E’ stata pubblicata e poi ripresa da gli organi di informazione, la notizia che i veicoli sprovvisti di copertura assicurativa potranno essere smascherati, utilizzando i sistemi di rilevazione elettronica delle trasgressioni, tipo Tutor od autovelox.
Ebbene tali controlli partiranno dal prossimo 15 febbraio 2014. Va ricordato che tale possibilità era già prevista dalla Legge 183/2011 che a causa di refusi giuridici , incontrò non poche difficoltà ad essere attuata pienamente. E’ intervenuta una correzione con il Cd. Decreto Cresci Italia(DL 1/2012) ma egualmente non ha migliorato la situazione.
Laddove si ponesse in essere la norma contenuta in quest’ ultima normativa, essa non potrebbe essere subito operativa.
In primo luogo, occorre ricordare che gli apparecchi destinati al controllo di tali infrazioni, debbono necessariamente essere approvati dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti. Non rilevando all’uopo che gli stessi siano omologati per il rilevamento di altre trasgressioni; prima di arrivare all’approvazione per l’uso sulla copertura Rc auto, il ministero dovrà precisare le caratteristiche e poi verificare che l’apparecchio ne sia provvisto.
Bisogna poi dare tempo ai costruttori di tali apparecchi, di avere il tempo di adeguarli a ciò che chiede il Ministero.
Pertanto nella migliore delle ipotesi i controlli partiranno tra almeno sei mesi.
Va puntualizzato che difficilmente potranno essere automatici, come accade per Tutor od autovelox.
La mancata copertura assicurativa, ove accertata, andrà poi verificata. Quindi gli apparecchi genereranno soltanto degli inviti a comparire, laddove il malcapitato, dovrà portare la documentazione, la quale verificata dagli agenti, in caso di esito negativo, verrà redatto verbale di contravvenzione.
Come funzionerà il controllo?
Dal 15 febbraio, diventerà operativo l’archivio della Motorizzazione civile , ove vi saranno gli estremi di tutte le polizze.
Da questo archivio, gli apparecchi automatici, andranno a pescare i dati rilevati dagli apparecchi automatici.
Nel frattempo, all’archivio sono collegati lettori automatici di targhe, i quali invieranno alla banca dati il numero di targa e se risulta o meno coperto da RC auto/moto.
In caso negativo, l’informazione viene trasmessa ad una pattuglia appostata qualche centinaio di metri dopo, laddove gli agenti potranno verificare la regolarità o meno della documentazione.
Il sistema è affidabile, ma si scontra inevitabilmente con l’obbligo di avere agenti in strada, ma sarà di difficile attuazione date le carenze di organico.
Avv. Aldo Ruggiero