Concluso l’ultimo test precampionato per la SBK che scenderà in capo proprio nel circuito Australiano il prossimo fine settimana per la prima gara stagionale.
La classifica finale vede davanti a tutti ancora una volta il Campione del Mondo in carica Tom Sykes con il tempo di 1’30”239 molto vicino alla Pole di Checa del 2013 . Seguono a ruota le Suzuki di Laverty e Lowes, vere sorprese di questo inverno ma è doveroso ricordare che Suzuki negli ultimi anni è sempre andata forte sul circuito australiano, quarto posto per Melandri con la sua nuova Aprilia e Giuliano con Ducati che resta a meno di un decimo dal connazionale.
10 piloti in un secondo poi le EVO che si presentano più competitive di quanto ci si aspettasse, Nicolò Canepa porta la Panigale dei team Althea all’ottimo tempo di 1’31”373 quindi a soli 7 decimi dalla prima delle Ducati ufficiali, un po’ più distanti le altre rivali.
Male al momento le EBR 1190 che ammiriamo per il coraggio di Erik Buell, non è un mondo facile e presentarsi con soluzioni così alternative non è da tutti, aspettiamo anche Bimota che non ha raggiunto gli esemplari minimi per poter partecipare a questa gara ma speriamo di vedere presto le splendide BB3 in pista.
Cosa ha rimescolato le carte in questo campionato? è presto per dirlo, ma sicuramente il restringimento del numero di motori ha comportato un livellamento e rotto la superiorità tecnica di Aprilia e Kawasaki, ma non è tutto, Ducati cambia squadra e forse spirito con dei piloti molto carichi di entusiasmo e talento, Suzuki dopo un anno di rodaggio per tutto il team trova nuove finanze e piloti, in particolar modo un motivatissimo Laverty che non vuole mollare il sogno iridato vissuto lo scorso anno.
Oggettivamente è presto per parlare, va ricordato che Suzuki in questo circuito è sempre andata bene, epiche le battaglie tra Haslam e Biaggi, vero maestro di questo tracciato e anche Ducati lo scorso anno sorprese tutti con una Superpole inaspettata e mai più replicata.
Tante le cadute, specialmente nella categoria EVO, su FB questa mattina Luca Scassa riportava le seguenti parole “Oggi brutta caduta, un high-side mi ha lanciato e scivolando mi ha travolto la moto: frattura del bacino, osso pelvico rotto in 3 punti” inizio in salita quindi per il giovane arentino, ma come lui sono caduti con lesioni meno gravi anche Fabrizio, Barrier e Sebestyen.
Sono certo che presto si inizierà a dare la colpa alla categoria EVO dove ricordiamo l’elettronica è quasi di serie, noi almeno per il momento ci limitiamo a fare gli auguri a questi ragazzi nella speranza di rivederli tutti al via alla prima di campionato.
1. Sykes (Gb-Kawasaki) 1’30”239 media 177.329 km/h;
2. Laverty (Irl-Suzuki) 1’30”513;
3. Lowes (Gb-Suzuki) 1’30”528;
4. Melandri (Ita-Aprilia) 1’30”579;
5. Giugliano (Ita-Ducati) 1’30”644;
6. Baz (Fra-Kawasaki) 1’30”757;
7. Guintoli (Fra-Aprilia) 1’30”766;
8. Haslam (Gb-Honda) 1’30”798;
9. Rea (Gb-Honda) 1’30”813;
10. Davies (Gb-Ducati) 1’31”087;
11. Canepa (Ita-Ducati) 1’31”373;
12. Elias (Spa-Aprilia) 1’31”441;
13. Salom (Spa-Kawasaki) 1’32”008;
14. Foret (Fra-Kawasaki) 1’32”780;
15. Corti (Ita-MV Agusta) 1’32”858;
16. Morais (Spa-Kawasaki) 1’32”895;
17. Guarnoni (Fra-Kawasaki) 1’32”897;
18. Barrier (Fra-Bmw) 1’32”997;
19. Andreozzi (Ita-Kawasaki) 1’33”205;
20. Scassa (Ita-Kawasaki) 1’33”960;
21. Fabrizio (Ita-Kawasaki) 1’34”314;
22. Toth (Ung-Bmw) 1’34”750;
23. May (Usa-EBR) 1’34”807;
24. Yates (Usa-EBR) 1’36”662;
25. Sebestyen (Ung-Bmw) 1’42”242.