Per quel che si narra, per quel che si racconta o più facilmente per quello che si legge su internet… Ghost Rider è un “motociclista fantasma” comparso intorno al 2002 improvvisamente sulle strade svedesi, lanciandosi in evoluzioni da Stunt spericolato tra le strade trafficate cittadine.
Il suo look dark composto da moto nera e abbigliamento nero ha dato il via al personaggio, tanto che poi tantissime persone hanno tentato di emularlo in tutto il globo.
Il suo successo a livello mondiale tra i bikers fu la messa in commercio di un DVD auto prodotto intitolato “Ghost Rider – The Final Ride”
Famoso oltre per le manovre decisamente illegali eseguite ad alta velocità, con tanto di inseguimento in diretta delle forze di polizia, è famoso anche per le varie modifiche apportate alle sue moto di marca Suzuki e di modello prevalentemente GSX-R1000 k4/k5.
La Suzuki Hayabusa sicuramente è tra le moto che lo hanno più caratterizzato, dichiarando una potenza di 417 CV, ed in seguito di 499 CV.
(foto senza fonte ufficiale)
Negli anni a seguire fu una sorta d’icona nell’immaginario motociclistico dei centauri spericolati da strada. Molti sono stati ad imitarlo e molti hanno avuto, logicamente, gravi conseguenze per l’evoluzioni fatte.
Ancora oggi, sembra, continuare la sua produzione personale di filmati illegali, anche con l’aiuto di case produttrici. Possiamo quasi definirlo un marketing basato sull’illegalità.
Ma fortunatamente questo personaggio nel tempo ha perso il suo fascino o meglio non se ne parla più come una volta. Dopo le innumerevoli critiche ricevute e con l’avvio di una nuova educazione stradale il personaggio di Ghost Rider è passato da Mito a Sconosciuto.
Proprio per questo noi vogliamo pensare che ormai appartenga al passato, ad un passato di figure simili che nel bene o nel male hanno caratterizzato un determinato periodo storico.
Allora perchè riparlarne? Basti pensare che prima degli anni novanta, il casco non era obbligatorio in Italia e per quanto scorretto sia stato, comunque oggi fa parte della nostra storia.
Vorrei concludere questo articolo modello “Amarcord” con un semplice saluto:
“Addio Ghost Rider, sperando di non rivederti mai più…”
Su YouTube troverete tantissimi video su Ghost Rider, ma noi abbiamo scelto questo per voi!