Nel mondo delle due ruote il termine desmodromico è sinonimo di ducati ma in verità questo termine ha origini piuttosto antiche.
Desmodromico è un tipo di schema di distribuzione che si distingue dalla piu’ classica architettura con albero a camme in testa per l’assenza delle molle sulle valvole. Questo sistema fu brevettato nel 1893 dal francese Claude Bonjour, nel corso degli anni è stato migliorato ed utilizzato su vetture da competizione, in particolare nel dopoguerra è stata la Mercedes a riproporre questo schema sulle sue vetture conquistando svariati titoli mondiali in varie categorie, formula1 compresa.
In campo motociclistico è stato l’ingegnere italiano Fabio Taglioni a perfezionarlo e portarlo allo stato dell’arte attuale. La distribuzione desmodromica, come detto, fa a meno delle molle per la chiusura delle valvole, esse sono comandate da un sistema di leve e camme che ne determinano l’apertura e la chiusura.
video distribuzione desmodromica
Agli inizi del 1900, quando questo schema fu progettato, era molto vantaggioso in quanto, a causa delle scarse tecnologie di lavorazione dei materiali, le molle disponibili all’ epoca non erano in grado di reggere alti regimi di rotazione e quindi in qualche modo limitavano lo sviluppo dei motori. Al giorno d’oggi con gli enormi passi fatti in campo delle tecnologie dei materiali le molle sono tranquillamente in grado di svolgere la propria funzione raggiungendo di fatto regimi altissimi, ben oltre i 15.000 giri/min ed infatti la distribuzione desmodromica è stata via via abbandonata a favore dello schema tradizionale.
L’unico vero vantaggio del desmo è la possibilità di avere una maggiore velocità di apertura e chiusura delle valvole, ma di contro ha una maggiore complessità di realizzazione ed una manutenzione frequente.
Solo la Ducati continua ad utilizzarla, quasi con testardaggine, sia sulla produzione di serie sia nelle competizioni, ottenendo pero’ ottimi risultati in varie categorie, una su tutte titolo mondiale classe motogp nel 2007 con casey stoner.
Al giorno d’oggi quindi la distribuzione desmodromica non è piu’ giustificata tecnicamente, ma rappresenta un segno distintivo della ducati, un vero marchio di fabbrica…è sinonimo di motore ducati, un testimone della gloriosa storia della casa italiana che senza rinunciare al suo passato è quanto mai proiettata nel futuro sempre con uno sguardo alla tradizione.