L’impianto di scarico ha il compito di espellere i gas combusti del motore, cerchiamo di capire come funziona e da quali parti si compone. I gas di scarico provenienti dal motore passano attraverso i collettori e giungono alcatalizzatore, questi funge da abbattitore delle emissioni nocive di gas di scarico del motore, favorendo la completa ossidazione e riduzione dei gas di scarico, inoltre contribuisce assieme al silenziatore (o terminale) a ridurre il rumore di scarico. Tale abbattimento consiste, tramite un’apposita spugna di materiale catalitico e determinati passaggi forzati, nella completa ossidazione dei gas di scarico, convertendo gli idrocarburi incombusti (CnHm), gli ossidi di azoto (NO) e il monossido di carbonio (CO) in anidride carbonica (CO2), acqua (H2O) e azoto (N2); nei motori piu’ moderni anche i sensori O2 ( o sonde lambda) aiutano il motore a calibrare la miscela aria/benzina per rientrare nelle normative.
In alcuni casi il catalizzatore è contenuto nel terminale, in altri casi è separato.
Il dimensionamento dell’intero impianto di scarico è frutto di approfonditi calcoli di fluidodinamica, in particolare si deve tener conto del volume, della temperatura, della velocità dei gas di scarico e di tutta una serie di altri parametri.
La progettazione dell’impianto determina notevolmente anche le prestazioni del motore: allungo, potenza e coppia sono strettamente legati alla forma, alla lunghezza, al diametro dei condotti di scarico ed alla forma ed alla cubatura interna del terminale. Anche ilposizionamento del terminale è una scelta tutt’altro che casuale, un terminale posizionato sotto al motore ad esempio aumenta l’accentramento delle masse migliorando il comportamento dinamico della moto, uno scarico posizionato sotto al codone invece teoricamente tende a migliorare l’allungo del motore grazie a condotti più lunghi.
Per chi è alla ricerca di un incremento delle prestazioni, di una riduzione del peso, o semplicemente di un miglior sound la sostituzione dello scarico è uno step obbligatorio. Soprattutto negli ultimi anni, a causa (o grazie) delle normative antinquinamento, abbiamo abbiamo visto lievitare le dimensioni e ( il peso ) degli impianti di scarico.
Dal punto di vista tecnico sono diversi gli interventi che possiamo apportare, dalla semplice sostituzione del terminale alla sostituzione dell’intero impianto di scarico…c’è una bella differenza!
La sostituzione del terminale di scarico, nel caso in cui sia separato dal catalizzatore, non apporta un incremento delle prestazioni ma ne migliora il sound e fa risparmiare un po’ di peso, in questo caso per essere in regola con il codice della strada è opportuno che sul terminale sia stampigliato il codice di omologazione per la normativa sull’inquinamento acustico, naturalmente se leviamo i db-killer non saremo piu’ in regola. In questo caso la centralina elettronica del motore sarà in grado di autoregolarsi per ottimizzare la curva di erogazione.
Nel caso in cui il catalizzatore è contenuto nel terminale la sostituzione modifica parecchio i flussi dei gas e di conseguenza le prestazioni del motore. Quindi se andiamo a mettere uno scarico after-market dotato di catalizzatore per essere in regola con il codice della strada dovranno essere stampigliati i codici relativi alla normativa antinquinamento e della normativa sull’inquinamento acustico. Se invece acquistiamo uno scarico sprovvisto di catalizzatore naturalmente non saremo piu’ in regola e si rischiano sanzioni elevate. In tale configurazione è vivamente consigliabile una riprogrammazione della centralina del motore, oppure il montaggio di un modulo aggiuntivo che permetta al motore di modificare la miscela aria/benzina in modo da adattarsi meglio alla diversa fluidodinamica dei gas di scarico, evitando i fastidiosi (e dannosi) scoppiettii e fiammate in rilascio. Esistono in commercio alcuni scarichi dotati di catalizzatore estraibile, adottando un sistema del genere potremo essere in regola per la circolazione su strada senza rinunciare alle massime prestazioni in pista.
La modifica che consente di avere il massimo risparmio di peso ed il maggior incremento di prestazioni è la sostituzione dell’intero impianto, quindi collettori, catalizzatore e terminale. Con l’utilizzo di collettori dal diametro maggiorato, l’eliminazione del catalizzatore e la sostituzione del del terminale di scarico si andrà a modificare profondamente il carattere del motore. Una modifica del genere è consigliabile solo se si utilizza la moto in pista (c’è da dire pero’ che su alcune piste vige l’obbligo di girare SOLO con i db-killer).
Prima di iniziare a modificare l’impianto di scarico, quindi, è opportuno farsi un’idea del risultato a cui si vuole puntare, sul mercato esistono svariate soluzioni per tutte le tasche e per tutte le esigenze…non ci resta che andare a sbirciare i vari siti internet dei produttori e trovare la soluzione più indicata per noi.