La 200 Miglia del Mugello, per il motociclismo nostrano è l’appuntamento clou che sancisce la fine della stagione e per Dario Marchetti è un appuntamento speciale; un appuntamento che lo ha sempre visto tra i protagonisti del podio ed in questa edizione 2013 corsa con le moto appartenenti alla scuola DRE, a far coppia con il nostro bolognese, c’era nientemeno che Manuel Poggiali.
Purtroppo il team ha avuto un weekend veramente sfortunato, partendo dal sabato, quando il due volte Campione del Mondo è incappato in un bruttissimo Hi-Side che lo ha disarcionato alla Bucine, distruggendo la sua moto e facendo temere per le conseguenze del volo.
Il giorno dopo, pur non essendo in grado di correre Manuel ha voluto essere presente ai box, anche se mi ha personalmente riferito di volersi sottoporre ad ulteriori controlli per via alcuni forti dolori ed il persistere di fastidi all’occhio sinistro.
Il sanmarinese è stato sostituito da Fabio Massei, giovane e veloce pilota romano, proveniente dal mondiale Superstock, che ha subito trovato confidenza realizzando il secondo tempo in griglia, in sella ad una moto per lui sconosciuta (da notare che la Panigale della scuola Ducati sul rettifilo del Mugello ha toccato i 296 Kmh, niente male per un mezzo standard).
Purtroppo anche lui ha fatto i conti con la sorte avversa, infatti ha finito la benzina durante il suo turno, mentre occupava le posizioni di testa, e rientrando ai box ha commesso un inevitabile taglio di pista che è costato la squalifica al team (in foto copertina, Massei arriva ai box a spinta una faticaccia che non gli evita la squalifica).
Quando a Dario chiedo conto dell’errore che è costato la gara, mi dice testualmente: “Non ci sono colpevoli.. le gare si vincono insieme, si perdono insieme. Peccato perché avevamo buone possibilità di portare a casa un ottimo risultato, anche la vittoria di categoria era alla nostra portata, ma pazienza, sarà per un’altra volta!”.
Questo grande savoir faire che da sempre lo contraddistingue è un innegabile dote del pilota bolognese, dote che unita a molte altre, fa sempre in modo che il suo box sia sempre un vero punto di attrazione per gli appassionati.
Per la cronaca la gara disputata in due fasi (interrotta con bandiera rossa per caduta a circa metà dei giri previsti) è stata vinta da Sessa – Iannuzzo, che avevano avuto non pochi problemi durante la prima partenza. Al secondo posto il team composto da Dionisi, Cottini e Altomonte.
Come terzo equipaggio classificato troviamo Giulio Gallazzi in coppia con il fortissimo Alessandro Valia, altro istruttore militante nel DRE e che per pochissimo non ha apposto il suo sigillo sul giro più veloce. Ma questa gara per gli istruttori del DRE sembra essere una calamita, visto che al settimo posto troviamo uno dei vincitori della passata edizione, ovvero Roberto Rozza, velocissimo nelle fasi più difficili della gara, quando tra bagnato ed asciutto è difficile dare il massimo ed in coppia con Fabio Atzori (che del DRE è stato allievo) ha effettuato proprio in quei momenti una rimonta sensazionale che dalle retrovie lo aveva portato a ridosso del vertice. Se vi sembra che questo resoconto sia un poco di parte, allora ne avete tutte le ragioni, perché alla gara c’era un ennesimo istruttore del DRE, il sottoscritto!
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