TROY BAYLISS, l’unico pilota ad aver vinto almeno una gara nella stessa stagione nei due campionati top del motociclismo da competizione: nel 2006, dopo aver dominato con la Ducati 999 in SBK, il 29 ottobre sbancò la MotoGP a Valencia da wild card senza aver mai provato la Desmosedici GP6.
Ma è stato anche l’unico a vincere il titolo mondiale delle SBK con tre modelli diversi della Ducati: la 996 nel 2001, la 999 nel 2006 e la 1098 (cilindrata effettiva 1198,4) nel 2008.
E’ diventato perciò uomo simbolo della Ducati e mito assoluto della Superbike, dopo Fogarty che detiene il maggior numero – quattro – di titoli mondiali in assoluto ed in particolare con la Ducati (1994, 1995, 1998, 1999).
Fu richiamato nel 2000 dagli Stati Uniti, dove era stato inviato per difendere i colori della Ducati nel Campionato AMA, per sostituire proprio Carl Fogarty vittima di un incidente di gara a Phillip Island, che ne decretò la fine della carriera agonistica.
Esordì a Sugo in Giappone, ma con scarsi risultati: in gara 1 cadde alla prima curva subito dopo la partenza, mentre in gara 2 cadde, ancora alla prima curva, dopo un contatto con il compagno di squadra, Ben Bostrom.
Venne perciò rispedito in America e, per la gara di Donington, al suo posto fu chiamato Luca Cadalora.
Ma la performance del modenese non soddisfece il management Ducati che perciò richiamò Bayliss.
Insomma viene da chiedersi quale sarebbe stata la sorte di Bayliss se Fogarty non si fosse infortunato e se la prestazione di Cadalora fosse stata più brillante.