In un periodo in cui gran parte degli italiani, e non solo, badano molto ai costi che “ipotetici” hobby o passioni arrecano al loro portafogli, la casa di Tokyo dopo un anno trionfale in MotoGP, con 2 RCV212V nelle prime 3 posizioni del podio finale, riveste le qualità di outsourcer investendo su un nuovo tipo di trasporto urbano; in realtà non è che sia proprio così nuovo… L’ Aprilia Mana 850 ne è la prova, mal riuscita in quanto troppo cara e per nulla accattivante. Dicevamo?! Ah si… La casa dalle ali dorate ha sviluppato sulla stessa base tecnica e concettuale tre modelli: Integra, NC700S e X.
La NC700X è una crossover e da vera Honda è facilissima da guidare, leggera e con una regolazione delle sospensioni ottimale (anteriore più dura rispetto al posteriore per una guida, quando si può, un pelino più “divertente”). La Honda NC700X non è una semplice on-off ma si dimostra versatile in ogni condizione, dalla pioggia al traffico urbano ai lunghi viaggi merito del bicilindrico parallelo da 670cc. I cilindri sono inclinati in avanti di 62° (dalle foto vedrete come la testata del motore punta con una linea ideale la corsa della forcella anteriore), così è stato possibile forgiare un telaio molto più basso in modo da avere quanto più spazio possibile al di sopra del propulsore dando adito ai progettisti Honda di, non solo spostare il serbatoio sotto la sella, ma a quel punto far diventare “il classico serbatoio” un vano porta casco (integrale) con la cassetta attrezzi e tuta antipioggia… niente più zaini, bauletti o borse!
Le novità introdotte da Honda con questo modello però non riguardano solo la “facilità e la comodità d’utilizzo”. La NC700X sarà in vendita al pubblico in due versioni, entrambe con C-ABS, ma l’una con cambio meccanico e l’altra con cambio semi-automatico DTC (Dual Clutch Transmission). Purtroppo non ci è dato sapere, per ora, come il DTC lavori su base NC ma credo che il risultato sia pressoché simile in quanto è un cambio da usare “cautamente” e non richiede risposte veloci come il Seamless Zero Shift adottato dai piloti Honda Repsol lo scorso anno in MotoGP!
La crossover di Tokyo, pur disponendo di un solo disco all’anteriore, non presenta nessun inconveniente in frenata grazie al sistema C-ABS brevettato da Honda dove agendo sulla leva del freno posteriore si attiva la pinza a singolo pistoncino su disco wave da 240mm, ma allo stesso tempo il C-ABS morde, automaticamente, uno dei tre pistoncini anteriori su disco wave da 320mm. Il sistema, quindi, offre non solo l’antibloccaggio della ruota ma anche una frenata combinata al fine non restare impiccati nelle decelerazioni più brusche. Il motore oltre a “far spazio” agli effetti personali del pilota si comporta ottimamente e da buon bicilindrico vi suggerirà di poter far tranquillamente a meno del cambio! Il Twin è pronto già dai 1500 giri e la coppia viene erogata con progressione fino ai 4500 giri, per arrendersi al limitatore a 6300 giri dove si registrano 47,5 cv (60 Nm a 4750 giri). La ciclistica della moto è accordata al motore: facile e intuitiva con un avantreno leggero (la Honda dichiara il 47,7 % del peso all’anteriore) imposta rapidamente la linea della curva permettendo al pilota anche di piegare… entro certi limiti ovviamente!
La linea stilistica scelta dalla Honda è stata quella di condividere alcuni dettagli come fanale posteriore e anteriore con gli altri 2 modelli della stessa base. In realtà pur essendo “uguali” lo stop posteriore è ben incassato nel codino che non presenta alcun indicatore luminoso, staccato il porta targa il codino completamente spoglio (ottima soluzione per le supersportive), e il fanale anteriore è alto e accompagnato dall’unghia sul parafango (nail on fender) stile BMW o ancor prima Suzuki. La sella è sagomata per tener comodo il pilota merito anche del piccolo schienale lombare e il quadro strumenti è completo e digitale.
Gli optional che potrete aggiungere, una volta fatta vostra una moto da usare 365 giorni l’anno, sono tantissimi: set di valigie laterali da 29 litri ed un bauletto da 35 litri, parabrezza maggiorato, deflettori aria per piedi e gambe, cavalletto centrale, manopole riscaldabili, presa da 12V e antifurto (ovviamente!!). In caso non vi fermaste dove finisce l’asfalto potrete anche acquistare le protezioni tubolari per motore con i relativi faretti a LED (fantastici!).
La versione base costa 6.590 euro f.c. – 7.590 la versione con cambio DTC.