Ferrari.
1960/61 Phil Hill vinse a Monza la sua prima (1960) e la sua ultima (1961) gara della carriera. Per la Ferrari entrambe le vittorie ebbero un significato particolare; infatti nel 1960 fu l’unica vittoria della Ferrari quell’anno e l’ultima di una monoposto a motore anteriore, la Dino 246; quella del 1961 invece fu funestata dall’incidente di Von Trips che consegnò di fatto il titolo a Phil Hill.
1964 Vincendo il GP con la Ferrari 158 John Surtees si riportò in lizza per il titolo mondiale, che poi effettivamente conquistò, unico pilota a conquistare almeno un titolo sia con le 2 che con le 4 ruote.
1966 E’ l’anno del licenziamento di Surtees; per consolarsi di un mondiale perso Enzo Ferrari “pretese” di vincere a Monza. I suoi tecnici gli allestirono una monoposto con il nuovo motore a 3 valvole affidata a Bandini, Scarfiotti e Parkes. Vincitore predestinato avrebbe dovuto essere Lorenzo Bandini ma il pilota italiano fu costretto al ritiro e così arrivò primo al traguardo l’altro italiano, Ludovico Scarfiotti, “scortato” dal compagno Mike Parkes. Con questa vittoria Scarfiotti divenne il primo (e finora ultimo) italiano dopo Alberto Ascari a vincere a Monza.
1970/1975 Il bis di Regazzoni; nel 1970 la gara fu disputata con la morte nel cuore: nel corso delle qualifiche si era verificato l’incidente mortale di Jochen Rindt. Regazzoni, partito dalla terza posizione, conquistò il Gran premio dopo un entusiasmante duello con Stewart e Beltoise. Il 1975 è l’anno del ritorno al titolo mondiale con Lauda dopo 11 anni di astinenza, il titolo manca a Maranello dai tempi di John Surtees (1964). Le Ferrari guidano la corsa in tranquillità con Clay Regazzoni davanti a Niki Lauda. Regazzoni vince, Niki Lauda è terzo alle spalle di Fittipaldi e conquista il suo primo mondiale piloti. La Ferrari vince anche il campionato costruttori, per la terza volta nella sua storia.
1979 E’ l’anno del mondiale di Scheckter, l’ultimo prima dell’era Schumacher. Le Ferrari dominano la corsa e fanno doppietta con Scheckter che va a vincere e Villeneuve che gli fa da scudiero.
1988 E’ l’anno dominato dalle formidabili McLaren/Honda di Senna e Prost che vincono tutte le gare eccetto questa; dopo il ritiro di Prost per problemi al motore Senna sembrava ormai avere la vittoria in pugno quando, a causa di un’incomprensione, entrò in collisione con Schlesser che stava doppiando a due giri dal termine della gara. Il ritiro del brasiliano permise così a Berger e Alboreto di conquistare una doppietta per la Ferrari, a meno di un mese dalla morte di Enzo Ferrari, quasi un omaggio postumo al fondatore della casa del Cavallino Rampante.
1994 Alesi, quell’anno prima guida della Ferrari,fu vittima di continui ritiri, il più importante dei quali a proprio a Monza. Il francese aveva infatti conquistato la sua prima pole position in carriera e si trovava in testa alla corsa, quando al pit stop, a causa di un guasto alla trasmissione, la sua vettura non ripartì.
1995 Le Ferrari di Alesi e Berger dominano la gara ma, al 32° giro, accade un incidente senza precedenti. La telecamera posta sull’ala della vettura di Alesi, si stacca e va a colpire il braccetto della sospensione anteriore di Berger!! Inoltre, il bullone della telecamera, cadendo, si infila nella ruota di Alesi rovinando il cuscinetto del semiasse. Una vera sfortuna per la Ferrari…
E poi verrà la striscia vincente di Schumacher e Barrichello che si divideranno le vittorie negli anni 1996, 1998, 2000, 2002, 2003, 2004 e 2006.
Nel 2019, dopo l’ultima vittoria della Ferrari a Monza che risaliva al 2010 con Alonso, è arrivata quella del giovane Leclerc.
Esulando dalla Formula 1 non possiamo dimenticare le cavalcate trionfali alle 1000 Km del 1965 con la 275 P2, 1966 con la P3, 1967 con la P4 (forse l’ auto da competizione più bella di tutti i tempi costruita dalla Ferrari, se non in assoluto), 1972 e 1973 con la 312PB.