Dopo Suzuki e Aprilia (ormai mancano solo Kawasaki e BMW) arriva l’annuncio dell’austriaca KTM del proprio “rientro” in MotoGP nel 2017.
Ho parlato di rientro perché vi ricordo che nel 2005 ci fu una esperienza precedente non andata a buon fine per problemi di motore ma anche per sopraggiunte difficoltà economiche del team KR di Roberts Sr cui era stata affidata la gestione e lo sviluppo della moto.
L’annuncio ufficiale è arrivato da Stefan Pierer, amministratore delegato della Casa di Mattighofen.
Su questo secondo tentativo della KTM di entrare nella MotoGP si erano sentiti dei rumors già a fine 2013 e si ipotizzava un interessamento dell’austriaca (come KTM) RedBull e addirittura di un rientro di Casey Stoner.
La moto si chiamerà RC16 e sarà equipaggiata con un motore quattro cilindri a V, con quattro valvole per cilindro.
Il telaio sarà in tubi come sulla Moto3 e verranno utilizzate sospensioni WP (marchio di proprietà della KTM).
Il programma di sviluppo è già definito: il motore sarà messo al banco a maggio del 2015, mentre in autunno è previsto il primo rodaggio in pista.
Se lo sviluppo sarà soddisfacente la RC16 potrebbe partecipare come wild card già alla fine della stagione 2016 per confrontarsi con gli avversari.
Per quanto riguarda i piloti Pierer non ha nascosto il fatto che sarebbe felice di avere a disposizione l’esperienza di Stefan Bradl.
Ci si potrebbe chiedere quale esperienza possa vantare la KTM nella MotoGP (anche se in Moto3 ha dimostrato di saper fare molto bene): ufficialmente il progetto è curato dall’ingegner Kurt Trieb che si è già interessato della Moto3; al riguardo io mi chiedo sempre di cosa si sia occupato in tempi relativamente recenti Filippo Preziosi, l’ex progettista della Ducati MotoGP “silurato” dopo l’operazione Rossi.
Magari possiamo aspettarci che il motore della KTM MotoGP avrà la distribuzione desmodromica?
L’entrata in MotoGP fa parte di una politica aggressiva che, a mio parere, vede proprio nella Ducati il principale obiettivo.
D’altronde lo stesso Pierer ha apertamente dichiarato che il suo obiettivo è quello di “diventare il primo costruttore europeo in MotoGP”.
Dunque, se escludiamo l’Aprilia che ancora deve debuttare …
Staremo a vedere.