Ha superato lo scoglio… ehm pardon, ostacolo, dei 7 anni dalla data di presentazione, in seguito, si è arrivati dopo 12 anni ad attestarlo come maxiscooter più venduto in Italia, considerando anche il suo prezzo, il TMAX sembra davvero non conoscere crisi.
Giunto alla sua quarta edizione, il cambio stilistico e tecnico era doveroso. Nel 2012 tuttavia, il compito di attestare le vendite oltre le duecentomila unità sembra davvero essere arduo in quanto, le altre case, seppur dopo svariati anni e occasioni, hanno deciso di invadere il target destinato al non tanto re, quanto unico esemplare TMAX.
Aprilia SRV 850, BMW C650 e Honda Integra i principali avversari. Due prodotti dei tre citati sono di ottima fattura ma di questo argomento ne tratteremo più avanti…
Nel 2001 caricatosi di una notevole responsabilità, si presentava come uno scooter con una cilindrata decisamente alta e ai più, intimoriva. Dopo anni si è dimostrato un commuter eccellente e molti proprietari entusiasti hanno posseduto tutte le versioni.
Ritornando ai giorni nostri, Yamaha, conscia del rischio crisi si è regolata di conseguenza lanciando il TMAX 530.
Il 530 è nuovo, esteticamente e tecnicamente. Il motore, come detto, passa dai 499 a 530cc e risparmia 4kg (ora 209 kg) adottando materiali più leggeri ma egualmente resistenti. Si guadagnano 3cv ma soprattutto il 10% di coppia massima in più a un regime di 1000 giri inferiore. Via la doppia catena e al suo posto è la cinghia in kevlar a gestire la trasmissione a tutto vantaggio di una minor dispersione di potenza e un intervallo minore d’interventi manutentivi.
Il telaio è lo stesso del modello precedente (pressofuso in alluminio) molto largo che litiga con i piloti più bassi, non perché la sella sia alta, ma proprio perché il telaio è effettivamente largo e risulta difficile poggiare i piedi a terra. Al posteriore c’è un forcellone inedito in lega leggera e il manubrio, montato su riser, ha la forma identica a quello di una moto. In frenata il TMAX con i suoi 200kg si ancora a due dischi all’anteriore da 282mm e uno al posteriore, nuovo e più grande, di 267mm. La taratura delle sospensioni è chiara fin da subito; non sono eccessivamente dure ma per fruirne al massimo e capirne la risposta bisognare guidare “allegri”!
La guida, e qui molti motociclisti storceranno il naso, è da moto. Il telaio e le sospensioni non mentono. La Pacific Coast Highway è teatro delle prime pieghe del TMAX e sulla San Fernando Valley le curve raccordate provocano il TMAX che, non solonon si scompone minimamente, ma con qualche chilo in meno e la miglior ripartizione dei pesi sembra aver trovato il giusto equilibrio per trasmettere puro feeling motoristico al pilota.
Per portarsi a casa il TMAX 530 bisogna sborsare 10.290 euro a cui aggiungere 500 euro in più per la versione con ABS. Yamaha nel periodo di lancio ha previsto anche due kit con i quali si risparmia circa il 20% su dotazioni come: schermo fumè, schienale passeggero, pedane in alluminio e portatarga per kit sport; oppure porta pacchi, bauletto da 50litri in tinta con cuscino e la borsa per il tunnel per kit turistico.