E’ stata una partenza brillante quella del mercato moto 2014, (+14% per le sole moto nel primo trimestre) ormai da anni le vendite del settore segnano un preoccupante e costante segno “meno” che ha comportato la chiusura di numerose concessionarie e hanno trascinato con se anche tutto quel mondo che gira attorno alle moto composto da ricambi, accessori e abbigliamento.
Quest’anno qualche cosa è cambiato, le case hanno sfornato un sacco di modelli nuovi per stuzzicare le voglie dei motociclisti, si sono forse adattate alla nuova faccia del mercato ma hanno anche saputo riaccendere i sogni.
Le hanno spinte con presentazioni stampa importanti, tanto marketing e cosa da sempre rara, hanno investito su una marea di test rider, mi riferisco principalmente a Yamaha con le MT09 e MT07, Kawasaki con le Z1000 e Z1000sx (di cui trovate la nostra comparativa qui), Ducati con la Monster 1200 e gli open weekend, KTM più difficile da provare in strada ma l’unica ad offrire ancora la possibilità di provare alcune novità in pista (qui il video della nostra prova della SuperdukeR 1290), Suzuki con un articolato tour in tutta Italia e sicuramente me ne sfuggono altri.
Una nuova politica di marketing moderna che dimostra quanto le case credano nella bontà dei propri nuovi prodotti e che sta pagando a quanto pare, aiutata anche da una stagione che climaticamente ha aperto le danze prima del solito.
Tutto bene quindi? A quanto pare no, infatti se il marketing ci ha creduto la produzione è stata molto meno ottimista, girando un po’ per le concessionarie e per i forum tematici in rete emerge un problema notevole di approvvigionamento.
Le Yamaha che non si trovano in tutte le versioni e colori, Kawasaki che sembra aver finito le SX e non solo, le KTM che addirittura non si riescono nemmeno a vedere presso i concessionari, tempi d’attesa lunghi, lunghissimi, c’è chi parla di fine giugno senza nemmeno nemmeno sembrare troppo ottimista.
Clienti arrabbiati, giustamente, non si può avere la moto nuova a metà stagione, i più razionali si sono accontentati magari scegliendo colori diversi o rinunciando all’allestimento desiderato, ma è triste doversi accontentare, la moto non è un paio di scarpe, è un sogno, che per essere realizzato spesso richiede molti sacrifici e specialmente per i più giovani tante discussioni con la famiglia, insomma una moto come poche altre cose si ama e si desidera e questo non va proprio d’accordo con l’accontentarsi.
Anche le concessionarie vengono messe in difficoltà, sono tante quelle che stanno facendo i “salti mortali” per restare in piedi e così rischiano di perdere i propri clienti, talvolta per correttezza devono rinunciare alle vendite ed a fine anno questo pesa molto, specialmente poi se il mercato si riprendesse.
Ora tocca alle case, le richieste ci sono, non devono perdere questo treno, serve a tutti uno sforzo grosso per aiutare i motociclisti e tutti coloro che di questo settore vivono, magari dando un po’ di precedenza al mercato europeo e accontentando con qualche sconto verso chi questi sogni non se li può godere durante questo inizio di stagione.
In tutta questo spiraglio di luce emerge ancor di più un problema grave che colpisce buona parte del nostro paese. Continuiamo a scontrarci pesantemente contro il caro assicurazioni, specialmente al sud dove le polizze RC hanno quasi sempre cifre a tre zeri che uccidono i sogni prima ancora del mercato mentre tutti fanno finta di non vedere questa assurdità.
Aspetto che riportiate le vostre esperienze per capire se la mia impressione è giusta oppure no.