Se ci soffermiamo a guardare foto degli autodromi del dopoguerra fino agli anni ’60 osserveremo sempre un folto pubblico che assiepa le tribune e le reti; le tribune oggi sono desolatamente vuote.
Non dobbiamo trascurare la circostanza che in quegli anni a stento la TV trasmetteva i GP di Formula 1 di Montecarlo e d’Italia, la 1000 Km di Monza e qualche flash della 24 ore di LM.
Andava un pò meglio nel Motociclismo del quale, oltre al GP delle Nazioni, trasmettevano molte gare della Temporada Romagnola e del campionato italiano che vedevano allo start fior di campioni stranieri come Hailwood, Read, Ivy.
Questa circostanza, unita al fatto che all’epoca si svolgevano meno gare del Motomondiale e molte gare in circuiti cittadini, induceva la gente a recarsi sul posto per assistere alle gare.
Oggi anche gli appassionati più accaniti assistono alle gare in TV.
Si potrà osservare che in TV mancano i suoni, i profumi, l’atmosfera ed in più oggi tutti i circuiti sono dotati di maxi schermi, ma assistere ad un GP, o anche ad una gara di campionato nazionale, costa … altro che abbonamento a SKY (trasferte, pernottamenti, biglietti ipercostosi) … riflettiamo!
Si può criticare finchè si vuole, ma quando la TV ti copre tutto il circuito, ti fa vedere quando un pilota apre/chiude/frena, il numero di giri del motore, la marcia inserita, il grado di inclinazione della moto, il consumo ecc. è chiaro che attrae di più di un circuito che costa e che (per motivi di sicurezza) ti tiene lontano centinaia di metri dalla pista.
In un recente articolo il giornalista Paolo Gozzi proponeva, credo provocatoriamente: rimettiamo in pista Kevin Schwantz, Max Biaggi e Troy Bayliss!
A me, più che una provocazione, sembra un’operazione “nostalgia”: penso ci possano bastare Marquez, Lorenzo, Rossi, Pedrosa, Dovizioso, Iannone, i fratelli Espargarò e, a breve, due veri talenti come Miller e Vinales. Il problema non sono i piloti.
Consentitemi infine una nota campanilistica: anche in questo campo l’Italia è divisa in due; immaginate per un italiano del Sud cosa significhi logisticamente ed economicamente voler assistere ad una gara in circuito oggi? Capisco che i circuiti stradali siano scomparsi per la sicurezza, ma è un dato di fatto.