Conclusasi da poco la prima tre giorni di test ufficiali MotoGP nel tracciato di Sepang che ci lascia con una conferma e tanti punti interrogativi.
La conferma si chiama Marc Marquez, il giovanissimo campione del mondo è stato sempre solo in classifica, un dominio impressionante, nemmeno le briciole per gli avversari!
I punti interrogativi sono tantissimi, ci troviamo un Valentino Rossi che chiude i test a meno di due decimi di secondo dal leader anche se i distacchi nei giorni precedenti erano maggiori, ma il dato più importante è che è stato costantemente il più veloce delle Yamaha tenendo sempre dietro il compagno di squadra Lorenzo.
Proprio il campione spagnolo della Yamaha chiude al terzo posto con un distacco risicato ma ci si chiede se sia più preoccupato per il distacco da Marquez o per l’essere dietro al compagno di squadra. Noi crediamo più nella prima, perchè la sua arma migliore è la costanza in gara che l’italiano non ha!
Grandi prestazioni per Aleix Espargarò che con la M1 OPEN si mette in scia agli ufficiali. La benzina in più e magari anche qualche gomma più morbida avranno reso più competitive le moto private?
Sicuramente Aleix c’ha messo del suo, ma speriamo che ci sia più pepe quest’anno per il campionato MotoGP.
Dietro Pedrosa, quando non serve prendersi rischi, le sue prestazioni in prova non sono mai facili da interpretare, quindi non diamo troppo peso al suo sesto posto dietro anche a Bradl, staccato di 7 decimi.
Bene Ducati, non bene in senso assoluto ma gli 8 decimi presi da Dovizioso fanno ben pensare ad un passo avanti importante specialmente in virtù della lunghezza della pista.
Iannone sempre competitivo mentre Crutchlow sta già rimpiangendo la Yamaha, chiude dodicesimo a 1,5 secondi dal leader e ben 7 decimi dal Dovi.
Da li in poi il vuoto, male Suzuki che con il sempre veloce DePuniet si becca 3 secondi.
Sono “tempi” che contano o sono solo dei test?
E’ difficile dire quanto i valori visti possano essere realmente indicativi. Esistono tante metodologie di lavoro, diverse anche all’interno dello stesso Team. Ma una cosa è certa che a nessun pilota piace arrivare secondo e tanto meno dietro ai compagni di squadra!